capitolo 1
Capitolo 1
-Tu!- urlò indicandomi.
-Cosa? Che ho fatto?.- chiesi preoccupata.
-Come fai ad avere il respiro?.- chiese avvicinandosi a me.
-In nessun modo.- dissi indietreggiando –Ce l’ho da quando
ero piccola.- risposi.
-Quanti anni hai?.- mi chiese Arch.
-Ho diciassette anni, ma perché?-
-Sei nata, qua.- disse indicando il suolo –Qua ad
Akillian??.-
-Si, sono nata qua, ma perché tutte queste domande?.- chiesi
allarmata.
-Quindi esistono altri ragazzi nati durante la glaciazione
che posseggono il respiro.- disse fra se e se.
-Già, beh scusi se sono uno di questi ragazzi.- dissi, mi
girai, ne avevo abbastanza di tutte quelle domande.
-No aspetta, ti prego, dimmi chi altro ha il respiro?.-
-Dei miei amici io sono l’unica, ma c’è anche mia sorella
che lo possiede.- dissi e indicai una rossa che parlava con gli altri, -Però
non lo sa padroneggiare bene.-
-Capisco e mi puoi dire come vi chiamate?.-
-Io mi chiamo Angel, mi sorella si chiama Roxy, siamo Angel
e Roxy Sharp.- dissi.
-Quanti anni ha tua sorella?.- mi chiese gentilmente.
-Ne ha quindici.- risposi, contenta che finalmente avesse
cambiato tono.
-Siete giovani, comunque vorrei esaminarmi o meglio provare
le vostre capacità, domani mattina, alle dieci, venite alla sede degli
Snow-Kids.- detto questo se né andò.
-Ci saremo.- riposi piano.
Rimasi immobile a guardare la sagoma di Arch che lasciava il
campo, e mi chiesi se non mi ero immaginata tutto, se quello che avevo appena
sentito facesse solo parte della mia
immaginazione. Ma poi mia sorella mi risvegliò da quello stato di trance.
-Angel, chi era quell’uomo?.- mi chiese asciugandosi il
sudore con la pezza.
-Era Arch. Allenatore degli Snow-Kids.- dissi fissando il
vuoto davanti a me.
-Davvero e che cosa voleva?.- mi chiese eccitata.
-Mi ha chiesto di andare con te, alla sede degli Snow-Kids.-
-Perché pure io?.- chiese un po’ sconvolta, non ci credeva
che volesse anche lei.
-Perché tu, come me possiedi il respiro e vuole esaminare le
nostre capacità.- dissi, smisi di guardare davanti a me e guardai mia sorella.
Era un poco più bassa di me, sembrava piccola per avere
quindici anni e quei capelli rosso fuoco la facevano sembrare ancora più piccola,
ogni tanto guardandola mi chiedevo che
cosa avessimo in comune, perché io non le assomigliavo per niente, ero più alta
di lei, coi capelli biondi e gli occhi scuri, lei no, lei era tutto il
contrario di me e quando mi ponevo certe domande, non riuscivo mai a trovare
una risposte, ma non era questo l’importante ora, mi dissi.
-Vieni cin me?.- le chiesi.
-Se vengo con te? Ovvio sorellona!!.- mi urlò e mi abbracciò
fortissimo.
Le volevo davvero bene e quegli attacchi di gentilezza erono
davvero piacevoli e ricambiai l’abbraccio.
-Hai visto, una parte del tuo sogno si sta realizzando,
finalmente!.-
-Lo so Roxy, e sono davvero contenta, non sai quanto.-
Mi sorrise, la presi per le spalle e andammo verso le nostre
borse, dissi a miei amici la bellissima notizia, e loro esultarono con noi, per
una buona mezz’ora.
Poi li salutammo e andammo a casa, i nostri genitori
ovviamente non c’erono. Loro non stavano mai a casa, erono sempre impegnati
alla Lega, e molte volte si dimenticavano di avere due figlie, ma c’ero io per
mia sorella, lei sentiva poco la loro mancanza perché io riuscivo a dargli
quell’idea di famiglia che bastava a renderla felice. E la sua felicità era
anche la mia.
-Sorellina, fai la doccia e andiamo a letto, domani sarà una
gran giornata.- le dissi andando verso il bagno.
-Lo so, Angel, lo so, e tu metticela tutta perché tu devi
entrare in squadra, ricordatelo.- mi disse sorridendo.
-Si, hai ragione Roxy.- le dissi annuendo.
Feci la doccia e poi andai a letto e ripensai alle mie
parole “domani sarà un gran giorno”.
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