Sono gocce di memoria queste lacrime nuove, siamo anime in una storia incancellabile..

di D Laila
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Sono gocce di memoria queste lacrime nuove, siamo anime in una storia incancellabile..

Corro nella notte come impazzito, non mi fermo a riprendere fiato nemmeno per un istante. Corro io, corre la mia mente. Forse impazzito lo sono per davvero, visto che non sono d’accordo con lei. Devo per forza scegliere, la vita è fatta di scelte. Devo scegliere Lui o la bambina, l’Amore della tua vita o la pietà che provi verso una tenera creatura e la sua famiglia.
Simone..
È il mio cuore, la mia anima a parlare, ma la mente mi dice di non ascoltarli, non stanotte. Sento voci, rumori, a pochi metri da me. Non ho molto tempo, sta spuntando l’alba. Devo decidere in fretta, e devo correre più forte..
 
I tedeschi urlano, sputano parole di una lingua incomprensibile, tirano calci a poveri uomini che si muovono a fatica. È tutto un caos questa notte. Sto per crollare a terra, ma una manina piccola ma forte mi sorregge stringendo la mia. Sara. Mi guarda dolcemente, lei è l’unica ad aver capito tutto di me e Simone. Lo cerchiamo con lo sguardo tra la folla,e dopo un po’ lo vedo. Due tedeschi lo spingono con il fucile, lui ha lo sguardo perso nel vuoto. D’un tratto alza la testa e incontra il mio sguardo. Vorrei gettarmi tra le sue braccia e farci caricare assieme su quel maledetto camion. Mi sento in colpa per lui, per non averlo avvisato prima. Ma lui capisce il mio desiderio e mi lancia uno sguardo ammonitore. Guarda Sara e poi guarda me. Ci sorride e tutti e tre facciamo una promessa in silenzio: che ci prenderemo cura l’uno dell’altra e che non lo dimenticheremo mai. I tedeschi gli urlano qualcosa e lo colpiscono con i fucili. Lui ci lancia un ultimo sguardo prima di essere caricato sul camion, e da lì non lo vedo più. Sara mi tira per un braccio e ci allontaniamo per il vicolo silenzioso. La vista mi si offusca e vado camminando sempre più piano. Sara si ferma e mi intima ad abbassarmi. Con un ditino mi asciuga le lacrime che mi rigano le guance e mi abbraccia, piange anche lei. Piangiamo, in silenzio, nascosti da tutti.
Siamo noi a conservare il ricordo di quest’alba, con le nostre lacrime intrise di qualcosa che non è acqua. È memoria, cono gocce di memoria.





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