Accidentaly in love 2
Accidentaly In Love
x.2.x
Watanuki
si stiracchiò sbadigliando, e lanciò un'occhiata fuori
dalla finestra, dove il sole, coperto di tanto in tanto da qualche
nuvola passeggera, illuminava il negozio ad intermittenza, quasi in un
gioco di luci. Sospirò e andò a preparare la colazione,
mentre il sole rischiarava le scale che stava scendendo.
Dove fosse la strega, non lo
sapeva, ma probabilmente era infrattata da qualche parte con quello
strano personaggio che era venuto a trovarla il giorno prima.
«Vi somigliate, sai?» gli aveva fatto notare la donna, leziosa, la sera prima.
«Ma che stai dicendo?!?! Io non ho niente a che fare con quel pervertito!!!»
«Forse
non ora...» gli aveva risposto lei facendogli l'occhiolino.
Watanuki si era sentito fremere di rabbia: perché quella donna
era così criptica? E come si permetteva di definirlo pervertito?!
«In
ogni caso...intendevo di aspetto fisico» aveva sussurrato infine
lei, prima di sparire dietro la porta a vetri.
Tzè...io e quel tipo non abbiamo niente in comune...
pensò Watanuki innervosito, tornando al presente, prima di
aprire i fornelli e iniziare a preparare gli ingredienti per il bento.
Anche quel giorno, purtroppo, doveva portare da mangiare a quel
maledetto di un Doumeki! Ma naturalmente l'altro era per Himawari-chan,
e siccome era S.Valentino, seppur lei non lo avesse ricambiato, voleva
regalarle qualcosa di speciale: e così iniziò a tagliare
le crocchette a forma di cuore e gli wustel a forma di polipo [1].
Dopo, quelli normali, li
inserì nella scatola del bento di Doumeki, ed infine uscì
fuori urlando un "A dopo!" che fu sentito solo dalle due bambine dagli
strani capelli, che risposero cinguettando un "A dopo!" "A dopo!"
Sulla soglia si scontrò però con l'uomo del giorno prima che arrivava con una scatola blu in mano.
Certo che era molto fantasioso nei colori...
«Mi scusi.»
balbettò imbarazzato: nonostante lo ritenesse un pervertito- lui
e la strega la sera prima non si erano risparmiati e non lo avevano
fatto dormire- era una figura che incuteva rispetto.
Clow si fermò, sorridendo gentile.
A volte aveva l'impressione che gli occhi blu del mago lo scrutassero fin dentro l'anima.
Era...
Era una sensazione di disagio che non riusciva a reprimere: o almeno, non del tutto.
«Non ti preoccupare,
giovane Watanuki scritto come il primo di aprile.» sorrise Clow,
dandogli una pacca sulla spalla.«Stai attento alle
nuvole...» gli sussurrò, sparendo all'interno del negozio.
Uhm...
Gatta ci covava, Watanuki n'era sicuro
Tuttavia...
Preferì affrettarsi per andare a scuola.
x.X.x
Himawari-chan
lo attendeva sorridente nel solito posto. Quando lo vide lo
salutò con il solito calore, ridendo e scherzando con lui.
Sembrava non pensare minimamente al suo fantomatico tentativo di rivelargli i suoi sentimenti.
Le raccontò della venuta di quello strano personaggio, facendola ridere.
« Yuuko-sama ha trovato l'amore!» cinguettò deliziata
Gli occhi di Watanuki brillarono d'affetto «Himawari-chaaaaaaaaaan è una persona dolcissima!»
Quella sorrise, leggermente in imbarazzo, per poi girarsi e muovere la mano in direzione di qualcuno.
«E' arrivato Doumeki-kun!»
Watanuki impallidì, mentre la sua espressione mutava da sognante a furiosa, con tanto di tic alle mani.
«Ma perché arrivi sempre nei momenti meno opportuni, eh?!?!»
Quello non battè ciglio
ma anzi gli indicò con un cenno del capo il bento che teneva in
mano «Hai fatto le crocchette?»
