ME,
MYSELF AND YOU.
Nella
mia breve vita ho provato tante emozioni.
Paura, angoscia, passione, comprensione, compassione, dolore, rabbia,
gioia,
pazzia e forse un po’ d’amore. Ho vissuto a lungo
per quest’ultimo sentimento,
perché è ciò per cui mi alzo ogni
mattina, sapendo che in un nuovo giorno
riceverò e darò un pizzico di amore. Ma ho anche
dato l’anima per gli uomini di
questa mia vita, tutti, dal primo all’ultimo, prendetemi,
ho detto, sono
solo vostra e mi immolerò al vostro altare. E
così è stato, sempre. E’
l’unico
amare che conosca. E per questo ho sofferto, non sono stata capita, non
sono
stata abbastanza amata, qualcuno era troppo per me, qualcuno troppo
poco. E ad
ogni delusione ho pianto e ho cercato una stupida risposta, ma non
c’è, non c’è
mai una risposta quando dai l’anima e non vieni compreso. Ma
ora, alla fine, ho
capito cosa conta davvero. Ho capito che ci sono altre persone per la
quale
gioire ogni giorno, piccoli pezzetti di amore che mi vengono donati, e
ho
capito che devo rallegrarmi di avere amici veri e amici magari non per
sempre,
ma che ora mi donano quella felicità che mi fanno
dimenticare le tristezze e le
amarezze della giornata, con un semplice sorriso, con una frase, con
una risata
o con una cazzata. Coloro che ti vogliono bene per come sei, e si fanno
in
quattro per aiutarti e sostenerti, e danno dello stronzo al ragazzo di
turno
che ti fa stare male, che ti dicono forza,
ce la puoi fare, non cedere, perché tu vali.
Quante volte nella vita possiamo trovare queste certezze? Abbastanza
per essere
immortali.
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