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Lacrime
amare.
Non so perché sto scrivendo ancora su questo quaderno,
ormai tu non ci sei più e non leggerai mai queste pagine, non risponderai mai
alle mie domande; ricordo perfettamente quando cominciammo a scriverlo, eravamo
ancora studenti e il nostro era un amore clandestino, i miei amici ti odiavano e
i tuoi detestavano me così, per poterci scambiare paroline dolci e tenerezze,
come tutti gli innamorati, decidemmo di scrivere un diario comune, che potevamo
leggere solo noi due; non perdemmo quest’abitudine finita la scuola, anche se
gli altri ci avevano accettato e potevamo essere più liberi. Cominciammo il
lavoro per l’Ordine e le occasioni per stare insieme erano poche, ed ecco
pronto il quaderno per lasciarci messaggi e tanti Ti Amo, scritti di fretta prima di uscire, ma sentiti nel più
profondo dell’anima. Sto piangendo, perché mi manchi da impazzire, quella
notte la morte avrebbe dovuto portare via anche me e invece, crudele, ha voluto
separarci. Ho amato tutto di te, il tuo modo di fare, il tuo passato e anche la
tua famiglia, che non mi ha mai accettata; sai, ora che gli ho detto che sto
portando in grembo tuo figlio si sono ammorbiditi, in fondo è pur sempre un
erede della famiglia; questa è l’unica mia ragione di vita, se non ci fosse
il bambino probabilmente ti avrei già raggiunto, però voglio dare la
possibilità di vivere pienamente a questa creatura, in fondo in lei c’è una
parte di te e non posso permettere che anche questa se ne vada. La cosa che più
mi manca è la tua voce, le tue parole sussurrate con affetto, perché proprio
tu amore mio? Perché il destino è stato così ingiusto con noi? Non riesco a
trovare pace, non riesco a capacitarmi, nella mia mente è ancora impresso a
fuoco il ricordo di quella fatidica sera, io e te in incognito per l’Ordine,
l’imboscata dei Mangiamorte e tu che mi fai da scudo, che ti accasci a terra
ed io che cado con te e ti prendo fra le braccia, disperata; l’ultimo respiro
l’hai speso per me, per dirmi Ti Amo,
sapevo che sarebbe stata l’ultima volta che l’avrei sentito e questo mi ha
fatto impazzire, ormai ti eri spento nel mio abbraccio, ma non volevo
rassegnarmi, non volevo credere alla tua morte; mi hanno dovuto ricoverare al
San Mungo per qualche settimana e proprio lì sono venuta a sapere di aspettare
un bambino; la mia anima lottava fra uno stato di gioia immensa e uno di dolore,
avremmo avuto un figlio, ma tu non l’avresti mai potuto vedere e lui non ti
avrebbe mai conosciuto. Sento che sarà una femmina, sono sicura che avrà tutta
la tua eleganza per questo la chiamerò Adara,
che significa nobile, Adara Malfoy, nobile
di spirito come suo padre. Come sarebbe bello se fossi qui con me a sentirla
scalciare, e poi ad aiutarmi a cambiarle i pannolini, darle il latte… devo
smetterla con questi pensieri, tu non ci potrai mai essere, devo farmene una
ragione! Mi rimane un unico conforto oltre alla piccola creatura nel mio grembo,
qualcosa che solo io posso sentire perché me l’hai donato… il tuo cuore, è
con me, completa il mio e lo farà per sempre, fino al momento in cui ti
raggiungerò per darti la parte del mio che ti manca.
Ti amo Draco, come non mai e come nessuno potrebbe mai
immaginare,
tua per sempre,
Hermione.
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