Un treno per Auschwitz

di Declino
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Fu un viaggio lungo questo che vado a raccontare...
Il treno era caldo alla sua partenza in quella domenica di Gennaio, colmo di gioia e di speranza, di giovani viaggiatori che, chi più chi meno, cercano risposte viaggiando in posti lontani e colmi di memorie. Il viaggio è appena partito.
Il treno sfreccia su binari nelle ore più dolci della giornata.
Subito qualche problema, qualche incertezza tra i viandanti.
Vi è chi si distrugge l'anima, chi bestemmia le troppe fermante, chi suona note di fiera rivolta e orgoglioso coraggio, chi già stanco dorme, aspettando l'alba del giorno seguente..
Ma la madre luna aiuta tutti nel loro cammino...facendo trovare giusto riposo alle anime viandanti..
Un riposo tuttavia abbastanza limitato, frazionato, ma che fa raggiungere a tutti l'alba e la seguente mattina.
Il viaggio era ancora solamente all'inizio, ma quel treno sembrava, apparentemente, un unica anima viaggiatrice in un eternità di chilometri.
Il confine era oramai sorpassato da un pezzo..e poi un secondo...valicati con interminabile attesa.
Fu a metà dì che arrivammo nella nostra straniera meta, che si presentava fredda, gelida...povera, al contrario degli alloggi che ci concessero, di cui lusso è un aggettivo al quanto sprecato.
Nella sera, illustri pensatori parlarono tra sé e sé del perché la memoria debba essere ricordata...sul perché non si debba scordare nulla di quei giorni..
E poi...stanchi e sfiniti...finimmo tutti nel dolce abbraccio della notte...




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