In front of the mirror -
Somiglianze allo specchio
Lo
specchio
rifletteva le due figure talmente diverse tra loro.
La prima era
alta e robusta, la seconda magra e di piccola statura.
I capelli
castani sfumati di biondo della ragazza le ricadevano sulle spalle in
morbide
onde, incorniciandole gli zigomi alti e spigolosi. Quelli ramati della
donna
erano invece arruffati in un'acconciatura corta e ribelle, che ne
delineava il
carattere poco remissivo, al contrario della figlia.
Gli occhi
verde smeraldo dell'una erano come pietre preziose incastonate in una
collana
d'argento e le sopracciglia folte e sottili ne disegnavano l'esatto
profilo.
Quelli
dell'altra erano due
zaffiri splendenti, illuminati da tanti pigmenti di ghiaccio quanti i
raggi di
una bicicletta.
Il carattere
della fanciulla era fragile come un vaso di cristallo, al contrario di
quello
della donna.
S'imbarazzava
facilmente, era sensibile, non aveva paura di
piangere davanti ad altri. Sua madre invece era forte e tenace, cuore
di marmo
che nulla e nessuno sembrava poter scalfire. Tuttavia trovava difficile
esprimere i propri sentimenti a parole, era estremamente sincera ma
faceva
fatica a trasmettere ciò che provava al mondo esterno.
Non aveva
mai creduto di somigliare a sua madre, eppure gli estranei
affermavano che erano due gocce d'acqua.
Rimase a
fissarla alcuni secondi, cercando di carpire ogni dettaglio del suo
viso, del
suo animo. Cercando di carpire quello che le aveva donato, dandola alla
luce.
Fu solo
allora che notò le guance perennemente arrossate che
risaltavano sulla pelle
candida di entrambe.
Le loro
labbra erano una linea sottile e carnosa allo stesso tempo, i
lineamenti erano
marcati e decisi come il tratto del pennello d'un pittore sulla tela.
Il sorriso
smagliante, angelico ed innocente era formato da denti ordinati in due
file
bianche e perfette.
Le loro mani
erano fotocopie, le lunghe dita affusolate mettevano in mostra unghie
rovinate,
le cui padrone cercavano inutilmente di tenere in riga.
L'espressione
di scherno che esibivano era la stessa; il
sopracciglio destro s'inarcava, l'angolo
sinistro
delle labbra si curvava all'insù e gli occhi
brillavano luminosi, come se due
piccole stelle fossero state incatenate al loro interno da un
incantesimo.
Entrambe erano
dolci e nobili d'animo, come il
loro profilo delicato ed austero.
Aveva sempre
annotato i suoi difetti,
evidenziato le sue mancanze. Non avrebbe voluto somigliare a lei per
nulla al
mondo, vedeva solo imperfezioni nella donna e se le sentiva
rispecchiare
addosso.
Tuttavia
ciò
che le aveva donato era qualcosa di speciale, anche se lo comprendeva
solo in
quel momento.
Si rese
conto che non avrebbe barattato per nulla al mondo i suoi pregi e i
suoi
difetti, poiché facevano parte di ciò che erano
lei stessa e colei che più
amava: sua madre.
Hola :)
Questo scritto lo
presenterò alla mia professoressa d'italiano al ritorno
dalle vacanze.
La consegna era "Due
personaggi a confronto", si doveva articolare un brano
descrittivo-riflessivo.
Non ho idea del
perchè lo stia postando qui, forse perchè ci ho
messo davvero molto tempo a scriverlo, mi sono concentrata tanto e alla
fine, in fondo, mi piace.
Spero piaccia anche a
voi, fatemi sapere cosa ne pensate con un commentino.
Bacio
Jo
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