Dal diario del Dott. Hykes
12 Ottobre - Giorno 1
Oggi hanno portato i nuovi soggetti: quattro uomini e cinque donne.
Sono stati condotti nei rispettivi alloggi, dove è stato
inoculato loro il microorganismo. Pur non avendo idea di ciò a
cui vanno incontro, mostrano paura. Capisco che trovarsi da un giorno
all'altro nelle mani dell'equipe scientifica possa essere preoccupante,
ma il loro irrazionale timore mi deprime: dov'è la fiducia nella
scienza? Sono comunque entusiasta delle opportunità che ci
vengono offerte dalla USG Ishimura, e delle possibilità
sconfinate che i test che eseguiremo su di loro possono comportare. Il
mio lavoro procede come meglio non potrebbe.
13 Ottobre - Giorno 2
Sviluppati i primi segni della "follia" provocata dall'infezione: una
delle donne ha iniziato a cullare il cuscino della propria branda
cantandogli una ninna nanna. Il suono della sua voce, mellifluo e quasi
ansimante, tende ad angosciarmi. Nessuno degli altri soggetti mostra
ancora i sintomi psichici dell'infezione. La donna è chiaramente
il soggetto più debole del gruppo, e la dovrò seguire da
vicino registrandone i cambiamenti, in modo da poter anticipare
ciò che accadrà agli altri.
15 Ottobre - Giorno 4
Tutti i soggetti mostrano ora disturbi psichici. In mattinata l'ultimo
dei pazienti che ancora non li aveva accusati - Roland James, 27 anni -
è stato visto parlare con un suo amico, Brian. Peccato che James
fosse da solo nel suo alloggio. E' interessante notare come il
soggetto, inizialmente uno dei più ostili, ora si sia totalmente
calmato. La "presenza" di Brian lo tranquillizza, e lui è
diventato più gentile perfino con me. Comunicherò al
Dott. Ford questo cambiamento, invitandolo a studiare il caso. Potrebbe
essere una scoperta importante se sviluppata appieno. Certamente i
militari troveranno una applicazione adatta.
20 Ottobre - Giorno 9
Oggi ispezione. Il sovrintendente ha voluto visitare tutti i soggetti
facendo loro alcuni test per comprenderne il grado di alienazione.
Il più forte registrato è stato quello di Anna Gilbert,
35 anni. La donna, che continua a cullare il proprio cuscino,
ribattezzato Robert, non mi ha riconosciuto ed ha scambiato me, il
sovrintendente e gli infermieri per degli ipotetici "vicini di casa".
Domani somministreremo loro la seconda dose di batterio. Non conoscevo
il sovrintendente. Mi era stato dipinto come - cito testualmente - "uno
stronzo", e invece l'ho trovato persona piacevole. Si è anche
informato sul mio stato di salute e di stress.
22 Ottobre - Giorno 11
Il grado di alienazione dei pazienti ha ormai raggiunto il livello
massimo. Nessuno di loro mi riconosce più e tre di loro - Simon
Rand, Laura Stock ed Eileen Cole, hanno raggiunto uno stadio tale da
non percepire più la presenza di nessun altro, e continuano a
comportarsi come se fossero a casa, al lavoro o fra amici. Particolare
il caso della Gilbert. Immediatamente individuata come soggetto
più debole e sensibile all'azione del batterio, la donna ha
smesso di cullare il proprio cuscino ed è diventata violenta.
Sedata, è stata poi rinchiusa nel proprio alloggio per evitare
che facesse del male ad altri. Aveva paura che gli estranei, anche se
non si riferiva ad alcuno in particolare, glielo avrebbero portato via.
24 Ottobre - Giorno 13
Stamattina abbiamo somministrato ai soggetti la terza dose. Tre uomini
e tre donne non hanno retto e sono morti. Gli altri hanno modificato il
proprio comportamento rendendolo, se possibile, ancora più
violento. Finalmente la fase finale dell'esperimento ha inizio. Sento
che siamo vicinissimi alla coronazione del lavoro di una vita. Credo
che stanotte non dormirò.
25 Ottobre - Giorno 14
I soggetti morti hanno iniziato a mutare in nottata, e stamattina i
loro corpi avevano già assunto le forme definitive, mostrando
la presenza di alcuni riflessi basilari. I Necromorfi hanno sviluppato
piena coscienza di loro stessi nel pomeriggio, ma le camere sono state
corazzate e non vi è possibilità di fuga. Domani
riuniremo tutti i soggetti - folli e Necromorfi - in una sala comune,
dove potremo registrare le reazioni alle rispettive presenze. La
domanda è: i folli e i Necromorfi si percepiscono come "simili"?
La risposta a questo interrogativo potrà portare la nostra
ricerca ad un livello superiore, dandoci risposte anche sulle
interconnessioni fra la nostra razza e la loro, e forse anche sulla
Vita e la Morte.
Dal diario del Dott. Brown
Giorno 15 - 26 Ottobre
L'esperimento è fallito. Non vi è alcun riconoscimento
fra folli e Necromorfi e il massacro è stato inevitabile. I
dieci soggetti sono ora tutti mutati, e infestano la sala esperimenti.
Dovremo mandare qualcuno a ripulire. Da registrare però la
resistenza del fu Dott. Hykes. Il soggetto ha resistito alle due dosi
di batterio iniettategli ed ha conservato un barlume di
lucidità, non diventando aggressivo se non in alcuni casi
limite. Anche durante il test finale lui sembrava osservare la scena da
dietro un vetro protettivo. Al contrario di tutti gli altri soggetti,
che hanno sfruttato il foglio di carta e la penna che avevamo lasciato
nei loro alloggi per scarabocchiare cose via via sempre più
insensate, il Dott. Hykes ha redatto un diario, dal quale si evince che
non solo non ricordava il momento in cui era stato infettato, risalente
al 9 di Ottobre, ma che non si è nemmeno mai accorto di essere a
diretto contatto con gli altri soggetti. Ricordava, però, ogni
singola fase dell'esperimento. Curioso come abbia raggiunto
immediatamente uno stato di alienazione elevato e sia riuscito a
mantenerlo pressochè costante, senza modifiche sensibili al suo
comportamento.
Ciò non cancella il fallimento del mio lavoro. Dovrò
rivedere i miei appunti ora, e cercare di salvare quel poco di buono
che si è ricavato dall'esperimento.
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