L'alba di un nuovo giorno (Prologo-1°Cap)
L’alba di un nuovo giorno
Un’antica leggenda
dice che in origine non esistevano uomini e donne, ma c’era un solo essere che
era per metà uomo e per metà donna.
Un giorno, per timore
che questi esseri diventassero troppo potenti, gli dei li separarono e così
vennero a crearsi due specie: l’uomo e la donna.
Da quel giorno ogni
essere umano cerca la sua metà.
PROLOGO
“Sbrigati Jared” esclamò Aileen Wess sorridendo divertita.
Il bambino tirò fuori la lingua arricciando il naso in un
espressione buffa e la bambina nascose un sorriso dietro le mani piccole e
pallide prima di fermarsi nella grande radura.
“Sono stremata” esclamò infine posandosi una mano sulla
fronte, come a voler imitare una di quelle noiose nobildonne che vedeva tutti i
giorni, e si lasciò cadere pesantemente nell’erba.
Il bambino la seguì, buttandosi a peso morto accanto a lei e
sorridendole.
“Allora, perché mi hai fatto arrivare fin qui a quest’ora?”
le chiese cercando di regolarizzare il respiro e la bambina gli sorrise
indicando un punto nel cielo.
“Guarda che bello” affermò con sicurezza ed il principino
seguì la direzione del suo sguardo per poi aprire la bocca incantato dallo spettacolo
che gli si presentava davanti agli occhi.
“Mia mamma dice che si chiama tramonto” esclamò la bambina
con un sorriso e Jared sospirò.
“è bellissimo
e da qui si vede davvero bene” concordò annuendo allegramente.
“Lo so. Questo è il momento in cui il sole si ritira per
lasciare spazio alla luna” le spiegò sapientemente Aileen ed il bambino annuì.
“Secondo te, se esprimo un desiderio adesso, davanti al
tramonto, si avvera?” chiese l’erede al trono e la bambina annuì con un
sospiro.
“Credo di si” affermò, “Esprimiamone uno a testa” propose subito
dopo ed il bambino concordò chiudendo
gli occhi.
“Sono pronto” affermò ed Aileen gli strinse la mano mentre
chiudeva gli occhi anche lei.
“Via” esclamò a voce alta mentre il sole scompariva pian
piano dietro l’alta montagna.
“Sono sicuro che si avvererà” fu poco più di un sospiro
quello del bambino, ma Aileen riuscì ad udirlo e sorrise.
“Principino Jared” una voce lontana lo distrasse ed entrambi
spalancarono gli occhi spaventati.
“è tardissimo”
esclamò ad un tratto l’erede dei Van Der Black e la bambina annuì.
“Si…e poi tuo padre non vuole che tu venga a giocare con me
e se Selene glielo riferisce…” iniziò la piccola Aileen rattristata, ma Jared
non la lasciò finire.
“Non glielo dirà. Selene non gli dice mai quando vado a
giocare con gli altri bambini” le ricordò mentre si alzava di fretta
ripulendosi i pantaloni.
La bambina si passò le mani sul vestitino sgualcito e gli
sorrise mentre lui le afferrava la mano con un sorriso tranquillo.
“Vieni, andiamo” dichiarò e di nuovo iniziarono a correre in
direzione del castello.
Cap. 1
Tradizioni
…quando il tempo non
passava
non passava la nottata
eri solo più lontana
ma tu ci sei sempre stata…
(Ci sei sempre
stata-Ligabue)
“Uno, due, tre, quattro, uno due, giro” la voce corposa e
altera dell’anziana donna teneva il ritmo di quello che sarebbe dovuto essere
il ballo più importante della serata.
Un vecchio violino suonava nell’angolo, tenuto malamente da
un giovane apprendista a cui, di tanto in tanto, la donna rivolgeva occhiatacce
poco rassicuranti.
Aileen trattenne una risatina mentre il suo sguardo si
perdeva fuori dalla finestra e sobbalzò quando Jane le assestò una gomitata tra
le costole.
“Scusami” si affrettò a mormorare la ragazza.
“Non ci sto capendo niente, mi perdo al tre” si giustificò
ed entrambe scoppiarono a ridere.
“Aileen” la voce imperiosa dell’insegnante la mise a tacere
e la ragazza si affrettò a nascondere il sorriso ancora impresso sulle sue
labbra.
