TRATTO DA UN DIARIO PERSONALE SCRITTO al computer
Sto scrivendo queste pagine
affinché,in caso io non dovessi sopravvivere,resti
qualcosa di me e le sto scrivendo al computer perché è estremamente difficile
per chi non possiede il pollice opponibile scrivere a penna,ma anche per un
altro motivo…
…il mondo deve sapere cosa sta
succedendo nei sotterranei della Nerv e per questo ho
programmato il mio computer affinché spedisca queste
mie attraverso internet a quante più persone possibile…
…questo nel caso in cui io non
sia riuscito a compiere la mia missione o sia…
…morto!!!
Mi presento io
sono Michele il 19° angelo.
Per chi non lo sapesse
gli angeli sono quelle gigantesche creature aliene che negli ultimi tempi hanno
così sovente attaccato la Nerv.
Tanto perché si sappia il
blackout della Nerv l’ho provocato io ma a mia discolpa dirò che non
sapevo che proprio allora avrebbe attaccato quella specie di ragno pluriocchiuto…
…io sono un angelo d’onore,sono un guerriero(l’arcangelo Michele è l’angelo guerriero
incaricato di tenere a bada i demoni),non avrei mai attaccato in modo sleale.
Fino ad oggi ho dovuto celare la
mia identità dietro la maschera di un animale domestico,così
ho avuto modo di osservare le tattiche dei miei predecessori,ma adesso la posso
gettare perché tra poco avverrà il perfezionamento dell’uomo ed io lo devo
impedire ad ogni costo.
La Nerv
sta celando la verità sul perfezionamento dell’uomo e sul
II° impact.
Se io dovessi
fallire spero che la mia missione venga ultimata da coloro che leggeranno il
mio messaggio dopo la mia dipartita.
So benissimo che è difficile
anche solo capire a fondo ciò che vi sto dicendo ed in particolare se siete del
tutto all’oscuro di ciò che i potenti ci hanno celato,ma
sono sicuro che chiunque vorrà scavare a fondo nelle questioni della Nerv vedrà presto la verità pararglisi
davanti.
Come disse una persona alla mia
ex padrona:-Continua a cercare la verità è con te-
Penpen
Una
vita difficile
La mia è stata una vita difficile,me ne sono successe tante…
La mia vita in principio è stata
come quella di Caworu o di Rei,ho
passato i primi anni della mia infanzia nei sotterranei della Nerv in un freddo laboratorio finché un giorno non è venuto
un angelo dai capelli corvini a liberarmi,un angelo che più di me è degno di
questo nome,un angelo gravato da una pesante croce(in tutti i sensi):Misato Katsuragi.
Lei è una donna passionale,non si fa troppe domande,appena mi vide mi portò con se
senza chiedersi neppure perché mi tenevano lì.
Che
ironia!colei che aveva giurato vendetta contro gli angeli se ne portava uno a
casa.
Scommetto che crede ancora che
fossi una cavia da laboratorio!
Per Misato
provo un affetto strano:la venero come una divinità,la
proteggo come farebbe un padre,annacquo le sue birre per farle risentire meno
gli effetti dell’alcol e mi sento protetto da lei come se fossi suo
figlio,l’amo…
L’amo come Dante ama Beatrice,amo i suoi pregi,i suoi difetti,l’amo come Rei ama Gendo ma l’idea di baciarla mi disgusta profondamente…
Io preferisco le pinguine!
Non permetterei che nessuno le
torcesse anche solo un capello per nulla al mondo.
Poi c’è Shinji,con lui ho un rapporto diverso,gli voglio bene,anche se è
un mio nemico,mi da sempre cose buone da mangiare e prima giocava spesso con
me…niente a che vedere con Asuka!
Lei mi faceva sempre i dispetti,era arrogante e viziata e credo mi odiasse,io capisco la
sua situazione ma io ho sofferto più di lei nella mia infanzia e non mi sono
mai comportato così;ma in fondo volevo bene anche a lei.
Adesso sto a
casa di Hikari,lei con me è buona ma è sempre triste,
piange sia di giorno che di notte,le mancano Toji ed Asuka.
Io ogni tanto la faccio sorridere
con i miei divertenti siparietti comici ma è solo per pochi istanti…
Mi chiedo come una persona
sensibile come lei sia potuta diventare amica di Asuka!
Mi manca Misato,mi manca il cibo che mi dava Shinji,mi
mancano i dispetti di Asuka ma ormai tutto questo è
acqua passata adesso pensiamo alla missione!
Ancora immerso in questi ragionamenti il pinguino si
sollevò da terra aprì la finestra col pensiero ed uscì di casa.
storia
di un pinguino sfortunato
Ho abbandonato,non
senza rimpianti,la casa che in quel periodo mi aveva accolto e mi sono diretto
lievitando,con moto rettilineo uniforme,a NeoTokio3.
