Camminavo avanti e indietro in quella stanza.Era così grande…ma in quel momento sembrava minuscola.
L’indecisione…la peggiore delle sofferenze.
Continuavo a vedere i suoi occhi, il suo viso, il suo sorriso.
Nella mia mente non era cambiato niente; Era sempre lui, solo lui.
Ma la realtà era troppo diversa.
Mi sedetti per terra, abbandonandomi contro una parete.
La sua voce a farmi compagnia.
La sua dannata voce così bella e dolce.
Quella fottuta voce che mi aveva detto che di lì a poco se ne sarebbe andato.
Una lacrima, due.
La sua mano che mi accarezza una guancia.
Tre lacrime.
Le sue labbra che mi sfiorano la fronte.
Quattro lacrime.
La sua schiena, l’ultima cosa che ho visto. Poi il buio.
Quella strada così affollata, mi era sembrata vuota.
Fisso il soffitto, mentre altre lacrime continuano la loro discesa.
Perdi tutto, così…all’improvviso.
Passi affrettati mi annunciano il suo arrivo.
Mi rialzo, asciugandomi il viso, per incontrare i Suoi occhi.
- Mamma! –
Forse non è tutto perduto.
Le vado incontro, prendendola in braccio.
Quegli occhi, identici…quell’azzurro che ti entra dentro, che ti catapulta in un mondo a sé.
La stringo, aggrappandomi a lei.
Lui se n’è andato…ma lei c’è ancora.
L’ultima speranza.
Dai, sorridi. Mi dico.
Sorridi, sei più bella.
Sorridi, è l’unica cosa che ti resta da fare.
Sorridi…hai Lei.
Prima One-shot.Nessuna pretesa, scritta in un momento di tristezza…a volte capita anche a me.
Electra
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