Note di Alexiel: Avrei voluto aspettare prima di pubblicare, ma alla
fine ho ceduto, anche perché oggi è arrivato a
casa un nuovo
ospite. Un adorabile cricetino che io e mia sorella abbiamo chiamato
Anacleto. E’ l’amore, non sta mai fermo. E
così gli do il
benvenuto e ammorbo voi – due in uno U_U
Come nell’altra raccolta, Cadono le maschere, anche questa
è piena
di personaggi diversi e i temi variano da una doubledrabble
all’altra. Infatti, il Contest prevedeva l’uso di
avvertimenti/personaggi/prompt diversi per ogni fanfiction.
Questo è l’elenco dei personaggi da me fornito, a
cui poi la
giudice, attraverso uno schema preimpostato, ha fatto corrispondere i
vari avvertimenti.
Voilà:
1
Albus Severus Potter
2 Sirius Black
3
Hermione Granger
4
Andromeda Black
5
George Weasley
6
Oliver Baston
7
Pansy Parkinson
8
Neville Paciock
9
Remus Lupin
10
Harry Potter
Ho
cambiato solo
l’ordine di pubblicazione, non chiedetemi perché.
Lo preferisco
così com’è ora. Well, ecco a voi il
primo capitolo!
[Visto
che posso inserire al massimo tre generi, e nella raccolta ne sono
presenti parecchi, utilizzerò sempre uno specchietto
introduttivo per avvisarvi]
A Delicious
Dissonance*
[*titolo
del 427 capitolo del manga “Bleach”.]
In attesa dei risultati: Partecipa al Contest indetto da S0emme0S:
Warnings Contest
La
Fata del Quidditch
[Hurt/Confort
– Oliver Wood – Andromeda Black Tonks –
200 parole – Rating:
Verde]
Era
una cosa tremenda.
Oliver
Wood era chino sui resti della sua piccola scopa e pensava di aver
fatto qualcosa di terribile per meritarselo.
Aveva
nove anni e la sicurezza che quello sarebbe stato tutto il suo
futuro.
“Era
il mio biglietto d’entrata per un mondo glorioso.”
Mentre
balbettava sui suoi sogni incredibili, una donna dai capelli scuri lo
vide. Abitava nel cottage lì vicino e, se non si sbagliava,
a pochi
chilometri c’era casa Wood.
“Oh,
capisco.” disse Andromeda Tonks, palesandosi. Oliver
tirò su con
il naso e alzò lo sguardo.
“La
può riparare?” quella doveva essere la fata del
Quidditch giunta
per soccorrerlo. Era bella e i suoi occhi così grandi e
gentili che
non poteva non esserlo.
“Mi
dispiace, ragazzo, ma non posso fare questo per te.” rispose.
Si
inginocchiò accanto a lui e gli posò una mano
sulla spalla.
“E
che può fare?” la sua voce era così
disperata che Andromeda non
se la sentì di lasciarlo lì.
“Ti
posso offrire del succo di zucca e un passaggio a casa.”
“Con
una scopa da corsa?” esclamò Oliver, speranzoso.
Andromeda
sorrise. I bambini recuperavano sempre così in fretta.
“Vedremo.”
Oliver
raccolse i pezzi della scopa e la seguì. Dopotutto era la
Fata del
Quidditch.
Prossimo capitolo:
Albus Severus Potter
Come sempre, i
commenti fanno tanto piacere <3
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