Want it all today now
Ok, non so perché ma curiosando tra le notizie
relative ai LostProphets (è da Wake up che ci sto sotto, non
è poi
così tanto tempo) ho visto che sono stati comparati agli
Incubus, altra band che amo alla follia (Il mio nickname deriva dalla
prima canzone da solista del cantante ù___ù)
E tadan è nata questa stronzata colossale.
Risale a "Start something"
"want
it all today"
Ian si
trovava a casa di Jamie.
Era seduto sul
divano, mentre l'altro era al piano superiore a prepararsi per la festa
che la casa discografica aveva preparato per l'uscita del nuovo album.
Ian conosceva
bene la lentezza dell'amico, quindi si era messo comodo sull'unico
divano sgombro da pacchi di patatine o indumenti intimi dell'altro,
sperando dormire un po, visto che la festa sarebbe durata fino a tarda
mattina.
"Che palle."
sbuffava ogniqualvolta che una parte del suo corpo si "addormentava",
quel divano era davvero troppo scomodo per lui.
Abbandonata
l'idea di riposarsi, si era guardato intorno alla ricerca di un libro o
di una rivista da poter leggere per non annoiarsi troppo.
Sul tavolino
c'era un unica rivista, una di quelle che parlano delle nuove tendenze
musicali e spazzatura varia, un giornale da quindicenni arrapate,
insomma.
Sulla copertina
plastificata c'erano gli Incubus, o meglio c'era il loro cantante.
Ian ne era
rimasto affascinato dalla prima volta che su Mtv avevano passato il
video di "Drive".
Non riusciva a
smettere di guardare quel video, aveva anche comprato il Cd ed era
stato ad un loro live, ma non c'era mai stato un contatto tra le due
band, almeno non nella vita reale, nei sogni di Ian quel ragazzo era
quasi costantemente presente.
Aveva preso la
rivista per leggere l'intervista.
Ian non leggeva
quasi mai quei giornali, anzi li odiava a tal punto da non leggere
neanche gli articoli o le critiche che lo riguardavano in prima
persona.
Le trovava
dannatamente poco costruttive, era cattiveria gratuita quella che
usciva dalla penna o dal Pc dei "critici musicali", preferiva
continuare per la sua strada senza seguire consigli altrui, era sempre
stato testardo ed orgoglioso, forse anche un po bambino.
Aveva saltato
tutte le altre pagine, anche se una di esse conteneva la loro
ultima intervista ed anche alcune foto, fino ad arrivare all'intervista
degli Incubus.
Gli aveva dato un
occhiata veloce troppo impegnato ad osservare il viso sorridente del
cantante.
Dio, quanto era
bello, con quella carnagione chiara che risaltava ancora di
più a causa degli occhi e dei capelli notevolmente
più scuri.
La sua
attenzione, però, era stata catturata da una domanda nella
quale compariva anche il nome della loro band.
"Passiamo ora ai
LostProphets.. Cosa ne pensa?" chiedeva il giornalista.
"Lost che? Non li
ho mai sentiti nominare, sicuramente perché non valgono poi
così tanto. Sono sempre informato sulle nuove promesse
musicali e se non ho sentito loro, significa semplicemente che non
valgono poi così tanto."
"Ma la loro
musica è stata più volte paragonata alla vostra,
sia come accordi che come voce."
"Oh, non posso
rispondere, non conosco e nessuno mi hai mai detto nulla di simile. Mi
informerò, ma come ho detto prima se non conosco una nuova
band significa semplicemente che non ne vale la pena."
Ian aveva riletto
quella riga una decina di volte, per assimilare bene la notizia e forse
anche per crederci.
Gli sembrava
assurdo!
Non conosceva
Brandon di persona ma nei video, nei live o nelle interviste, non gli
era mai sembrato essere una persona così cattiva e cinica,
forse lo aveva idealizzato, ma ne era rimasto sconvolto lo stesso.
Brandon era il
suo idolo e non era piacevole essere trattati così da un
idolo!
E per giunta
parlava così male di loro senza conoscerli o senza aver
ascoltato neanche una loro canzone...
