Il Dono - Paranoia

di hane
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IL DONO
- Paranoia -

Ti farò dono dell'immortalità. Conterai insieme a me l'infinito, fino a perderne coscienza. Potrai constatare sulla tua pelle quanto drammatica sia la tua finitezza. Assaporerai la forma dei numeri e ti stupirai nello scoprire quanto essi siano inutili. Sfiorerai la gloria del mito, ma sarà sconfinato il tuo dolore quando in essi non troverai altro che menzogne.

Ti farò dono dell'immortalità, senza che tu possa renderti conto che sei vivo e che eternamente subirai la triste nobiltà di tale condanna. Seguirai le stagioni nella loro vacuità, senza poterle più distinguere. Il tuo mondo avrà un colore, eppure esso non troverà alcun riscontro nel tuo sguardo.

Ti farò dono dell'immortalità, privandoti del giudizio e della terra su cui cammini. Cercherai siffatte verità e soffrirai trafitto dalla mite condizione entro cui troverai solo fatti. Pregherai e pregherai e pregherai, senza trovare l'eco delle tue parole.

Ti farò dono dell'immortalità perchè ti amo, così che tu possa esistere in un universo compiuto di per sé; così che tu rifugga la fretta del tempo. Tratterrai il fiato, rendendoti conto che ogni concetto verrà svuotato di significato; annasperai nel constatare che nessuna convenzione potrà mai sostituirli.

Avremo tempo per languire, ma smarriremo l'anima per accorgercene – insieme.

La mia misericordia è infinita.

***

Mi rendo conto che questa flashfic richiederebbe un'attenta spiegazione, ma sinceramente non saprei come giustificarla. Nasce dalla rabbia, dallo smarrimento, dal dolore ed in queste emozioni trova la sua giustificazione. Avrei potuto dilungarmi parecchio, ma non serve. E' triste, tremendamente triste pensare al paradosso che cosituisce la nostra vita. Non voleva essere nè un testo filosofico, nè un particolare tipo di analisi introspettiva... Allora cos'è? Cos'è? Buffo pensare che molte domande non troveranno mai risposta.

Giusto per chiarire un paio di cose - le fondamenta, oserei dire - : l'infinito e l'immortalità costituiscono lo smarrimento; l'amore costituisce il paradosso - suppongo sia evidente.





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