Mia carissima Fiona... anzi! Mio Azoth.

di fiammah_grace
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Il mio tentativo di entrare nella mente del giovane Lorenzo Belli, personaggio dell’affascinate e misteriosa storia di Haunting Ground. C’è solo pazzia nelle sue parole? O vi è una logica dovuta alla sua condizione immortale?
Spero vi piaccia.








Mia Carissima Fiona… anzi! Mio Azoth.






Mia carissima Fiona… anzi! Mio Azoth.


Come credi che sia una vita immortale?

Come pensi debba essere la mente che può continuare a vivere per sempre?

Oh, mio potentissimo Azoth, a te sacrifico la mia eternità al fine di cercare la Grande Verità, incomprensibile agli occhi umani. Questo per mostrarti la mia devozione, per avermi reso immune ai vincoli del corpo.


Credi che io sia folle?


E’ normale carissima Fiona. Un uomo nasce, e muore l’istante dopo, di fronte l’eterno.

Ci sei… e dopo non ci sei più.
Cos’è la tua vita a confronto dei secoli e dei millenni? A cosa è valsa? Assolutamente a nulla, perché tutto passerà, e di ciò che ha caratterizzato la tua vita, le tue scoperte o ciò che ti ha reso importante, dimmi, cosa rimarrà?

Un giorno tutto sarà vecchio e quando lo sarai anche tu, morente in una poltrona logorata dal tempo, ti renderai conto di come tutto continuerà a scorrere. E tu ti spegnerai, senza neanche sapere cosa si cela al di la della misera vita.

Hai mai pensato se avessi l’opportunità di rinascere?
Di ripartire, non da zero, come i comuni mortali, che ad ogni inizio della loro ripetitiva vita devono continuamente imparare a parlare, camminare, leggere, studiare, …, per poi solo dopo moltissimi anni arrivare a comprendere, purtroppo oramai stanchi e consumati per poterne godere come nella fiorente gioventù.
Perdono anni preziosi che ritrovano solo alla fine, e così non possono dedicarsi alla ricerca dell’essenza della vita.
Se tu potessi rinascere già consapevole di tutto, senza sprecare quegli anni che impieghi per crescere, dimmi, non sarebbe straordinariamente meraviglioso?


L’Azoth mi ha permesso questo.


Non morire mai.
Mantenere intatta la mia mente e l’esperienza accumulata, senza perderla mai, anche dopo la morte del misero e debole corpo. E così ho potuto avvicinarmi un granello di più al sogno del capostipite, l’alchimista Aureolus Belli.
Noi, mia Fiona, siamo la continuazione di tutto questo.

Dimmi, un comune uomo potrebbe fare tutto ciò?

Pochi miseri anni di vita di fronte l’eternità… oh, che tristezza infinita la condizione umana. Essi non potranno mai avvicinarsi alla Grande Verità tanto ambita.

Se io, in così tanto tempo, ho potuto sollevare uno soltanto dei mille veli che la celano, in una singola vita cosa può fare un uomo?


E’ per questo, Fiona, che credi che io sia folle.


Non puoi comprendere ciò che la mente umana, vincolata al corpo, limita.

Io non posso morire.
Cercherò la Grande Verità e non chiuderò mai la porta alla sapienza.
Tu, mi consentirai di fare ciò.
Tu, microscopica e insignificante creatura di fronte al passare inesorabile della vita, hai avuto il dono di far parte di questo progetto ambizioso.
Un progetto che non potrai mai comprendere, ma hai avuto l’omaggio di detenere il mio prezioso, il mio magnifico, il mio perfetto, il mio eccellente, il mio splendido Azoth.


Vieni da me.

Vieni da me, Fiona.

Aiutami, a rendere di nuovo vita al grande Aureolus Belli.











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