Lost capitolo primo Preface
LOST.
Quel
giorno, come tutti gli altri del resto, aveva preferito saltare le
lezioni e starsene in pace a riposare sul terrazzo della scuola. Beh
dire che si riposava era un eufemismo, infatti come al solito si
ritrovava a pensare al passato, e quando lo faceva sentiva qualcosa,
una morsa stringergli il cuore, i polmoni, talmente tanto da non
permettergli di respirare. Erano passati anni ormai eppure lui non si
era ancora dato pace per quel che era successo, sarebbe riuscito mai
ad andare avanti? Se lo chiedeva ogni santo giorno, ma la risposta
tardava ad arrivare.
Ad
un certo punto sentì la porta della terrazza aprirsi, e pensando che
fosse un insegnate si nascose, ma poi guardò bene e vide che la
persona che era appena uscita non era un professore ma una ragazza,
una bellissima ragazza dai capelli lunghi castani e gli occhi del
medesimo colore. Non appena mise il piedi fuori una piccola brezza le
scompigliò i capelli portando il suo profumo con se fino al naso del
ragazzo che fu inebriato dal suo dolce profumo. Con passo deciso la
ragazza si avviò verso la ringhierà poggiando le mani su di essa,
prese un respiro profondo e disse qualcosa che lui però non riuscì
a sentire. Poi sentì un rumore si girò di scatto e a quel punto i
loro sguardi si incontrarono. Stettero a fissarsi per un istante che
sembrò un'eternità e poi finalmente la riconobbe, erano nella
stessa classe, ci mise un po' a capirlo data la sua tendenza a
passare il minor tempo possibile in quel buco chiamato aula.
Era
la ragazza con i migliori voti dell'istituto, aveva vinto borse di
studio e sembrava che niente potesse scalfirla, fredda e impeccabile,
non aveva amici e sembrava non le importasse. Molti ragazzi erano
interessati a lei, ma nessuno di loro aveva mai avuto il coraggio di
dichiararsi per paura di essere respinto, beh tutti tranne uno, c'è
sempre l'eccezione che conferma la regola. Era impassibile a
qualsiasi cosa, non era certo come tutte le altre ragazze, stupida e
sempre pronta a parlare di moda, shopping e ragazzi, viveva nel suo
mondo punto. Eppure c'era qualcosa nel suo sguardo, qualcosa che lui
non riusciva a cogliere, ma che gli sarebbe tanto piaciuto capire.
Lui
distolse lo sguardo, aveva paura che lei con quegli occhi gelidi
potesse leggergli nell'animo, e poco dopo le fece lo stesso.
Non
le piaceva quel ragazzo, era un teppista stimato e ammirato, incuteva
terrore perciò gli studenti della scuola come le persone al di fuori
lo rispettavano, non si atteneva alle regole e nonostante saltasse di
continuo le lezioni i suoi voti erano comunque molto alti, era
intelligente, gli altri teppisti scappavano da lui dopo una sola sua
parola, non aveva quasi mai bisogno di correre all'uso della forza,
che era positivo, ma ciò non toglieva comunque il fatto che lui e
gli altri stupidi ragazzi suoi tirapiedi fossero un pericolo per la
società! Non solo mettevano loro nei guai ma anche gli altri grazie
alle loro “geniali” idee.
No,
non le piaceva per niente. Nonostante quel faccino angelico dentro di
lui si nascondeva un diavolo, e quei suoi capelli biondi tinti di
certo non aiutavano e come se non bastasse indovinate un po'? Era il
figlio del preside dell'istituto! Esatto, pazzesco no? Come poteva il
figlio del preside, una persona autoritaria essere un teppista? Non
che le interessasse molto, ma era un controsenso no? Per quanto ne
sapesse lei, lui era orfano di madre, perciò si potevano spiegare
molte cose, ma era comunque molto strano. Eppure doveva ammettere che
era davvero un gran bel pezzo di ragazzo, l'aveva constatato subito
dopo averlo visto l'anno prima alla cerimonia di apertura dell'anno.
Era arrivato in ritardo, con i suoi tirapiedi tutto sporco e pieno di
lividi, probabilmente reduce da una rissa, ma nonostante quei lividi
mostrava uno strano sorrisetto che tutto dava ad intendere tranne che
si sentisse rammaricato per il suo ritardo o per la rissa appena
terminata. Si beccò una sospensione già al primo giorno, ed il
padre non sembrava certo turbato dal fatto che stesse dando una
sospensione al figlio, anzi, sembrava non vedesse l'ora! Per una
settimana non si vide a scuola, ma quando tornò cominciarono i guai:
vetri rotti, attrezzi totalmente distrutti, aule con scritte, insomma
la scuola era un vero e proprio porcile con loro in giro, eppure non
erano mai riusciti ad incastrarli e quindi non avevano mai pagato per
le loro malefatte.
Qualche
istante dopo che lui aveva distolto lo sguardo lei fece lo stesso, e
senza dire nulla, col suo solito passi sicuro e veloce, attraversò
nuovamente la terrazza fino ad arrivare alla porta dalla quale era
uscita, e fece per entrare quando..
-Yagami.-
Era stato lui a parlare.
-Takaishi.
Pensavo non fossi a scuola oggi, siamo già alla quarta ora del
mattino ed ancora non ti sei presentato in classe.-
-Si
lo so, ho preferito passare la mattinata qui stanotte non ho dormito
e ho pensato bene di recuperare stamani le ore di sonno perdute.-
-Pensato
male vorrai dire. Beh in qualunque caso non sono affari miei.-
-No,certo.-
-Bene,
ora se vuoi scusarmi, ritornerei in classe.- Il suo tono era
diventato decisamente aspro.
-Come
vuoi, goditi la tua lezione. Arrivederci Yagami.
Non
fece neanche in tempo a finire la frase che lei già era sparita
dietro la porta e stava scendendo velocemente le scale. Era davvero
una strana ragazza, gli teneva testa come nessun altro, non aveva
paura di lui, e la cosa gli piaceva parecchio, se solo non fosse
stata così distaccata. Beh ma cosa ci pensava a fare? A lui non
importava delle donne, erano solo un passatempo, la regola era non
avere niente di serio, i rapporti non durano, l'amore non è eterno,
fa soffrire e basta, era questo che pensava e ne era pienamente
convinto, niente e nessuno-pensava- gli avrebbe mai fatto cambiare
idea.
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Eeeeeed
eccomi qui con una nuova ed entusiasmante(ma dove? xD) fanfiction! I
è vero non ho ancora aggiornato il terzo capitolo dell'altra
fanfiction, ma ho completamente perso l'ispirazione, allora nel
frattempo ho iniziato a scrivere questa xD Tra l'altro per più di un
mese non ho potuto usare il pc, perché ho lavorato e ho rotto quello
vecchio con tutti i dati >.< perciò ho perso tutto, non potete
capire quanto stia male ç____ç Beh comunque parliamo di questa
nuova storia, come avrete capito è la solita storia del bullo e
della “brava” ragazza lol non so ma mi era venuta in mente un
giorno mentre facevo la doccia ahahah si lo so sono stupida u.u xD
beh comunque che dirvi, spero vi piaccia, questa è solo una specie
di introduzione, anche se ancora non ho ben chiara la storia, come al
solito d'altronde xD Beh che altro dirvi, grazie di cuore a voi che
mi seguite! Pero di non deludervi lol
See
you later Hikari*-*
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