Rieccomi
qui a sistemare e continuare questa storia che in molti avranno creduta
morta^^Invece ho deciso di riprenderla in mano e di modificarla e di
ripostare i capitoli. Spero la seguirete in molti e che mi diciate cosa
ne pensate. Il Prologo che in effetti non è stato molto
moficato. Ho deciso di lasciarlo così anche sapendo come
è morta in verità Kushina, ma nel resto del
racconto cercherò di modificare il meno possibile la storia
originaria di Naruto^^ Vi lascio alla vostra piacevole si spera
lettura^^
Prologo
Era una bellissima giornata di ottobre e per alcune persone,
soprattutto per due novelli sposi, era il giorno più bello
della loro vita. Infatti, quel giorno sarebbero nati i
figli di Minato Namikaze, giovane Quarto Hogake di Konoha,e di sua
moglie Kushina. Nell'aria dell'ospedale c'era sentore di festa ed
eccitazione fin dalle prime luci
dell'alba, quando la donna era stata portata di corsa in ospedale da un
marito agitato, visto che gli si erano rotte le acque. Se l'avessero
visto in quel momento alcuni avrebbero fatto fatica a credere che fosse
davero l'Hogake quell'uomo agitato che correva come un pazzo verso
l'ospedale. Nel corridoio davanti la Sala Parto si erano subito
radunate tutte le persone più vicine alla coppia. Infatti
c'era il migliore amico di Minato, Fugaku Uchiha con la moglie Mikoto,
che teneva in braccio il loro secondogenito Sasuke di pochi mesi ed a
fianco a loro c'era il loro figlio più grande di ormai
cinque anni, Itachi. Poi c'erano naturalmente il Sensei di Minato
nonchè padrino dei bambini Jiraya, conosciuto da tutti come
Uno dei Tre Ninja Leggendari o come l'Eremita dei Rospi e per i suoi
alivevi e pochi altri come Ero Senin, il Terzo Hogake Sarutobi, l'unico
allievo rimasto invita di Minato Kakashi Hatake e la sua vecchia
compagna di team Fujiko Kurokawa.
Erano, inolte, gli unici a sapere della gravidanza, tenuta nascosta
permotivi di sicurezza visto che non molti vedevano di buon occhio la
relazione del loro Hogake con un ninja del Villaggio del Vortice, loro
nemico durante la Terza Guerra Mondiale dei Ninja.
Erano lì da quando avevano ricevuto il messaggio da parte di
Minato alle cinque di mattina e da quando erano arrivati Minato non
aveva smesso per un attimo di camminare avanti indietro per il
corridoio, nervoso ed erano stati inutili i tentativi di calmarlo.
Finalmente dopo sette ore di attesa uscì dalla Sala un
infermiera con un bambino piangente tra le braccia dicendo
avvicinandosi all'Hogake
-Complimenti Hokage-sama è un bellissimo bambino. Ora
scusate ma devo tornare dentro.-
e, spiegato ad un agitatissimo e emozionato neopapà come
tenere il bambino,senza rispondere alle domande sulla salute della
gemella o sulla madre sparì di nuovo dentro la Sala. Minato,
cullando il bambino che appena era stato messo tra le braccia di suo
padre si era calmato, ricomincià a camminare stavolta ancora
più preoccupato per la salute di sua moglie e della figlia.
Poco dopo tali preoccupazioni si fecero fondate quando Tsunade, l'unica
donna nei Tre Ninja Leggendari,uscì dalla Sala con un aria
triste e disse, prendendo il bambino dandolo a un impacciato padrino
per abbracciare il neopapà,
-Minato mi dispiace. Abbiamo fatto tutto il possibile per salvarla, ma
purtroppo non ci siamo riusciti. Kushina ci ha lasciato.-il giovane non
volle credere alle sue orecchie e disse incredulo
-Non è possibile come è potuto accadere...e la
bambina come sta?-aggiunse riprendendosi. Tsunade lo lasciò
dicendo
-Purtroppo non molto bene, ma si rimetterà presto. Ha
bisogno dell'incubatrice per un po' di tempo.-lui annui dirigendosi
dentro la Sala. Nessuno tentò di fermarlo, infondo aveva il
diritto di salutare per l'ultima volta sua moglie. Rimase la dentro per
due ore, sfogando tutto il suo dolore. Quando uscì
trovò il suo sensei e Tsunade ad aspettarlo, visto che gli
altri erano andati a casa per lasciarli soli,e sorridendo al figlio lo
riprese in braccio dicendo
-Ehy Naruto vogliamo andare a conoscere la tua oneechan?-e fu condotto
dalla ninja medico senza una parola a parte una stretta alla spalla e
un soriso incorangante prima che entrasse nella stanza della figlia e
capì subito il perché. Infatti gli si strinse il
cuore addolorato nel vedere la sua piccola dentro quel lettino
riscaldato attaccata a delle macchine che controllavano le sue funzioni
vitali e l'aiutavano a respirare. Facendosi coraggio si
avvicinanò e si sedette su una sedia vicino alla sua bimba
dicendo al gemello
-Questa è la tua oneechan Naru-chan. Dovrai prenditi cura di
lei, infondo sei il più grande dei due. Tranquillo ci
sarò anch'io ad aiutarti a proteggerla e a proteggere te.
Staremo sempre insieme e la mamma veglierà su di noi
dall'alto...-il bambino come a voler dimostrare che aveva capitofece un
verso per poi addormentarsi sereno, mentre Minato già
pensava alla loro vita insieme...
Non
sapevano che quella era una delle poche volte che sarebbero stati tutti
insieme. Non sapevano che il destino crudele li avrebbe presto divisi...
|