America vide con la coda dell’occhio e per un solo, fugace attimo, Cina che sventolava uno striscione.
Nulla gli passò per l’anticamera del cervello, nemmeno si domandò come avesse fatto ad entrare.
< Hu Jintao, presidente della Repubblica Cinese…> fu detto.
Dalle file non si levò Cina, bensì Taiwan, la sua nemica giurata.
E’ impossibile descrivere lo sgomento che comparve sul viso di Cina, a sentirsi dimenticato, o meglio scambiato, per la sua avversaria.
L’annunciatore balbettò qualche parola di scusa.
< Io sono la Repubblica Popolare Cinese, aru! > esordì, guardando male la ragazza : < E io allora sono la Repubblica Cinese! > replicò Taiwan.
Il tutto fu seguito da un’occhiata gelida fra i capi di stato George W. Bush e Hu Jintao.
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