Nonostante il recente fidanzamento Bellatrix non volle rinunciare ai
consueti divertimenti di una quindicenne
Nonostante il recente fidanzamento Bellatrix non volle rinunciare ai consueti
divertimenti di una quindicenne. Anzi, sempre più spesso Sirius la vide
circondata di ragazze e ragazzi, ogni volta diversi, e capì che la cugina
solitaria e misteriosa che conosceva da bambino era definitivamente scomparsa.
Per fortuna o purtroppo, a seconda dei punti di vista, la stratosferica
quantità di compiti assegnati agli studenti del quinto anno impedirono al
ragazzo di preoccuparsi troppo dei problemi familiari.
"L'incantesimo rallegrante può essere usato su soggetti allergici al
pepe?Sirius ci sei?"
"Scusa, Lunastorta, ero distratto."
Remus sbuffò: "Ti ricordo che manca solo un mese agli esami."
Sirius allungò i piedi su uno sgabello e tornò ad immergersi nella morbida
poltrona di velluto rosso. La sala comune era quasi vuota e il sole non era
ancora tramontato sulla foresta proibita.
"So già tutto quello devo sapere."
L'altro non rispose, immerso in un libro dall'aspetto ostico.
"Credo che andrò da James", comunicò Sirius, alzandosi con un balzo agile.
Remus annuì senza staccare gli occhi dalle pagine.
Percorrendo i lunghi corridoi di Hogwarts Sirius si chiese come avesse fatto
Remus a convincerlo a studiare quando era in corso un avvincente allenamento di
quidditch.
Probabilmente James dirà che mi sono rammollito.
Qualche riflessione e qualche minuto dopo il grifondoro era seduto sugli
spalti accanto a Codaliscia, che sussultava e gemeva ad ogni presa
particolarmente difficile. Salutò con un braccio James, il quale per rispondere
si fece sfuggire un boccino molto semplice, guadagnandosi l'occhiataccia del
capitano.
"E' bravissimo!" esclamò Peter adorante.
"Già."
"Ehi...chi sono quelli?"
Sirius seguì lo sguardo dell'amico e vide la squadra di serpeverde che si
apprestava ad entrare nel campo di quidditch, seguita da un folto gruppo di
sostenitori.
I giocatori di grifondoro iniziarono a planare fino a terra ,mentre
l'oscurità si avvicinava, e Sirius scese a sua volta dalle tribune, per dare man
forte ai compagni.
"Tocca a noi allenarci adesso." affermò con un ghigno il capitano di
serpeverde, un ragazzo alto e muscoloso, che teneva la scopa come fosse stata
una mazza.
"Abbiamo prenotato fino alle nove. E , nel caso tu non sappia leggere
l'orologio, sono le sette." ribatté James Potter.
"Toglietevi di mezzo con le buone e non ci saranno incidenti.". Tuttavia il
ragazzo non sembrava molto entusiasta all'idea di rinunciare alla rissa, visto
che niziò a battere insistentemente la scopa sulla mano.
Sirius si affiancò all'amico e in quel momento nel gruppo di serpeverde notò
Bellatrix, con una sciarpa verde e argento avvolta elegantemente attorno al
collo. Strano, lei non era mai stata interessata al quidditch.
La ragazza sorrise leggermente e strinse con più forza la mano del portiere
di serpeverde. Narcissa le lanciò uno sguardo di rimprovero. A lei non piaceva
che Bellatrix disobbedisse così apertamente ai genitori.
"E se noi preferissimo le cattive?" chiese James, estraendo la bacchetta.
Il serpeverde non gli lasciò il tempo di formulare un incantesimo e in un
attimo gli fu addosso intenzionato a vedersela con lui alla babbana.
Ben presto non fu più possibile distinguere i verdi dai rossi, nel groviglio
di corpi che si andò a formare. Sirius sferrò un pugno a Lucius Malfoy.Persino
Peter osò mettere il naso nella zuffa, prima di beccarsi una gomitata e
ritirarsi con la coda tra le gambe. Le ragazze urlavano e incitavano i loro
beniamini o si insultavano pesantemente tra loro. Narcissa e Bellatrix,
momentaneamente dimentica del portiere, osservavano Lucius e Sirius che ora si
stavano rotolando a terra, ansimanti e infangati.
"COSA STA SUCCEDENDO QUI?!"
Come per magia tutti si bloccarono immediatamente. Alcuni rimasero con il
braccio a mezz'aria, altri si immobilizzarono nell'atto di cadere.
La McGranitt era assolutamente furiosa.
"TUTTI NELL'UFFICIO DEL PRESIDE!". Il fatto che non smettesse di gridare fu
interpretato da ognuno come un bruttissimo segno, quindi nessuno cercò di
protestare. In fondo, non avrebbero potuto espellere in massa mezza casa di
grifondoro e serpeverde, o no?
Senza farsi notare Narcissa porse un fazzoletto pulito a Lucius, che la
ringraziò con un cenno del capo.
Bellatrix ignorò lo sguardo pieno di aspettative del portiere e si riavviò i
capelli con le mani. Sirius notò che non portava anelli.
La cugina interpretò la sua occhiata e sussurrò: "Non ho intenzione che un
fidanzamento mi rovini questi ultimi tre anni."
"Così Rodolphus non è abbastanza per te..." appurò Sirius a voce bassissima.
Bellatrix superò il portone di quercia e aspettò di riaffiancarsi al cugino:
"Lui è piuttosto affascinante, sai. Ma non è qui."
"Fate silenzio voi due!" ,ordinò la McGranitt, le labbra ridotte a una
striscia sottilissima.
Almeno aveva smesso di urlare.
Risposte alle recensioni:
Venilia: Prima di tutto ti ringrazio per i complimenti. Naturalmente
Bellatrix non deve sposarsi così giovane, l'anello è solo un modo per ricordarle
che è fidanzata e che dopo la scuola la aspetta il matrimonio.
Ginevra Cordelia: Grazie mille! Sono contentissima che la fic ti piaccia.
Per questo capitolo ho cercato di seguire il tuo consiglio ampliando un po' le
descrizioni ma, come avrai notato, la brevità è dura a morire! Spero che
continuerai a leggere comunque.
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