All happened in bed
Si rigirò nel letto matrimoniale che
avevano appena comprato.
Non è che ci stesse scomodo, ma non
era il suo letto.
Sull'altro, molto più piccolo e
malridotto, si era creato l'habitat perfetto per uno come lui. La
giusta tana dell'orso che va in letargo. C'era una buca in cui lui
era costretto a rannicchiarsi perché, piccolo o no, il letto
rimaneva fin troppo corto per le sue gambe.
Di solito lui e la seccatura trovavano
la giusta posizione semi fetale identica ,così che, appena uno dei
due si fosse girato, l'altro si sarebbe beccato ginocchiate barra,
gomitate, dove fa più male.
Ma c'era anche da contare però il
fattore affettivo: quel letto sapevo da loro, che ci avevano
dormito, fatto l'amore, urlato, consolato.
Ora tutto sparito: un bel lettone
grande grosso tanto da contenere un milione di Nara troppo grossi per
dividere uno spazio con un altro essere umano.
A Shikamaru piaceva la tradizione,
capiva che c'era bisogno di un cambiamento visto che ora Temari aveva
scassato per abbastanza tempo, ma il suo lettuccio rimanevaa un
amore.
Sette lunghi anni di attesa gli avevano
detto: “Shika abituati, il lettone non lo vedrai mai”
E ora che c'era se ne lamentava. Non
sarebbe Shikamaru Nara se no.
In quel momento al ciglio opposto di
quell'immensa distesa di coperte non poteva neanche più percepire
Temari . Non ne sentiva il calore, l'odore, ma solamente percepiva le
deboli strattonate alle coperte che anche involontariamente faceva,
per far capire chi era il capo in casa anche durante il sonno.
Avrebbe voluto abbracciarla in quel
momento, ma avrebbe anche dovuto rotolare per due o tre volte prima
di raggiungerla.
Fatto sta che, per la frustrazione, si
girò un'altra volta.
La milionesima, ecco cosa stava
pensando Temari alle 7.38 di un mattino d'inverno che preannunciava
una giornata stancante.
Sapeva che di sicuro qualcuno sarebbe
venuto a svegliarla troppo presto per i suoi gusti visto che la sera
prima aveva dovuto lavorare fino a tardi per concludere un lavoro
urgente per l'indomani mattina. Inoltre i suoi fratelli erano venuti
da Suna per festeggiare e scommetteva che gli amici di Shikamaru,
scevri da ogni lavoraccio serale, sarebbero venuti a trovarlo tutti
allegri e pimpanti.
Non avevano mica una famiglia come ce
l'aveva lei.
Maledetti abitanti di Konoha con
famiglie di figli unici.
Shikamaru prese l'occasione
dell'imprecazione mentale della moglie per girarsi un'altra volta.
Stava per darsi la forza di rotolare,
ma a metà della sua impresa aveva rinunciato. Troppo fatica.
Ma quell'ameba non era sempre troppo
stanco per tenere il cervello in funzione? Perchè cavolo doveva
rompere proprio quella mattina!
Chissà che problema aveva stavolta.
Temari si rannicchiò ancora di più dalla sua parte del letto
fregandosene se l'ameba dovesse andare in bagno e stesse soppesando
quanto freddo e fatica avrebbe dovuto beccarsi per andare a svuotare
la vescica.
Stiracchiò le gambe: un buon
riscaldamento ai muscoli prima del balzo. Si preparò mentalmente:
“Sono solo 45 cm, Shikamaru, puoi farcela.” e ancora “Hai
sopportato di peggio”.
La ragazza ormai sveglia, pimpante ed
incazzata, in quattro semplici mosse si trovò sopra al marito con il
pugno alzato e gli occhi fiammeggianti.
-La vogliamo smettere?-
-Mmm- ci sarebbe voluto un'ulteriore
fatica per riabilitarsi all'uso della parola, pensò Shikamaru
sconsolato.
-Io sarei, ero, ancora un po' assonnata
sai. Non è che sono come un certo signorino che più di stare a
tavola o sul divano non fa. Io lavoro e vorrei avere il mio meritato
riposo, eh?-
Ecco che ricomincia.
-Quale cavolo è il problema ora, mio
piccolo cerbiatto dalla volontà di gomma? Il cuscino ti è caduto e
non sai come riprenderlo? Hai freddo, ma sei troppo poco uomo per
tirare n po' le coperte? Dimmelo su! La facciamo finita e cerco di
riposare ancora un po'-
In tutti questi anni non aveva ancora
trovato il pulsante di accensione, ma lei partiva da sola quindi non
lo interessava, ma purtroppo anche quello di spegnimento gli era
oscuro.
Iniziava a parlare e non si fermava
più: prendere una Temari stanca, nervosa e probabilmente con ciclo,
shakerate bene ed ecco qui un disco rotto su uno stereo con manopola
del volume che va all'incontrario.
Più tentava di abbassare più si
alzava il volume.
E blablablabla bla, blablabla bla...
Questa volta lui non avrebbe ribattuto.
Per una volta che “faceva uno sforzo
per lei”.
O per lui, visto che era lui che la
voleva abbracciare.
Cavolo, era di nuovo nel torto.
Ma non era possibile essere così
seccante anche nella sua testa.
-Blabbla- stava pensando che dicesse
Temari -blabla-
Ma aspetta un secondo, ragazzo mio.
Si interruppe Shikamaru.
Lei è, dopotutto, a cavalcioni e lui
era lì con un desiderio di farla sua donato da una notte in un letto
troppo grande.
Raggiunse le sue labbra senza
riscaldamento preparatorio e liberò le braccia dalle coperte per
cingerle il volto senza un'adeguata preparazione all'urto del freddo.
Trovo anche l'energia nell'arco di due
secondi di fare forza sul bacino e rovesciare le loro posizioni
portandosela sotto di sé.
Cominciò piano piano, senza staccarsi
da quelle labbra troppo soffici per non baciarle, a sfilare ogni
bottone, di quel pigiama mascolino, dalla propria asola facendo così
scoprire ancora piano piano la pelle ambrata di quell'irresistibile
donna.
Dal canto suo Temari non ribatté: era
da tanto tempo che non se lo concedevano e l'idea che la “fatica”
di Shikamaru fosse questa la lusingava. Dopo tutto quello che era
successo, valere ancora per lui uno sforzo, era notevole.
Cercò di togliergli la maglietta
quando sentì due coppie di tonfi ai bordi del letto.
Anche Shikamaru si era arrestato e
rotolato a lato e si accorsi qual era la causa di tutti i suoi mali.
-Mamma, papà buon natale!- disse
Shikashi dall'alto dei suoi sette anni saltando addosso al padre.
-Auguiiii- strillò invece Arumi
fiondandosi nel seno di sua madre.
I genitori si guardarono esasperati,
poi i bambini contemporaneamente urlarono: -Andiamo ad aprire i
regali?-
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Salve a tutti gente!
Spero che vi siate annerite dall'ultima volta che ci siamo viste! Allora sempre partecipante all'evento nero dei neri
Qui ho seguito il prompt "auguri" anche
se sembra che non c'emtri molto con tutto il resto. Vi consiglio di
andare a rillegrevela, scoprirete che tutto riguardava il Natale, ma ho
tentato di nasconderlo.^^
Non ho altre baggianate da dire quindi
concludo ringraiando coloro che mi hanno recensito la scorsa volta
(appena avrò tempo risponderò a tutte) e naturalmente
dedico tutto alle mie compagne nere del forum!
Buon divertimento!
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