Sed tempus nos defecit

di Invader_from_Hell
(/viewuser.php?uid=493)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Tempus nos defecit

Tempus nos defecit

( Come Orazio e Lidia )

 

Dice lui, leggero e tremendo nell’ira:

“ Lidia, è il tempo, il tempo...

Ma se qualcosa potesse

Una parola, uno sguardo, un canto

Io certo Venere aiuterei...”

 

Lo guarda lei, s’accende:

Se potessi, anch’io lo farei

E tornare vorrei a quel tempo

Che tu reggevi il mio cuore

Più felice del re di Persia.”

 

Dicono, e in cuore pensano:

“ Sed tempus nos defecit...”

 

Il poeta ha la voce rotta:

Eppure, Lidia, questo è il tempo

Quest’oggi non posso aiutare la Dea,

ora son qui, e il mio cuore può poco.

Stanco, non penso che a viver tranquillo”

 

E lei risponde lontana:

“ Davvero, poeta, adesso stimiamo

Il viver tranquillo bene più del terribile Amore?

Già siamo stanchi, già siamo vecchi?

Lui per me è una vita, ma io con te morirei

 

Non sperano troppo. Pensano stanchi:

“ Sed tempus nos defecit “

 

Ecco, vedi?

Ti narro una storia antica, adesso.

Quasi volessi dirti qualcosa.

A me questi due paiono stanchi.

E noi siamo giovani, belli, immortali.

 

Lascia la vita tranquilla

Per noi là  non c’è amore.

È l’attimo sacro, l’attimo del non ritorno.

Viviamolo e amiamo, spuma marina,

Tremendo nell’ira.

 

Ti narro una storia antica

Perchè non capiti un giorno

Guardarci negli occhi e pensare

Sed tempus nos defecit “

 

 

 

 

 

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=61147