robsten one shot

di antonella88
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E’ tardi ormai ed la giornata è stata davvero faticosa. Sei stanchissimo e non hai molta voglia di parlare. Ti seguo in silenzio per il corridoio finchè non arriviamo in camera. Lasci cadere la giacca e ti togli le scarpe senza neanche aiutarti con le mani e ti stendi sul letto addormentadoti poco dopo. Io non ho molto sonno. Esco fuori al balcone per fumare una sigaretta. Nonostante gli impegni, intorno a noi regna una strana quiete e non si può non approfittare di momenti come questo. Mi raggomitolo su una sedia e ogni tanto mi giroa guardarti e penso “ che casino abbiamo combianato” Sorrido di ciò che ho detto perché per quanto frustrante è anche divertente nascondersi, sfuggire ai flash a quelle stupide domande. Troppe. Inutili. Inopportune. Come potrei mai raccontare ad uno sconosciuto che hai rivoltato la mia vita come un calzino, che l’hai riempita di cose nuove che non pensavo mi avrebbero sconvolta e coinvolta così. Come io ho coinvolto te, del tutto consapevole di eccedere in qualcosa in cui non avrei dovuto imbattermi per non sconvolgere , a mia volta, chi continuava ad amarmi anche da lontano mentre i miei giorni si univano sempre di più ai tuoi. E’ stato un rischio. Ma quando mai ho affrontato cose semplici? E tu sei stato la prova più ardua, l’esame più difficile da superare… Faccio un ultimo tiro, spengo la sigaretta e rientro nel buio di camera nostra per raggiungerti sotto le coperte, ma non mi accorgo che mi stai fissando -Cosa avevi da guardare?- mi chiedi con voce assonnata e un po’ divertita - Nulla è tutto ok- - Davvero?- mi chiedi come a volerti sincerare meglio di questa cosa - davvero..va tutto bene, e non potrebbe andare meglio- ti rispondo sorriendoti e baciandoti prima di sparire tra le tue braccia




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