Odiosa
prigione
di un corpo non mio
Anima
triste
incatenata
da membra sbagliate.
Sofferenza
č dolce e inevitabile
compagna
di una solitudine
infinita.
Un bivio amaro
aprono
odiose
le vostre parole.
Due destini
senza incontro
si schiudono:
Fingere
chi non sono,
portare
una maschera
di marmo ,
e celare
dietro falsi gelidi sorrisi
la pena.
Oppure
spaccare
le porte maleodoranti
dell'ipocrisia
e combattere
gli sguardi
di chi sa solo odiare
il diverso.
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