Mia carissima
Fiona… anzi! Mio Azoth.
Come credi che
sia una vita immortale?
Come
pensi debba essere
la mente che può continuare a vivere per sempre?
Oh, mio
potentissimo Azoth,
a te sacrifico la mia
eternità al fine di cercare la Grande
Verità, incomprensibile agli occhi umani.
Questo per mostrarti
la mia devozione, per avermi reso immune ai vincoli del corpo.
Credi che io
sia folle?
E’
normale carissima Fiona.
Un uomo nasce, e
muore l’istante dopo, di fronte l’eterno.
Ci
sei… e dopo non ci
sei più.
Cos’è la
tua vita a confronto dei
secoli e dei millenni? A cosa è valsa? Assolutamente a nulla,
perché tutto passerà, e di
ciò che ha caratterizzato la tua vita, le tue scoperte o
ciò che ti ha
reso importante, dimmi, cosa rimarrà?
Un giorno tutto
sarà
vecchio e quando lo sarai anche tu, morente in una poltrona logorata
dal tempo,
ti renderai conto
di come tutto continuerà a scorrere. E tu ti spegnerai,
senza neanche
sapere cosa si cela al di la della misera vita.
Hai mai pensato
se
avessi l’opportunità di rinascere?
Di
ripartire, non da
zero, come i comuni mortali, che ad ogni inizio della loro ripetitiva
vita devono continuamente imparare a parlare, camminare, leggere,
studiare, …, per poi solo dopo moltissimi anni arrivare a
comprendere, purtroppo oramai stanchi e consumati per poterne godere
come nella fiorente gioventù.
Perdono
anni preziosi
che ritrovano solo alla fine, e così non possono dedicarsi
alla ricerca
dell’essenza
della vita.
Se
tu potessi rinascere già
consapevole di
tutto, senza sprecare
quegli
anni che impieghi per crescere, dimmi, non sarebbe straordinariamente
meraviglioso?
L’Azoth mi ha
permesso questo.
Non morire mai.
Mantenere
intatta la
mia mente e l’esperienza accumulata, senza perderla mai,
anche dopo la
morte del misero e
debole
corpo. E così ho potuto avvicinarmi un granello di
più al sogno del
capostipite, l’alchimista Aureolus
Belli.
Noi,
mia Fiona, siamo
la continuazione di tutto questo.
Dimmi, un comune uomo potrebbe fare
tutto ciò?
Pochi miseri
anni di
vita di fronte l’eternità…
oh, che tristezza infinita la condizione umana. Essi non potranno mai
avvicinarsi alla Grande
Verità
tanto ambita.
Se io, in
così tanto
tempo, ho potuto sollevare uno soltanto dei mille veli che la
celano, in una singola
vita cosa può fare un
uomo?
E’
per questo,
Fiona, che credi che io sia
folle.
Non puoi
comprendere
ciò che la mente umana, vincolata
al corpo, limita.
Io non posso
morire.
Cercherò
la Grande
Verità e non chiuderò mai la porta alla sapienza.
Tu,
mi consentirai di
fare ciò.
Tu, microscopica e insignificante
creatura di fronte
al passare inesorabile
della
vita, hai avuto il dono
di
far parte di questo progetto ambizioso.
Un
progetto che non
potrai mai comprendere, ma hai avuto l’omaggio di detenere il
mio prezioso,
il mio magnifico,
il mio perfetto,
il mio eccellente,
il mio splendido
Azoth.
Vieni da me.
Vieni da me, Fiona.
Aiutami, a
rendere di
nuovo vita al grande Aureolus
Belli.