D i v i d e d

di inbadlounds
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Mentre Hogwarts era entrata in guerra, in preda all’ultima battaglia, il mondo divenne dolore e penombra.
Un grido lancinante, talmente forte da strappare le viscere, seguita da un espressione di dolore che né le fiamme né le maledizioni potevano provare risuonò nell’area appena esplosa.
Senza rendersene conto George Weasley si ritrovò catapultato accanto ai tre fratelli, vicini.
Non capiva cosa fosse accaduto, né perche il fratello maggiore  scuoteva il suo gemello steso a terra, con Ron accanto a loro, inginocchiato e sconvolto.
Distinto alzò gli occhi verso quel muro, quel fianco del castello esploso poco prima, proprio sopra di loro.

Guardò suo fratello, l’altra sua metà, il suo gemello.
Guardò Fred.
Guardò il suo corpo, ormai immobile, in mezzo alla battaglia.
Guardò i suoi occhi ormai spenti che li guardavano, senza vederli.
Guardò il suo gemello, il suo riflesso, con lo spettro dell’ultima risata impressa sul volto.
Guardò e guardò ancora mentre nella sua mente quel grido e quell’espressione dolorosa riemergeva arrogantemente chiara, semplice, crudele, ma che lui, George, rifiutava – in tutti i modi – di accettare.
Accettare quella morte, la sua morte.
Guardò il fratello, lo prese, lo spinse lontano da quell’orrore, da quella battaglia che odorava così schifosamente di morte.
Guardò il fratello e ogni linfa vitale del suo corpo si spegneva, ad una velocità supersonica, perché si sa, lo sanno anche i muri, erano gemelli, due parti della stessa anima.

Erano Fred e George.
Mai solo Fred.
Mai solo George.
Erano legati da catene invisibili, carne della stessa carne, sangue dello stesso sangue.
Erano speciali, magici, insostituibili.

Nessuno li aveva mai battuti, nessuno li aveva mai sconfitti, nessuno li aveva mai divisi.
Nessuno.

Eppure era accaduto.
Eppure era successo.

Qualcuno li aveva divisi, qualcuno li aveva battuti, qualcuno li aveva.. sconfitti. Per sempre.

E ora, in mezzo al caos, ti domandi, com’è.. com’è possibile.. com’è potuto accadere, com’è potuto succedere.

«Perché? »

Una domanda, nessuna risposta.

«Perché? Perché Fred? Come hai osato farlo? Com’è potuto succedere? Com’è potuto accadere?!
Perché?
Perché hai lasciato che ti – ci – prendesse, che ci sconfiggesse? E perché solo ..tu?»

Delle lacrime bagnavano il viso di George, ormai singhiozzante, ormai distrutto, ormai sconfitto da quella mostruosa realtà.
Una realtà che il mondo doveva accettare, perché da ora, da quel preciso momento,  non ci sarebbe stato più nessun Fred e George.
Una verità che fa male, che ti lacera il corpo, ma che il mondo dovrà accettare, una verità che il mondo dovrà spiegare.
Una realtà, quella mostruosa realtà, che, ora, un pezzo di quell’anima era morta, l’altra era …

Sopravvissuta.





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