Caro Diario, oggi... di EffieSamadhi (/viewuser.php?uid=98042)
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Calvin And Hobbes.
Caro diario,
siamo appena tornati dall'ospedale.
Il medico ci ha dato una notizia splendida: avremo un bambino!
Siamo
così elettrizzati all'idea di avere un figlio! Sappiamo entrambi
che non sarà un compito facile, fare i genitori, ma in fondo al
cuore è come se fossimo già certi di riuscirci.
Ora devo andare: voglio chiamare la mamma per darle la meravigliosa notizia!
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Caro diario,
l'ho appena sentito scalciare! Sono convinta che
sarà un maschio, anche se tutti dicono che dalla forma della mia
pancia sembra che stia aspettando una femmina.
Siamo ancora indecisi sul nome: Sophie o Louise per
una bambina, ma se fosse maschio... non ne abbiamo veramente idea.
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Caro diario,
oggi è nato Calvin. Pesa tre chili e mezzo,
non piange praticamente mai ed è calvo come una pallina da golf.
Somiglia tutto a suo padre. Beh, suo padre ha i capelli.
Mia madre dice che i bambini che nascono calvi di
solito diventano castani, ma io sento che diventerà biondo. Sul
suo sesso avevo ragione io, no?
Non riesco a staccargli gli occhi di dosso. Sarà un bambino in gamba, lo so.
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Caro diario,
oggi Calvin ha detto la sua prima parola.
Calvin.
Non riesco a crederci: la prima parola che ha detto è stata il suo nome.
Poi ha detto "mamma", poi "papà", e poi altre mille parole.
Nonna, nonno, tavolo, palla, cielo, gioco, gatto...
Mio figlio è una specie di radio messa a tutto volume.
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Caro diario,
oggi è il primo giorno d'asilo di Calvin.
Ha fatto piangere Susie Derkins, la figlia dei vicini.
Mio figlio ha tre anni. E' un Attila in miniatura.
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Caro diario,
oggi Calvin compie cinque anni. Gli abbiamo potuto
comprare un solo giocattolo: non ce la passiamo molto bene, quest'anno.
Pensavamo che sarebbe rimasto deluso, invece ha
stretto a sé quel tigrotto di pezza come se si fosse trattato
del più prezioso dei tesori.
"Come credi che dovrei chiamarlo, mamma?" mi ha chiesto.
"Non saprei, tesoro" ho risposto. "Per me ha la faccia da... Hobbes."
"Hobbes?" Mi ha guardato, poi ha guardato la tigre.
"Sì, credo che tu abbia ragione. Andiamo, Hobbes, abbiamo
così poco tempo, e così tanto di cui parlare!"
Lo abbiamo guardato allontanarsi con il pupazzo
issato sulle spalle, poi siamo scoppiati a ridere. Non avremmo potuto
fargli un regalo migliore.
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