«Sì, accidenti a
te maledetto Do-...» stava ringhiando Watanuki quando ad un
tratto si bloccò, mentre il sole veniva coperto da una nuvola.
Improvvisamente arrossì «Doumeki...» completò, sotto lo sguardo perplesso dell'altro.
Poi sorrise e gli porse il bento, gli occhi che luccicavano «Questo è per te, Doumeki-kuuuuuuuun!»
Quello indietreggiò
confuso, per allontanarsi da Watanuki che gli aveva messo la scatola in
mano «L'ho fatto con tanto amore solo per te!»
Himawari e Doumeki erano sconvolti. «Oi?» chiese il secondo, confuso «Sicuro di stare bene?»
«Sì, da quando ti
ho vist-» la luce del sole tornò ad illuminarlo e Watanuki
sbiancò «Ma certo che sto bene, razza di idiota! E mai un
ringraziamento! Mi chiedo perché continuo a prepararti da
mangiare, tzè....»
Himawari e Doumeki erano ancora più sconvolti, ma si limitarono a fissarlo.
«Beh che hai da guardare tu?! » urlò Watanuki a Doumeki, prima di allontanarsi camminando pesantemente.
«Ah...» fece ad un
tratto, voltandosi e porgendo il secondo bento a Himawari «Questo
è per te, mia dolce Himawari! L'ho preparato con tanto
amooore!»
Doumeki e Himawari si
guardarono un attimo, adesso seriamente confusi, per poi tornare a
guardare Watanuki che nel frattempo aveva ripreso a camminare.
«Sbrighiamoci o arriveremo tardi alle lezioni!»
Himawari alzò le spalle
divertita, riprese a camminare, e sorrise «Voi due andate proprio
d'accordo, eh!»
«NON E' COSì!» gli giunse la risposta di Watanuki.
Come avesse fatto a sentire, essendo molti metri davanti, era un mistero...
Tuttavia la ragazza scorse con
la coda degli occhi Doumeki abbassare lo sguardo e stringere il bento
che teneva nella mano destra...
Decise tuttavia di non dire nulla e salutò l'arciere mentre si dirigeva nella classe seguita da Watanuki
Forse era solo una sua impressione ma...
Sarebbero stati perfetti come coppia.
Sorrise divertita, sedendosi, mentre un piano si faceva strada nella sua testa...
Prima della pausa pranzo
iniziò a
piovere
Grosse nuvole cariche di
pioggia si erano ammassate durante la mattinata: a Watanuki
sembrò quasi che ci fosse un diluvio universale.
« Andiamo a pranzo
Himawari-chan?» trillò verso la ricciolina, meritandosi un
sorriso e delle scuse affrettate che non capì dato che...
Nella loro direzione stava venendo Doumeki.
« ...quindi non posso venire, ti spiace?» chiese la ragazza, guardandolo divertita.
No, certo, così levi i tuoi occhi dal MIO Doumeki,
si trovò a pensare. Non gli sembrò nemmeno tanto
innaturale gioire dell'assenza di Himawari-chan e avvicinarsi a Doumeki
con un sorrisino lezioso.
Chiara immitazione di Yuuko-sama
« Andiamo Doumeki-kun?» chiese dolcemente, facendo agrottare le sopracciglia dell'arciere.
« Tu non stai
bene...» borbottò, sedendosi sulle scale che portavano al
tetto con lui. Aprì la scatola di bento e...
Crocchette a forma di cuore?
Wrustel a forma di polipo?
Ma cosa...
«Oh Doumeki-kun, ti
piace?» cinguettò Watanuki, con gli occhi di uno che,
piuttosto che pensare al pranzo avrebbe preferito altre edificanti
attività.
Doumeki ne rimase spiazzato.
Ma...
Stava flirtando per caso?
«Emh...» rispose non sapendo come comportarsi e con un gran brutto presentimento.
Vide gli occhi di Watanuki brillare di qualcosa di...strano e il ragazzo avvicinarsi con un sorriso seducente.
