Avviso: i dialoghi tra virgolette sono i
pensieri dei
personaggi.
Ero seduto in
metropolitana. Non avevo niente da fare. Non potevo
nemmeno ascoltare la musica perché il mio mp3 era scarico. Mi giro
leggermente
verso la porta che si aprirà e chi mi trovo davanti? La mia nuova
compagna di
classe di nome Noemi che all’inizio non mi aveva riconosciuto. Poi le
ho
spiegato un po’ chi ero, e alla fine si è ricordata di me. Cominciamo a
parlare
del più e del meno.
A: allora… tu
dopo il liceo che farai?
N: belle arti.
A: ah… bello!
N:…
A: e dopo?
N: mi piacerebbe
diventare stilista.
A: “che cosa
centra ‘l’accademia di belle arti’ con ‘stilista’??
vabbè, contenta lei.”
N: tu?
A: beh, io
pensavo di fare il fumettista, un domani. Magari prima
dovrò frequentare una scuola… onestamente non so. Dovrò informarmi…
N: ah, bello!
A: si… l’unica
paura che ho è quella dell’America…
N: cosa centra
l’America?
A: beh, di
solito con un lavoro come quello che avrò, in
Italia è un po’ difficile trovare lavoro, o comunque probabilmente mi
trasferiranno. E indovina un po’ dove? In America… onestamente ho paura
perché non
so niente di inglese! Ho a malappena il 6!
N: ah, idem!
Anche io, se farò la stilista un domani
probabilmente dovrò andare in America anche se non mi va di andarmene
da Napoli…
A: pensa se
arrivi li e scopri che la casa in cui devi
abitare è mezza sgangherata o le luci non si accendono. Dovrai chiamare
un
elettricista. Io l’unica cosa che so dire in inglese è ‘the cat is on
the
table!’. È improbabile che l’elettricista capisca che ho bisogno del
suo aiuto
con ‘the cat is on the table!’!! no?
N: ahahahaha,
si, hai ragione! Poi di bello l’elettricista
comincia a prenderti per pazzo!
A: o peggio:
finisce che sei così disperato che chiami tua
madre che NON sa l’inglese e comincia a parlarti francese perché è
l’unica
lingua, oltre all’italiano, che sa!
N: ahahahahah! E
tu cominci a parlare francese con l’elettricista
e lui in quel momento incomincia a dubitare della tua sanità mentale e
comincia
a pensare in inglese ‘ma questo sta bestemmiando!! Meglio posare!!’.
A: e allora
addio elettricista…
N: ahahahahah…
già! Poveraccio!
A: no, poveracci
noi che alla fine resteremo a casa senza
corrente perché non abbiamo saputo dire all’elettricista che non
abbiamo la corrente!
N: ma come siamo
finiti a parlare di elettricisti?? Non stavamo
parlando di lavoro??
A: e che ne so!
XD sarà questo rumore assordante che fa la
metro, sarà che sto morendo di fame perché sono le 4 e ancora non ho
pranzato,
che ci fa uscire dai gangheri…
N: ahahah…
A: ihihih…
N:…
A:…
N:…
A:…
N:… sob…
A:… THE CAT
IS ON THE TABLE!!!!
N: THE CAT
IS ON THE TABLEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! XD
E così finisce il nostro sclera su “the cat is
on the table!”
spero vi sia piaciuto. Alla fine abbiamo continuato a parlare di questo
ma al
posto dell’elettricista c’era la cassiera di una pizzeria che prendeva
le
ordinazioni, uno di quei taxisti, e addirittura il nostro capo di
lavoro. Provate
a immaginare la folla della metro come ci guardava XD. Spero
continuerete a
seguire i nostri assurdi scleri! Direttamente dallo studio di Andrea,
un
caloroso abbraccio (e auguri per il nuovo anno) da parte mia e del mio
maggiordomo! Che oggi stranamente ha deciso di rimanere azzeccato a me
per
controllare cosa stessi facendo o.o… probabilmente glielo avranno detto
i miei
genitori di fare così… beh, buon anno ancora, buone feste, buoni
compiti delle
vacanze XD (che io non ho! XD) e arrivederci a tutti!
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