Not really demon, not really human, I’m in middle...

Basta poco al mezzo-demone per inferocirsi.

Cosicché il suo sangue demoniaco prenda il soppravvento sul suo corpo e sulla sua mente ormai totalmente accecata dall’ira.

Basta dilaniare le carni di tutti quegli esseri umani per farlo eccitare, il sangue che ricopre totalmente i suoi artigli affilati come rasoi.

Uccidere, uccidere e uccidere, basta questo.

Lo sguardo famelico che dipinge il suo volto.

Ossessione di volerne di più, ancora e ancora.

E anche così facilmente… deboli esseri umani!

Ma bastano le parole di una ragazza per farlo tornare in sé.

E quando si renderà conto di quello che ha appena fatto sprofonderà nella disperazione.

Mostro, mostro, mostro.

Non ti chiamano forse così?

Non è forse quello che sei?

Demone.

Tutto quello che desideravi Inuyasha… è sbagliato. Troppo sbagliato.

Vuoi forse ridurti così, accecato solo dal desiderio?

No Inuyasha, tu non vuoi veramente questo…

Non basta l’acqua a cancellare l’odore del sangue, a cancellare le tue colpe.

Quelle non se ne andranno via, mai.

E non puoi fare a meno di pensare che sei un Assassino.

Uno sporco assassino, con una natura altrettanto sporca, ibrida.

Mezzo-demone.

Una ragazza dalle strane vesti si avvicina e per un po’ si limita ad osservarti, poi ti porge un ‘asciugamano’.

Tu ti siedi, rifiutando bruscamente l’oggetto offerto.

Kagome cerca di mettere il compagno di viaggio a proprio agio, sussurrando dolcemente parole di conforto.

Può forse bastare la presenza di una ragazza a tranquillizzarti?

Può bastare un suo sguardo, un suo sorriso a farti sciogliere come neve al sole?

Potrebbe mai bastare un semplice tocco per farti dimenticare chi sei e tutto quello che hai fatto?

A lui è capitato proprio questo.

Forse può bastare…

Ma Inuyasha, non puoi nemmeno ignorare per un istante quello che hai fatto.

Figuriamoci dimenticare.

Ma è giusto che sia così, perché dimenticheresti una parte di te stesso e di quello che sei veramente.

Ma non sei un demone, non sei un umano.

Cosa sei allora?

Forse sei semplicemente nel mezzo.