Lo scontro
Le tre figure avanzavano
lentamente, i loro volti non si riuscivano a vedere per la poca luce,
ma la regina ebbe all’improvviso un gran sollievo
M: siete un
po’ in anticipo non credete?- disse rivolto verso gli ospiti
Sha: sai
com’e hai qualcosa che ci appartiene
Sf: e visto che ci
teniamo, abbiamo avuto un po’ di premura
M: ma non
è molto educato- fece notare
Shi: come se tu lo
fossi- disse sarcastico
I tre avanzavano
ancora e finalmente, la fioca luce che si estendeva davanti
all’altare. Il cuore di Fine cominciò a
sussultare, quando i suoi occhi cremisi incontrarono quelli cobalto del
marito. Sorrise a quello sguardo, era bello poterlo rivedere
Sha: sei sempre la
solita! Ti metti sempre nei guai e poi devo venirti a salvare ogni
volta!- la rimproverò
Fine non proferiva
parole. Sapeva benissimo come il marito avrebbe reagito, non aveva
scusanti. Continuava a sorridergli dolcemente
Sha: sei una
testona! Ti avevo detto di fidarti, avremmo salvato Felicity anche se
tu non fossi intervenuta!- continuava adirato
Sha: sono morto
all’idea di saperti tra le mani di questo lurido- disse
indicando Mazoon
D: ehi, bada a come
parli di mio padre
Sf: bada tu a come
parli. Ti ricordo che stai parlando con un re!
M: si, il principe
ha ragione. Dobbiamo portare rispetto alle alte cariche- si intromise
rivolto al figlio
Shi: come se tu
sapessi farlo- commentò sarcastico
M: dovresti dire ai
bambini di stare al loro posto
Sha: e
perché mai! Lui può permetterselo, è
un principe e sta parlando ad un uomo senza più un titolo
nobiliare, cioè un nulla
A quelle parole
Mazoon fece un cenno del capo al figlio, che si avventò con
una spada all’adulto principe.
Shin per difesa
impugnò la sua spada e la diresse contro l’altra,
provocando un gran rumore.
Dopo quel gesto
anche Mazoon Scese dall’altare e cominciò a
combattere contro uno Shade infuriato.
Intanto il piccolo
Shin si avvicinò alla madre per slegarla, ma come era
previsto degli uomini d’ombra lo ostacolarono.
Sf: vedo che sei
migliorato in queste settimane
D: anche tu lo sei
tanto. Ma questo non significa che mi batterai
Sf: lo sempre
fatto, non sarà difficile farlo ancora
D: questa volta
è diverso! Mi sono allenato con mio padre, che di certo non
è indulgente come il tuo.
Sf: questo
perché è solo un uomo senza cuore
D: non sai di che
parli!- si arrabbiò
Sf: no amico!!
Quello che non sa di che parla non sono io, ma tu! Non hai mai
conosciuto Mazoon, non puoi credere di conoscerlo solo
perché avete lo stesso sangue!
D: ma cosa ne puoi
sapere tu! Hai sempre avuto un padre al tuo fianco
Sf: è
qui che ti sbagli! Anche io per dieci lunghi anni non ho avuto un padre
D: questo dovrebbe
farti capire cosa si prova- ribatte
Le loro spade
continuavano a scontrarsi senza tregua mentre si parlavano duramente
Shi: si forse hai
ragione, ma mio padre non era come il tuo! Mio padre non ha cercato di
attentare alla famiglia della luna, non ha rapito un bambina e non ha
stuprato una donna!
A quelle parole
Shade guardò il figlio
Sha: come fai a
saperlo?
Shi: vi ho sentiti
parlare!!
D: non capisco a
cosa vi riferiate, ma non ci crederò mai!
M: si bravo il mio
figliuolo, non ascoltare i nemici- lo spronò continuando ad
attaccare Shade
Fine che stava
guardando e sentendo tutto inorridì a quelle parole. Non
sapeva a chi si riferissero ma di certo ci credeva, azioni come quelle
erano proprio da Mazoon.