"Hey! Che hai
visto in quel giornale? Una tua foto dove sembri un maiale?" aveva
chiesto Jamie entrando nel salotto quasi completamente nudo.
"Stai zitto
Jamie, vatti a vestire che facciamo tardi." aveva risposto l'altro,
gettando malamente la rivista sul tavolino.
"Oh, hai letto
quella cosa su di noi, eh?"
"Si, lo sapevi?"
"Certo, l'ho
letta, ma non volevo dirlo e soprattutto non volevo che la leggessi.
Neanche gli altri lo volevano."
"Cazzo, ho
sprecato quattro anni della mia vita dietro a quel coglione, sperando
di incontrarlo da persona famosa e magari che ne so...andare a mangiare
una pizza, parlare del tour e cose simili! Invece quel coglione spara
cazzate senza sapere niente su di noi!"
"Ian,
è solo un intervista e soprattutto cosa speravi? Che una
volta famoso venisse lì e ti dicesse di andare a letto con
lui?"
"Una cosa
simile.."
"Il fatto che sei
famoso non implica il fatto che puoi piacere a tutti, mi dispiace!"
Jamie era serio
anche quando indossava dei boxer rosa, forse era per questo che Ian lo
aveva accettato come membro della band.
Era l'unico
realista e anche l'unico che avesse un po di sale in zucca o forse
l'unico che non si era montato la testa dopo il successo del loro
precedente album.
"Lo so. Vestiti."
aveva risposto sfilando dalla tasca della giacca un pacchetto di
sigarette ed uscendo sul balcone.
Poche ore dopo si
erano diretti alla festa, con molti minuti di ritardo come al loro
solito.
Ian si era preso
anche i rimproveri di Lee per la maniera in cui si era vestito e quelli
di Mike per il ritardo, aveva deciso di prendere una birra o forse due
al bancone.
Si era seduto in
attesa che il barman lo notasse, ma a quanto pare sembrava trasparente.
"Una birra,
grazie!" aveva gridato una voce alle sue spalle.
Il barman se ne
era accorto quasi subito ed aveva accontentato la richiesta di quel
ragazzo.
Ian
però aveva intercettato la birra e l'aveva presa lui.
"C'ero prima io,
se non ti dispiace." aveva commentato acido.
"Oh, mi dispiace.
Non ti avevo notato, allora un'altra birra." aveva detto verso il
barman che aveva annuito "Ma tu sei il cantante dei Lost Prophets, come
ho fatto a non vederti! Ti aspettavo, sai?"
Ian aveva alzato
lo sguardo fissando il ragazzo e rimanendo in silenzio con gli occhi
ancora sbarrati dallo stupore.
"Hai perso la
lingua?"
"No, mi chiedevo
che ci facessi tu qui dopo aver detto quelle cose sulla nostra
band...nonostante non la conoscessi minimamente."
"Ma
quell'intervista è vecchia e poi mi sono stancato di
sentirmi ripetere sempre le stesse cose. C'è sempre una
nuova band di squinternati che crede di essere noi." aveva commentato
sorseggiando la birra.
Ian era rimasto a
guardarlo, incatenato al viso del ragazzo e all'immancabile goccia di
birra che scivolava fuori dal labbro.
Doveva uscire a
prendere aria, o avrebbe fatto la figura del quindicenne arrapato.
"Ah, allora hai
pensato bene di buttare merda su di noi, complimenti! E complimenti
anche per la coerenza."
"Non si
può cambiare idea? Solo gli sciocchi non cambiano idea. E
poi ho già detto che ero semplicemente stufo dei critici o
della gente che cerca sempre una nuova band come la nostra. Sembrano
pecore, cazzo. Poi ho anche letto che siete dei nostri fan, ma che non
avete mai avuto l'idea di copiare o di prendere ispirazione da noi e
questo vi ha fatto conquistare alcuni punti."
"Non l'ho detto
io, l'ha detto Jamie, lui è un vostro fan. Io non lo sono."
"Strano,
perché molte volte sotto al tuo nome c'è quello
della mia band."
