E1
MIO FRATELLO
Eccomi con il secondo capitolo.
Spero vi piaccia, anche se non è un granché...
Buona lettura Baci
Rasty
QUASI DIMENTICAVO, CHI VUOLE PUO' AGGIUNGERMI SU FACEBOOK QUI,
( è il contatto che usa mia sorella, ma praticamente ci sono sempre io lì)
Entrai in camera mia e sbattei violentemente la porta, mi buttai a
cannone sul letto, mi inserii le cuffie e misi a palla la prima canzone
che c'era sulla lista del mio i-pod.
- Giulieeeet! Scendi! - La voce della donna di mio padre
mi sveglio sonno, mi alzai e mi trascinai lentamente giù
per la cena..
- Bene, allora.. facciamo un brindisi alla nuova famiglia - disse,
incerto mio padre che, già aveva riempito i bicchieri di
champagne
- io non ho fame - risposi alzandomi
- idem - confermò Alexander
- Giuliet, siediti, immediatamente! - Ordinò mio padre, ma non
gli diedi il minimo ascolto - o ti siedi o non esci per un mese - mi
bloccai, mi girai e, rabbiosa mi misi a sedere
- e ora, facciamo il brindisi, abbiamo un'importante notizia da
darvi... - annunciò con entusiasmo mio padre -... una cosa che
ci legherà tutti, che ci renderà più uniti... -
- fanculo, mettimi pure in punizione per tre anni, io me ne vado in
camera - mi alzai e, senza troppi indugi, scattai in camera, lasciando
tutti a bocca aperta.
Mi sfilai la maglia e mi tolsi il reggiseno, afferrai la canottiera che
usavo per dormire, ma due mani, calde e accoglienti mi cinsero i fianchi da dietro, non mi girai, restai immobilizzata
- mh.. te l'avevo detto che non saresti riuscita a stare lontana da me
- naturalmente il cazzone dietro di me, non aveva capito che non
funzionavo come una delle sue troie
- ciao FRATELLO, non hai niente di meglio da fare? - E mi liberai della sua presa con i gomiti, lui
cadde sul letto, ghignando, mi infilai la canottiera e mi girai - cosa
hai tanto da ridere? -
- Attenta, non usare la violenza SORELLINA, potrei eccitarmi - disse
togliendosi la maglia, non potei fare a meno di notare il suo fisico
perfetto e lui purtroppo se ne accorse - che c'è? Ci hai
ripensato? - Chiese alzando un sopracciglio, come solo un vero e
proprio figo sa fare
- no, stavo guardando il tuo assurdo tatuaggio e poi mi chiedevo perché ti togli sempre la maglia - affermai cercando di
mostrarmi sicura, mentre la me interiore si squagliava letteralmente
- assurdo? - Rispose sconcertato - forse perché non riesci a
vederlo per intero - in effetti era per questo, si vedeva solo un
bastoncino che fuori usciva dalle sue mutande - guarda - disse e con
un gesto secco si tirò giù mutande e pantaloni, lasciandomi
seriamente sconcertata.
La mia faccia era ricoperta da una maschera tra
il sorpreso e lo scioccato...
Il sorpreso riguardava il tatuaggio, che
come aveva detto lui era fantastico, era raffigurata una rosa rossa
rinchiusa dentro un cristallo, messa verso il basso, con un petalo
staccato dal resto del fiore.
Lo sciocato era per la cosa messa un po,
più al centro che dire? Complimenti, ma
come ho detto prima la mia faccia rimase una maschera. Alzai il volto,
era fiero di sè, ma non gli avrei dato la soddisfazione che si
aspettava
- bè, in effetti, avevi ragione, è un bel... tatuaggio - dissi con aria da sostenuta.
Ebbi la risposta che desideravo, la sua faccia era da tutto qui?
- Cos'è quella faccia? - Chiesi facendo finta di nulla
- niente - disse scrollando le spalle
- cosa ti aspettavi che ti dicessi? - e sorrisi - una cosa del tipo wow.. mamma mia.. sei
come Rocco Sifredi - dissi con la tipica voce da oca
- no non mi aspettavo che parlassi - rispose facendo un occhiolino.
