vite
<< Mamma, mamma comprami la barbie, ti prego, è quella che voglio! Me
l'avevi promesso! Non voglio andare da zia Jamie! >>
<< Giuro che ti
amerò per sempre e mi prenderò cura di te, costi quel che costi.
Sei l'unica
cosa che ho. Sposami >>
<< Non pensavo che quella feccia potesse
arrivare fino a questo punto.
Non voglio avere niente a che fare con lei
>>
<< Speriamo che non mi interroghi, ieri ho
fatto tutto tranne che studiare >>
All'improvviso una vita può cessare.
All'improvviso qualcuno può morire.
All'improvviso si può scoprire di essere
diversi da come avevamo sempre creduto di essere.
All'improvviso si può odiare.
La morte non è nelle nostre mani.
La vita lo è.
Qualcuno ci chiede di vivere
intensamente.
Qualcuno si ribella.
Ci si può sentire soli, ci si può sentire
amati e l'attimo dopo traditi.
Tutto questo può accadere gradualmente,
lentamente.
Vite.
Una pistola può distruggerle.
Una parola può frantumarle,
sgretolarle.
Uno schiaffo può ferire, un calcio può provocare dolore.
Un regalo
può rallegrare, un'immagine, una foto, un sorriso, una carezza, un bacio, un
abbraccio può emozionare, può commuovere.
Possiamo scegliere di gettare al vento
la nostra vita, siamo artefici del nostro destino e a volte qualcuno, qualcosa,
niente decide per noi.
Ma se viviamo, se respiriamo, se camminiamo, se parliamo,
se urliamo, se ridiamo, se piangiamo vuol dire che esistiamo. E l'esistenza non
può essere semplicemente tale, cogito ergo sum, sì certo, ma dobbiamo rendere la
nostra esistenza vita. Malati o sani, felici o tristi, annoiati o divertiti,
dobbiamo rendere la nostra esistenza vita.
Dobbiamo farlo per poter esistere
veramente
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