Ian era stato
messo a nudo, l'aveva detto in ogni singola intervista, anche in quelle
più cretine ed inutili, che era un loro grande fan, si era
tradito.
"Ok, mi hai
scoperto. Ora se non ti dispiace vado a fumare."
"Ne avevo giusto
voglia, me ne offriresti una?"
Ian aveva
sbuffato, porgendo il pacchetto al ragazzo che sorridente aveva
ringraziato.
Si era diretto
verso l'unica porta che non fosse assediata da innumerevoli persone,
quella di sicurezza.
Aveva spinto la
porta ed era uscito assaporando l'aria fresca e ristoratrice.
Non si sentiva
più accaldato e soprattutto non sentiva più il
calore che l'altro emanava e neanche il suo profumo, questo lo faceva
stare nettamente meglio.
"Hai anche un
accendino?"
Ian gli aveva
lasciato tra le mani l'accendino che Jamie gli aveva regalato per
natale, quello con le sue iniziali incise.
"Grazie."
Brandon si era
seduto a terra, incurante della sporcizia e anche delle bottiglie rotte.
Ian aveva fatto
lo stesso, anche se era uscito per non sentire quel profumo alla fine
gli mancava, era così dolce da suscitare dipendenza in
quelli che lo assaporavano.
"Sai, mi sento un
bambino." aveva detto Brandon guardandolo dritto negli occhi "O meglio
mi sento un adolescente! Anche se quella fase l'ho passata molto tempo
fa. Questi sono i segni che mi sono rimasti." indicava le due
dilatazioni che aveva sul lobo.
"Mi sono sempre
piaciute." si era lasciato scappare l'altro, arrossendo vistosamente
"Perché ti senti un adolescente?" aveva chiesto, cercando di
riprendersi e di apparire il più normale possibile.
"Perché
non mi era mai successo prima, cioè da quando ho iniziato a
lavorare con gli Incubus."
"Cosa?"
"Non mi
è mai successo di cercare informazioni su di un'altra band,
cercare anche di partecipare ad una loro festa senza invito o
semplicemente cercare il cantante della stessa."
Ian arrossiva
ancora di più. fingeva di essere un duro, un cinico ed un
bastardo, ma in realtà restava sempre una persona dolce.
"E
perché l'avresti fatto?"
"Perché
mi sei piaciuto subito. Il modo in cui rispondi alle interviste, il
modo in cui ti comporti o canti. Anche come ti vesti, non lo so!
è una sensazione che non sentivo da un po." "Wow." aveva
commentato il più piccolo, guardando a terra pur di non
incrociare il suo sguardo.
"Credo di essermi
innamorato di te." aveva continuato l'altro, sorseggiando la birra con
un apparente calma che non gli si addiceva per niente "Ma non vorrei
essere precipitoso, quindi per il momento credo che ti darò
solo un bacio."
"Ed il resto?"
aveva chiesto l'altro in un eccesso di testosterone.
"Il resto? Forse
dopo qualche uscita. Ah! E soprattutto dopo che mi avrai promesso di
non cambiare."
"Non cambiare?"
"Si, sai ho
conosciuto tante band all'inizio della loro carriera e sembravano
promettenti, ma poi si sono commercializzate ed hanno fatto schifo.
Promettimi che rimarrai sempre così e forse potremmo uscire
insieme."
Ian aveva
sorriso, guardando il viso sincero dell'altro e soprattutto pensando
alla situazione paradossale e irreale che stava vivendo.
"Beh, lo
prometto."
Si era avvicinato
al viso del più grande, catturando le sue labbra e spingendo
la sua lingua contro alle labbra dello stesso.
"Dovrai
aspettare... te l'ho detto."aveva detto Brandon staccandosi dalle
labbra dell'altro.
"Ma io voglio
tutto adesso." aveva risposto Ian, baciandolo di nuovo...
Ok, come ho detto non so da dove è uscita questa shot ma mi
sentivo ispirata.
Inutile dire che Brandon ha abitato i miei sogni perversi per molto
tempo, ma chi non l'ha fatto? xD
Alla prossima *-*
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