«Forse prima dovresti
assaggiarli...» gli si avvicinò lentamente e gli si
strusciò contro il braccio, prima di afferrare una crocchetta ed
avvicinarla alle labbra dell'arcere, che era ancora confuso.
Ok lo stava...imboccando?
Quella presenza così
vicina...quel calore improvviso...no decisamente qualcosa non andava.
Pensò Doumeki, leggermente spaventato da quel comportamento. Per
farlo finire decise di aprire la bocca e accogliere quella crocchetta.
In fondo era buona...sapeva di formaggio fuso
e prosciutto.
«Sì...molto buono...» rispose spostandosi leggermente.
Watanuki sorrise di nuovo e gli si avvicinò ancora di più, tanto da farlo sbilanciare e cadere per le scale.
L'occhialutto
approfittò subito della situazione per avvicinarsi gattonando e
per metterglisi a cavalcioni, una mano sul petto di quello e l'altra
che si avvicinava armata di crocchetta.
«Apri la bocca, Doumeki-kuuuun!»
Doumeki iniziò a sudare
freddo.... tentò di scrollarselo di dosso ma quello fu
più veloce, gli mise la crocchetta in bocca e avvicinò le
labbra per mangiarla direttamente su di lui.
I nasi a pochi centimetri di distanza...
Le labbra stavano per incontrarsi...
Doumeki sussultò e lo
spinse via con tutte le sue forze prima di indietreggiare e guardarlo
sconvolto «Tu stai seriamente male!»
«Doumeki-kun...»
si lamentò Watanuki, che aveva sbattuto la schiena contro la
parete «Non ti piacciono le crocchette? O...» alzò
lo sguardo, gli occhi improvvisamente lucidi «O non ti piaccio
io?»
Doumeki spalancò gli occhi, il cuore che stranamente aveva accellerato i battiti.
Ma...aveva sentito bene?
Aprì leggermente la bocca, sorpreso «Watanuki...»
«Che hai da fissare, eh?! E poi...»
Watanuki si tirò su,
furioso, massaggiandosi il fianco «Perché ero a terra?!
Scommetto che è stata opera tua, idiota!»
Doumeki strinse le palpebre ed
i pugni. Watanuki aveva ragione...era solo uno stupido, per aver
pensato, anche per un solo momento, che l'altro gli avesse detto
realmente quelle cose...
Senza una parola si
voltò e si allontanò, sotto le urla furiose dell'altro,
che gli chiedeva che stesse facendo e perché non avesse finito
il bento.
Decisamente, pensò Doumeki, era tempo di andare dritto filato dalla strega per chiedere...Spiegazioni.
Riuscì ad evitare sia
Kunogi che Watanuki per tutta la giornata e a tornare a casa prima, con
la scusa di sentirsi poco bene. Naturalmente, non era del tutto
infondata come storia: aveva bisogno di una doccia gelata per
allontanare i pensieri maliziosi che gli stavano attraversando la testa.
Invece di dirigersi al tempio
andò dritto filato al negozio, dopo aver desiderato di salvare
Watanuki poteva vederlo, e venne accolto da un festante Mokona.
« Devo vedere Yuuko-san.» disse in fretta.
Ignorando i richiami dell'animaletto
si diresse nella stanza dove Yuuko era solita fumare la pipa o bere e
aprì la porta scorrevole, fermandosi sulla soglia.
Oh.
Dio.
Stesi sul divanetto c'erano due
persone: riconobbe Yuuko nella donna dal tailleur rosso stesa sotto
l'uomo dalla lunga veste ricamata che le stava sopra.
E sì.
Si stavano baciando.
Immaginò per un momento
come sarebbe stato baciare e toccare Watanuki nello stesso modo, ma si
diede del cretino da solo.
Che razza di pensieri....
Tossicchiò, tentando di attirare l'attenzione.
Ma niente, i due non davano
cenno di volersi staccare: anzi, Clow alzò una mano come a dire
'' Sciò'', concentrato su Yuuko com'era.
