Polvere e Nulla
Chiuse gli occhi e appoggiò la testa al vetro della finestra,
il cielo piangeva,
il vento sbuffava,
il sole si nascondeva,
e le lacrime cadevano, lente quasi inesorabili
una dopo l'altra come in una gara, raggruppandosi sul giovane mento
precipitando sul davanzale.
Gli occhi color del cielo velati di malinconia si aprirono,
appannati dalle lacrime,
parzialmente coperti da un ricciolo biondo.
Scrutavano fuori alla ricerca della consolazione;
Non c'era.
E con un singhiozzo cercò la salvezza.
“Arthur”.
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