Salveee… allora questa è la mia rima fanfiction,
quindi, ve ne prego, abbiate clemenza per una povera scrittrice in erba!
Attendo i vostri pareri con ansia !
P.S.
scusate se come capitolo è un po’ cortino... cercherò
di rifarmi nei prossimi ^^
Capitolo 1
“Come sarebbe a dire che c’è stato un cambio di programma? Non sarei
dovuta venire per la vigilia di Natale?”.
Era una gelida sera di dicembre ed Hermione, seduta sul suo letto con la
cornetta in mano, attendeva impaziente una risposta dalla sua migliore amica
che l’aveva chiamata pochi minuti prima.
“ Lo so Herm, ma vedi…” Ginny esitò
qualche istante per poi continuare con voce affettuosa “ È che mi manchi così
tanto, non ci vediamo da giorni, e poi credo proprio che anche mio fratello non
sarebbe affatto dispiaciuto se arrivassi un po’ in anticipo!” disse con una
risatina maliziosa.
Hermione
arrossì di botto.
Aveva
tirato in mezzo Ron, davvero un colpo basso.
Dopo aver
riflettuto velocemente sul da farsi e dopo aver constatato che l’idea, suo malgrado, l’ allettasse parecchio, sospirò rassegnata: “E
va bene mi hai convinto, sarò lì domani alle dieci, ma sappi che lo faccio solo
per te, non ho alcun secondo fine!” esclamò tutto d’un fiato con le guance che
le stavano andando a fuoco.
“ Certo, ne sono sicura.” rispose la rossa con un tono lievemente
sarcastico, e poi aggiunse, prima che l’amica potesse ribattere “ Ti aspetto
con ansia, mi raccomando sii puntale e mandami un gufo quando parti! Ciaoo!”e senza troppe cerimonie
mise giù il telefono.
La riccia
osservò attonita l’apparecchio per qualche istante, non avrebbe mai capito Ginny fino in fondo: era talmente imprevedibile e vivace
che talvolta risultava difficile indovinare che cosa le passasse per la testa,
ma era proprio per questo che Hermione le era così affezionata.
Un sorriso dolce si disegnò sul volto della giovane, che si decise finalmente
ad alzarsi e ad andare a preparare i bagagli, mentre ripensava nostalgica alla
Tana.
Le
piaceva trascorrere le vacanze natalizie dai Weasley.
Adorava il clima allegro e accogliente che si respirava nella loro casa, per
non parlare dei membri della famiglia: c’era Molly sempre gentile ed
affettuosa, il signor Weasley così cordiale e pacato,
i gemelli che riuscivano sempre a farla divertire, la piccola e adorabile Gin,
e poi c’era lui… il ragazzo per cui Hermione aveva perso la testa da ormai
quattro anni, Ronald Bilius, o più semplicemente Ron.
Il loro
era un rapporto strano, basato interamente su continui litigi e
riappacificazioni.
Era stato
così sin da quando si erano conosciuti, e alla ragazza era sempre andato a
genio: sapeva che, anche se a modo loro, si volevano bene e che erano legati da
una profonda amicizia.
Da
qualche tempo però sentiva di provare qualcosa che andasse oltre alla semplice
simpatia, anche se non sapeva se definirla una sorta di attrazione fisica o una
vera e propria cotta.
Ovviamente
aveva cercato di nascondere il più possibile i suoi sentimenti, ben conscia del fatto che il rosso la considerasse solamente
come una sorella.
Purtroppo.
Hermione
sbuffò sonoramente mentre riponeva un maglione, accuratamente piegato,
all’interno della valigia.
Non
doveva pensarci!
Voleva
trascorrere quei giorni in santa pace, senza essere tormentata da dubbi o
incertezze.
Doveva
smetterla di comportarsi come una stupida ragazzina innamorata, lui non l’amava
e lei non poteva farci niente.
“Così stanno le cose cara mia, vedi di metterlo bene
in testa!”
Si disse
ad un certo punto mentre con un gesto deciso richiudeva la cerniera del borsone
che aveva appena terminato di preparare.
“ Ho il
presentimento che saranno due settimane piuttosto intense..”
sospirò tra sé mentre cominciava a mettersi il pigiama per andare a dormire.
Una volta
coricatasi a letto, si addormentò quasi all’istante, con il volto di Ron ancora
impresso nella mente.
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La
mattina seguente Hermione si alzò di buon’ora e, dopo aver salutato i suoi
genitori, uscì di casa e si diresse in un vicolo poco frequentato in una zona
isolata del quartiere.
Una volta che ebbe controllato che non ci fosse nessuno nei paraggi, estrasse
la bacchetta dalla tasca e si concentrò sulla destinazione che
doveva raggiungere.
In una
frazione di secondo la ragazza scomparve per riapparire subito dopo su di una
collina che sovrastava il piccolo paese di Ottery St Catchpole, di fronte ad uno sbilenco edificio di pietra
dall’aria antica e trasandata.
Un
cartello di fronte all’abitazione recava una scritta rossa che recitava “La
Tana”.
La giovane sorrise tra se e si diresse verso la porta
d’ingresso, ma quando fece per bussare una mano le accarezzò la spalla
facendola sobbalzare.
“ Santo cielo Gin! Mi hai fatto prendere un colpo!” disse rivolta alla
piccola Weasley che la guardava sorridendo.
“ Shh, non fare rumore.. gli
altri non sanno che sei qui! Seguimi . . ti devo
parlare!” sussurrò la rossa mentre , con passo
felpato, si apprestava ad entrare in cucina.
La bruna
la guardò perplessa, ma le andò dietro senza replicare.
Quando
raggiunsero la sua camera Ginny chiuse la porta e si sedette
sul letto, poi, notando che l’amica seguitava a squadrarla con fare sospettoso
si decise a parlare: “ Herm, ho bisogno di chiederti
un grande favore, e solo tu mi puoi aiutare, ti prego non dirmi di no!”
La riccia
sospirò e le si sedette accanto, osservandola con fare apprensivo.
“ Dimmi,
ti ascolto..”
Ai lettori l’ardua sentenza!
Un bacio da Bonnie _85!
Ringrazio di cuore la mia
Cramaux_95 per il sostegno e l’aiuto. ^-^