Doumeki alzò gli occhi
al cielo e si voltò, deciso a tornare la sera dopo, a quanto
pareva quella volta i due erano molto intenti a fare...altro.
Ma proprio mentre stava
indossando di nuovo le scarpe una porta laterale si aprì
mostrando un Watanuki scocciato che reggeva delle posate in mano.
Si guardarono, poi
seguì un rumore metallico, e infine Doumeki indietreggiò
per il peso di Watanuki che gli era saltato letteralmente in braccio.
«Doumeki-kuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuun!»
cinguettò baciandogli una guancia, e a qual gesto l'altro si
ritrovò ad arrossire tentando di toglierselo di dosso.
«Sei venuto a trovarmi????»
«No, ero venuto per
trovare Yuuko.» rispose francamente Doumeki, indietreggiando
ancora, e sospirando dall'esasperazione dal momento che non riusciva a
togliersi l'altro di dosso. E sarebbe stato un gran problema se
Watanuki non fosse tornato a terra di sua spontanea volontà, lo
sguardo improvvisamente sfuggente.
«Quindi...è così.»
«Già» commentò Doumeki sistemandosi la divisa, e guardandolo senza battere ciglio.
Watanuki sospirò ed indietreggiò ancora, senza guardarlo «Capisco beh...ci vediamo domani allora...»
Doumeki stava sospirando sollevato quando...
Watanuki sembrò prendere una strana iniziativa.
«Non mi saluti?»
«Ahem...Ciao?»
Watanuki però non fu soddisfatto.
Certo che fra lui e una donna in menopausa...
Non sapeva proprio cosa fosse peggio.
I pensieri dell'arciere vennero
interrotti bruscamente dall'altro che si stava strusciando su di lui
con aria di uno che desiderava essere stuprato.
Stava giusto per fargli notare che,
anche se aveva sbattuto il capo o - cosa che sospsettava fosse il
fattore scatenante- Himawari non se lo filava proprio, non era giusto
sfogarsi su di lui quando Watanuki iniziò a leccargli il collo.
Sentì una certa reazione da
qualche parte lì sotto e tentò di ordinare al proprio
corpo di staccarsi da quello dell'altro.
Nulla.
Il suo cervello era partito per Pornolandia.
Il che era indice di guai seri...
«Doumeki-kun è un bimbo
cattivo...Ha bisogno di essere punito.» mormorò
sensualmente al suo orecchio Watanuki, mordendogli il lobo.
Voleva ribattere con qualcosa come
''Finiscila o ti uso come tiro a bersaglio'' ma la sua bocca venne
presto tappata da quella dell'altro in un bacio che si trovò ben
presto a ricambiare.
Non capiva come, ma quello che era
un contatto casto si trasformò nel giro di pochi secondi in un
bacio vero e proprio, lingue incluse
A quel punto Doumeki abbassò
la leva "off" del suo cervello, spinse via le scarpe e, sempre
stringendo il corpo dell'altro tra le braccia forti, lo sbattè
contro il muro, mentre quello lasciava vagare le mani tra i suoi
capelli, sul collo, fino a scendere ed osare sotto la divisa, per poi
portarsi in avanti ed iniziare a sbottonarla.
Il moro approfondì il bacio
fino a sentir sospirare l'altro, e poi passò al collo, cercando
con le mani il laccio che chiudeva il kimono.
Lo raggiunse, fece per scioglierlo, quando ad un tratto si sentì l'eco di una voce.
«Watanuuuki!
Sakèè! Watanuuuuki, dove...» Mokona si
bloccò di colpo, sconvolto, facendo sussultare i due.
Doumeki indietreggiò come
scottato, pallido come un ciencio, mentre al contrario Watanuki aveva
il fiatone e le guance arrossate, ma la sua espressione tradiva piacere.
«I-io...vado...»
mormorò il più grande prima di rivolgere un'occhiata
imbarazzata a Watanuki e all'esserino, e poi corse letteralmente via.
