Tra
noi c'era elettricità.
Eravamo come
due fottute calamite. Non potevamo staccarci, i poli si attraevano. Ho
cercato di districarmi, di allontanarmi, ma alla fine mi sembrava di
lottare con la forza di gravità.
~
(cit - Undici minuti,,)
E'
una storia infinita, la nostra.
Sempre
lì, a guardarci, a spogliarci con gli occhi, a guardare
oltre le spalle degli altri per cercarci, inconsapevolmente, con gli
occhi.
Un
anno, due anni, tre anni...non conto nemmeno più il tempo.
Ma quando è cominciato tutto questo? Quando ho cominciato a
non capire più che diavolo mi passasse per la mente, o TI
passasse per la mente?
Sai,
ancora oggi non riesco a spiegarmi perchè non abbiamo avuto
il coraggio di fare quel passo..sarebbe bastato così poco.
Sarebbe bastato che i tuoi amici non avessero fatto i cretini
dissuadendoti, sarebbe bastato che le mie amiche mi avessero dato un
calcio nel sedere per costringermi ad avvicinarmi a te.
O
sarebbe bastato che entrambi avessimo avuto le palle per fare quello
che era giusto fare, in quel momento.
Adesso
io ho migrato verso altri lidi, e anche tu. Eppure, quel sottile file rouge ci
tiene ancora legati, le calamite che albergano dentro di noi non
riescono a non attrarsi, a volersi, a cercarsi, a tentare sempre di
avvicinarsi, per poi scappare quando si rendono conto di essere troppo,
pericolosamente troppo vicine.
Forse
ora non sarei dove sono, tu non saresti dove sei, se avessimo avuto il
coraggio...
No.
Inutile rivangare il passato. Inutile, e fa perdere tempo. E' andata
così, ora basta.
Ora
è già tanto se ci salutiamo, ora è
già tanto se ci facciamo scoprire a sbirciare nella folla
per cercarci.
Ora
ho la mia vita, e non starò ad aspettare qualcosa che non
arriverà mai. Ma starò sempre ad aspettare i tuoi
occhi neri, che in mezzo alla gente, saettano come fulmini per cercare
i miei.
~Lei.
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