Il piccolo Shin
invece era impegnato ad abbattere gli uomini d’ombra, che
senza limiti continuavano a spuntare appena uno veniva sconfitto
In quel momento si
sentì un colpo di spade e una cadere!
Fine che stava
guardando il figlio più piccolo si girò temendo
che fosse arrivata la sconfitta di uno dei suoi. Invece la scena che si
presentò davanti era ben diversa, Dix era rimasto disarmato,
mentre la spada di Shin quasi sfiorava la sua gola.
In un attimo il
ragazzo fece un salto in dietro e prese un arco e le sue frecce
D: sei solo stato
fortunato, ma questa volta non la spunti- disse adirato
Senza aspettare un
istante tese la corda e scoccò una freccia, che veloce
colpì il principe della luna sul braccio sinistro
F: SHIN!!!-
gridò disperata, nel vedere il figlio crollare sulle
ginocchia, tenendosi il braccio sanguinante.
Lo scontro si stava
presentando più difficile del previsto. Il piccolo principe
sembrava ormai esausto, Shin più grande era ferito, mentre
la frusta di Shade non riusciva neanche a sfiorare il suo avversario.
F: Shin! Shin!- lo
chiamava preoccupata
La piccola Felicity
invece, aveva gli occhi gonfi di lacrime
Ff:
Shin…- chiamò lievemente
Sf: non vi
preoccupate…io sto bene- le rassicurò, tirandosi
su faticosamente
A quella
esclamazione Dix fece una smorfia irritata
D: se il primo non
ti ha procurato problemi il secondo ti darà la fine eterna-
disse tendendo la corda e preparando un’altra freccia
All’improvviso
però una voce preoccupata tuonò nella stanza
?: Fermo!!!-
urlò
Dix si
girò verso la persona che l’aveva fermato
D:
ma…mamma- proferì stupito
G: cosa stai
facendo? Non posso credere che tu sia il mio piccolo Dix
D: cosa ci fai qui
mamma!- chiese mentre la sua corda d’arco era ancora ben tesa
G:
non…non posso credere che tu…tu…ma
cosa stai facendo? Io non ti ho educato in questo modo!
D: tu non capisci
mamma, loro hanno fatto del male ha papà!
G: è
QUELLO CHE SI MERITA!!- gridò disperata, guardando
l’uomo che si era fermato
M: quindi sei tu la
madre di mio figlio- chiese con un ghigno
G: no! Non
è tuo figlio, è il mio!- rispose avvicinandosi
Sha: Ginevra, stia
indietro!!- la avvisò portandosi davanti al suo corpo per
proteggerla
La donna
guardò la scena, il figlio ancora puntava la sua freccia
contro un principe, che perdeva molto sangue. Il principino era allo
stremo delle forze, e il re, anche se non si notava aveva il fiatone.
Ma la cosa che la colpì più di tutto fu la
regina. Era legata a quel pilone, come un sacrificio umano, e la
principessina era ai suoi piedi, preoccupata e spaventata
M: Ginevra,
perché non mi hai avvisato che dalla nostra unione era nata
una creatura?- chiese tranquillamente
G: u-unione?
Unione…QUELLA NON ERA UN’UNIONE, MA UNO STUPRO!!-
gridò con tutto il fiato che aveva in gola
A quelle parole
l’arco di Dix si rilassò. La madre aveva detto
stupro, non aveva sentito male, aveva pronunciato proprio quella
parola. Non poteva crederci, Shin aveva ragione.
D: co-cosa hai
detto?- chiese sconcertato
G: mi dispiace di
non avertelo mai detto, volevo solo proteggerti da una crudele
verità, mi dispiace- si scusò la donna
cominciando a piangere
M: che bella
commedia! Non farti ingannare, le è piaciuto, ha goduto!-
esclamò maligno
G: da cosa te ne
sei accorto, dalle urla di pietà e di dolore?-
urlò furiosa
Dix in quel momento
cominciò a barcollare, nella sua mente vedeva quella
terribile esperienza che la madre aveva dovuto subire, vide la
crudeltà del padre e sembrava sentisse le urla di aiuto
della madre, che in quel momento era un oggetto nelle mani di un mostro.