Watanuki rimase lì, col fiatone, per poi voltarsi verso Mokona, ancora sconvolto.
«Yuuuh! Watanuki si è
deciso a fare il primo passo!» cinguettò, mentre l'altro
gli lanciava una ciabatta che per poco non lo prese in pieno.
«Stupido manju!»
ringhiò furioso «Mi hai interrotto! Accidenti!» con
uno sbuffo improvvisamente stanco si voltò e saltellò
fino alla camera, con un sorriso che andava da orecchio a orecchio.
Era felice.
Si coricò sospirando con sguardo sognante e sussurrando tra le labbra il suo nome...
«Doumeki...»
Come fosse una ninna nanna.
[1]: riferimento (esplicito) a Jounjo Romantica.
*Voce di Mokona Modoki nero*
~Nel prossimo episodio~ --> Only A Dream
Come reagirà il nostro
Doumeki-kun alle improvvise e -non esattamente sgradite- attenzioni di
Kimihiro-chan? Accetterà volentieri o lo eviterà? Tutto
questo nel prossimo capitolo, a presto!! =∂
x.X.x
Questa
volta sono io Bea-chan, detta anche B.B. (B-chan Banzai) a presentarvi
questo capitolo, perché la mia compare Gi-sama è
momentaneamente non disponibile. O meglio, il suo computer, in stato di
formattazione, lo è.
Beeeene gente ed eccovi il secondo
capitolo, ancora non siamo arrivati nel vivo della storia ma vedrete
che con questo il rating è salito! O forse no? Dedicato a chi
credeva che potesse bastare il giallo...
Ringrazi(amo):
@Roby Bonny: quando
aggiorni?!?! Nel frattempo leggi questa ff! =D W gli insetti blu, e
viva Yuuko e Clow! ç___ç Yukoooooooo *si dispera*
@Layshaly: (ci)
fa moltissimo piacere leggere che apprezzi la storia. Sperando che coi
nuovi capitoli non ti deluderemo! :) Tuttie siamo apprensivi con
Doumeki-kun! Watachan specialmente!! °ç°
@Ne_chan: graaaazie
in anticipo, siamo tuttavia molto dispiaciute per la questione del tuo
computer. Sperando di poter assistere presto ad una tua recensione!
°° Buona fortuna, Neko! ^^
@aeron:
Clamp world è stato una fortuna per questa ff, allora!
°° E' vero, Wata-chan è tanto ingenuo e stupido, ma a
questo serve Doumeki, no? A riportarlo sulla dritta via, non importa
come... °__° *noseblood*
Piuttosto, ho spruzzato la stanza di DDT anti Winx, quindi oggi non dovremmo avere spiacevoli incontri!
«Il movimento non esiste!»
*L'autrice salta in aria.* Accidenti, Zenone, che ci fai qui?
«Aspettavo la tartaruga...»
Eh?!
«E Achille dietro di lei.
Perché Achille, seppur più veloce della tartaruga, non
riuscirà a raggiungerla...»
Maaaa chi se ne frega, fatti suoi! -.-" Auguri!
«...perché quando
Achille avrà raggiunto la posizione della tartaruga, lei
avrà percorso qualche passo in più...quindi Achille non
la raggiungerà mai.»
Vabbè che è sfigato
si è capito, ma non ci facciamo problemi se non supera la
tartaruga. E lei, caro Zenone, ci farebbe un grandissimo regalo se se
ne andasse!
«Ahimè codesta
richiesta non può essere accolta: il movimento, infatti, come ti
ho già accennato, non esiste. Perché ad ogni mio passo
dovrei fare la metà del mio passo e la metà della
metà e così via, quindi o mi muoverei all'infinito o
rimarrei immobile. Ecco perché il movimento non è
possib...»
*L'autrice stacca l'audio e saluta i lettori consigliando di leggere il labiale che dice "Sayonara"*.
Sperando che continuerete a seguirci...
Arrivederci miei cari!
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