- SVEGLIATI SORELLA! - Urlò il coglione alle sei di mattina
- Fottiti - risposi alzandomi lentamente
- oggi ti accompagno io -
- si si come no -.
Mi lavai, mi vestii e feci colazione in fretta, poi uscimmo.
Montai sulla lamborghini di mio padre, che, per guadagnarsi la
simpatia di Alexander aveva deciso di fargli usare la sua seconda
macchina.
- Sorella, non ti dispiace se passo a prendere un paio di amici vero? - Chiese innocente
- verament... -
- ne ero sicuro.. grazie, in cambio prometto di non fare parola sul
fatto che tu abbia provato a baciarmi - promise accendendo il motore
- ma io non ho provato a baciarti! - Urlai
- e chi lo dice? - Domandò
- IO! -
- Ah, e secondo te crederanno alla ragazza ribelle e arrapata, o al
ragazzo con la faccia da angelo e pieno di autocontrollo? - Mi
spiegò, scontato
- primo non sono arrapata, secondo il tuo " autocontrollo " è
pari a zero, e terzo.... - ecco, mi ero rovinata il finale a sorpresa
- terzo? - Chiese curioso
- bè.. non c'è un terzo - dissi incrociando le braccia al petto e sbuffando.
La macchina si fermò davanti a un vialetto che conduceva a una
casa, Alexander diede due colpi di claxon e subito dalla casa
uscì Lorenzo, il suo migliore amico, il suo figo e inseparabile
migliore amico, con lui non avevo un cattivo rapporto, certo, non
eravamo particolarmente confidenziali, ma nemmeno del tutto
indifferenti..
- Alex... ieri mi sono fatto la troia del 3 A, una scopata assurda.. una ninfomane... - entrò tutto felice
- ma.... Lore non vedi che stai spaventando la mia nuova sorellina? - Lo sgridò Alexander indicandomi.
Lore seguì il dito del suo amico fino ad arrivare a me - lei
è la figlia del... compagno di tua madre? - Chiese incominciando
a ridere fino a farsi uscire le lacrime
- cazzo ridi? - E il mio fratellastro gli tirò una gomitata
- ok... ok basta.. ti stavo dicendo della troia? - Riprese Lorenzo
- ma non ne possiamo parlare più tardi? La mia sorellina
potrebbe rimanere sconvolta - mi derise letteralmente il coglione che
stava al volante
- ma chi.. lei? - E riscoppiò a ridere - per me ne sa più di te -
- come scusa? Cosa ti fa pensare che io non sia pura vergine e casta? - Mi accigliai
- ma dai si vede lontano un miglio - affermò, ovvio
- ha ragione - annui mio fratello
- TU, invece ti proteggere la tua povera SORELLA indifesa, gli dai ragione? -
- ...si -.
Arrivammo finalmente a scuola e, io senza aspettare oltre mi fiondai in classe.
La giornata fu abbastanza normale, io ignoravo lui e lui ignorava me... tutto perfetto.
Dopo aver lasciato Lorenzo a casa, finalmente riuscimmo a raggiungere
la nostra, prendemmo l'ascensore e Alexander spinse il numero tre...
- Allora sorella come è andata la g... - l'ascensore si bloccò di punto in bianco, tra il primo e il secondo piano
- cazzo! - Sputai tra i denti
- dai, su non preoccuparti sorellina... - mi disse accarezzandomi la testa, come fossi un cagnolino
- finiscila e allontanati - lo rifiutai, ma lui non si mosse di un
passo, anzi si avvicino ancora di più a me, spalmando il suo
corpo perfetto sul mio
- che c'è?... Hai forse paura di tuo fratello - mi soffio sulle labbra. Io in risposta deglutii rumorosamente.
maka_chan: Ciao, grazie mille per la tua recensione^^.
Anche se non è particolarmente interessante spero ti sia piaciuto anche questo capitolo alla prossima baci Rasty.
nerissa_blu: Ciao, grazie mille per la tua bellissima recensione^^,
sono molto contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente, spero
di non averti delusa con questo.
Alla prossima bacioni Rasty.
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