All’improvviso
portò una mano alla bocca e accovacciandosi
vomitò i suoi sbagli e i suoi crimini.
A quella scena
tutti i volti che lo guardavano si voltarono disgustati ma anche
dispiaciuti, tutti a parte quello della madre e della regina che lo
guardarono addolorate.
Il ragazzo con
difficoltà si tirò su e andò verso la
regina
M: cosa hai
intenzione di fare!!
Il ragazzo avanzava
verso Fine senza rispondere, e raggiuntala la slegò
D: mi dispiace
regina, sono stato solo uno sciocco
Felicity lo
guardò e gli sorrise. Quello splendido sorriso,
risollevò di poco il morale del ragazzo, ma rivolgendo lo
sguardo a quello che succedeva poco distante da li si rabbuiò
G: tesoro stai
bene?- chiese preoccupata
D: no per niente.
Solo ora mi rendo conto di quello che ho fatto. Sono stato
così crudele che neanche mi riconosco. Ho fatto rapire la
principessa e una persona che mi ha aiutato molto- cominciò
guardando Fine
D: ho tentato di
uccidere il mio migliore amico e ho voluto una vendetta che non aveva
senza chiedere. Sono stato un mostro, più grande di
quell’uomo che ho chiamato padre. Non sono una persona da
perdonare, mi dispiace molto- continuò buttandosi in terra e
versando lacrime amare.
All’improvviso
il suo corpo venne avvolto da una nube nera, che dopo un urlo disumano
del giovane, scomparve nel nulla
Sf: ehi! Mi hai
dato del filo da torcere amico. Ma sono felice che sei ritornato!-
disse porgendo il braccio buono
D: mi dispiace
Shin. Quando ho saputo che mio padre era stato…
Sf: ehi! Lo so.
Immagino che sapere chi era tuo padre e quello che gli era successo non
deve essere stato facile.
D: mi sono fatto
prendere dalla rabbia, ho creduto che mi aveste allontanato
l’affetto di un padre, ma mi sono sbagliato di grosso- disse
guardandolo
M: mh…mi
hai lasciato anche tu, ma non importa. Avrò la mia vendetta
e dopo farò della regina della luna la mia schiava
Detto questo, corse
incontro a Shade, che, sentite quelle parole, gli venne un groppo allo
stomaco che solo una sconfitta del suo avversario avrebbe distrutto.
Fine
guardò Mazoon avvicinarsi velocemente al suo grande amore, e
vide Shade preparare la sua arma. Aveva un gran timore nel cuore, il
suo sguardo divenne preoccupato e triste, come avrebbe fatto se non ce
l’avesse fatta?. Poi però una manina prese la sua,
Fine guardò lo sguardo fiducioso della figlia e si
rilassò, facendo cogliere nel suo sguardo
un’immane fiducia nel marito.
ciao a tutti!!
eccovi un'altro capitolo di questa ff.
sono molto contenta che ancora molti la leggano e che non sia proprio
da buttar via. ringrazio tutti quelli che leggono e che mi sostengono,
gradie davvero!
x Angelglamour96: ecco qui il seguito di questo capitolo, spero ti sia
piaciuto e grazie per i complimenti anche della prima fan fiction di
questa serie (se così si può chiamare) xD spero
mi farai sapere anche cosa ne pensi del capitolo di oggi. un bacio!
x twinkisara: grazie
davvero tanto!! sono onorata di sentire che questa storia ti piace
tanto da ricopiarla appena finita! sn davvero imbarzzata e felice di
questo ^////^
comunque sono
molto curiosa di sapere cosa ne pernsi di questo capitolo adesso, e del
fatto che ho aggiornato più presto dell'ultima volta xD
(scherzo ovviamente)
davvero
però, spero mi scriverai un commento
baci!! ^^
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