Quando sono giunto in città non ho fatto come i miei colleghi che hanno creato
tanto rumore per nulla,ho cercato di passare inosservato e,attraversando le
entrate usate dagli umani,sono giunto dentro il luogo sotterraneo.
Ed al mio passaggio la Nerv,il geofront,NeoTokio3
iniziava a fermentare;il movimento degli umani intorno a me,i quali non potevo
vedere,ma potevo sentire distintamente attraverso i loro A.T:field(tipo le aure in DB)mi affascinava…
…ho imparato ad amare la
straordinaria mobilità di queste creature e ad odiare l’immobilità di un Dio
egocentrico e dei suoi alati soldati.
E mi divertiva la loro incapacità
di vedere una cosa così piccola quale sono io;alla
fine,grazie a Dio,un radar mi inquadrò e finalmente fu inviato qualcuno in
avanscoperta:un gigante,un golia verde e viola veniva a schiacciare un piccolo
insetto…che ironia!
Meno divertente era il fatto che dentro quel gigante battesse il tremante
cuore di fanciullo depresso e spaventato.
-Ben arrivato…-gli sussurrai
telepaticamente-ti stavo aspettando-
Shinji
era veramente stupito di trovarmi lì.
Io non mi fermai,dovevo trovare Adam e rimettere in dietro le lancette della
storia.
Shinji
si lanciò all’attacco gridando-Anche tu…-ma si scontrò con il mio straordinario
A.T.field e non potè
proseguire.
Dall’alto stava scendendo la
silenziosa ragazza dai capelli azzurri,mentre Misato si era decisa ad inviare anche Asuka,mezza
morta,all’attacco.
Aprii,senza
bussare, le porte del destino,non perché fossi maleducato ma solo perché i miei
arti anteriori non erano adatti a fare ciò.
Shinji
tentava in ogni modo di penetrare il mio A.T.field,lo 02 sava lentamente arrivando e
Rei ci osservava da lontano;per non fare annoiare i miei spettatori mi decisi a
compiere la metamorfosi ed in un attimo mi trasformai.
Apparve un lampo di luce ai loro
occhi e quando tornò loro la vista il goffo pinguino che ero
era sparito ed al suo posto era comparso uno splendido ragazzo che
dimostrava non più di sedici anni e non
meno di 13;capelli castani lunghi tenuti sciolti e mossi dall’aria si
confondevano alla vista con le piume delle ali corvine dispiegate.Gli occhi
verdi si volsero alla creatura crocifissa vicino a
lui.
-Questa è Lilth-
Per quante volte io abbia
combattuto con lei e con le schiere infernali di cui ella
era regina neppure io le avrei riservato quella condizione anzi mi mossi a
pietà.
-Qua Adam non c’è,la mia missione è fallita…a meno che…-
Stretta
di mano poi la fu la luce
In alto sopra di noi le spie
luminose smisero di segnalare e vi fu vera gioia per molti.
Gendo
disse a Misato-Appena Shinji
ritorna digli che lo aspetto nel mio ufficio-
Gendo si
girò appena sentì picchiare sulla sua spalla:si
aspettava Shinji o Misato
ma davanti a lui c’era un ragazzo che lui non aveva mai visto.
-Gendo
hai perso!Scacco al re!-
Egli mi guardava muto.
-Sei stato un nemico onorevole.Stringiamoci la mano!-
La mattina dopo Misato si svegliò accanto a suo padre e ad altri scienziati
come lui che già da un po’stavano lavorando ,il vento
freddo dell’Antartide le faceva battere i denti.
Il padre di Misato
borbottò qualcosa con i suoi colleghi sul ritorno di un certo Gendo ma lei non badò loro perché era tutta intenta a
ricordare uno strano sogno che aveva fatto ma senza successo.
Era il 14 Settembre 1999 e
l’umanità viveva tranquilla la sua vita.
Io la osservavo da lontano poi
lei si voltò e per un po’di tempo i nostri sguardi si incontrarono
come per salutarci.
Poi mi volsi e sparii dietro una
collina di neve.
Nota di fine ff:
alcune
patri sono narrate al presente altre al passato:
Il primo paragrafo (TRATTO DA…)è
scritto al presente perché è una lettera che Pen2 avrebbe dovuto inviare.
Il secondo paragrafo
(una vita difficile) è al presente perché è un insieme di riflessioni che Pen2
fa sul momento.
Gli ultimi due capitoli sono
scritti al passato perché io sono uno scrittore così misero da essere quasi del
tutto incapace di narrare una storia in tempi diversi dal passato.
P.S.”Quasi
del tutto” è un espressione insulsa perché se è “quasi” non è “del tutto” e mi
vergogno di averla scritta ma non ho voglia di cancellarla.