“Questo pomeriggio ci raggiungerà anche il principe, proverà
con una delle dame” li informò l’insegnante. “Quindi badate bene a non
sbagliare” affermò con sicurezza rivolgendo un occhiata prolungata in direzione
di Jane che annuì.
Dopo che ebbero fatto la terza prova Lady Dianne concesse
loro un attimo di pausa e mentre i ragazzi si ritirarono alla destra della
grande stanza per parlare di caccia o delle ultime novità politiche, le donne
si rifugiarono nell’angolo sinistro, accanto alla finestra ed iniziarono a
parlottare tra loro.
“Aileen, tesoro, per favore impegnati” la riprese sua madre
e la ragazza le sorrise.
“Non ti preoccupare, madre, sarò una bravissima ballerina”
mormorò e la donna le accarezzò il volto in un gesto gentile.
“Ormai hai sedici anni, sei una donna” aggiunse la contessa
Wess lisciandosi le pieghe del vestito e la ragazza annuì.
Improvvisamente la porta venne spalancata ed il ciambellano
annunciò l’arrivo del principe.
Tutti si affrettarono a ricomporsi e Lady Dianne si piegò al
cospetto del bellissimo giovane che varcò la soglia con alterigia.
“Signori” mormorò il principe con un sorriso cordiale, per
poi voltarsi verso le dame.
“Signore” aggiunse inchinando il capo con un mezzo sorriso.
Aileen gli sorrise complice mentre si piegava sollevando
appena l’orlo della gonna.
Jared Brian Van Der Black sorrise alla donna di fronte a
lui.
“Vogliamo iniziare?” le chiese gentilmente e Lady Dianne
annuì.
Pur essendo cresciuto a corte e avendo ricevuto una rigida
educazione il principe Jared non aveva il solito cipiglio altezzoso che
accomunava tutta la famiglia reale.
Era, anzi, molto affabile e dai modi infinitamente educati.
I capelli ramati, castani dai riflessi biondi, e gli occhi
incredibilmente azzurri incastonati perfettamente sul volto pulito, per non parlare
del corpo rigido e muscoloso, gli davano
l’aspetto di un principe delle fiabe ed i sorrisi gentili lo rendevano
simpatico a chiunque incrociasse il suo cammino.
“Certo, disponetevi ai vostri posti” comandò l’insegnante
mentre tutti si affrettavano a prendere i propri posti.
“Il principe sceglierà una dama che ballerà con lui per
questa prova” aggiunse Lady Dianne con affabilità mentre tutte le ragazze
presenti abbassavano educatamente il capo nella speranza di essere scelte.
Aileen sorrise soddisfatta del gesto, sbagliato, che stava per compiere ed i suoi occhi si illuminarono
della stessa luce divertita che aveva sempre quando si trovava ad assumere uno
di quei comportamenti che la sua genitrice trovava riprovevoli.
“Vorrei ballare io con il principe se vostra altezza
permette” affermò con sicurezza facendo un passo in avanti e mimando un
inchino.
Tutti i presenti trattennero il fiato mentre Jane tratteneva
una risatina divertita, le dame sgranavano gli occhi stupiti e Katherine Wess
scuoteva il capo imbarazzata dal comportamento di quella figlia degenere che le
era capitata in sorte.
Lady Dianne assottigliò lo sguardo rivolgendole un
occhiataccia delle peggiori, ma Aileen sostenne il suo sguardo con fierezza.
Il principe Van Der Black trattenne a stento un sorriso ed
annuì.
“Certo” affermò con sicurezza, “Non avrei scelto nessun
altra in ogni caso” aggiunse subito dopo con sfrontata sincerità e si avvicinò
alla ragazza prendendole una mano e baciandone il dorso, prima di stringerla
delicatamente tra le sue braccia.
Quando la musica partì Aileen incrociò il suo sguardo e
Jared le sorrise.
“Quante vergogne che dai alla tua povera madre” sillabò
Jared con tono divertito ed Aileen rise.
“è quello che
mi dice sempre la balia” affermò.
“So bene che anche Selene la pensa così, come del resto
tutti gli abitanti di questo castello” le ricordò il giovane e lei arricciò il
naso in una smorfia.
“Sei così sfrontata” aggiunse nuovamente il principe
scimmiottandola e la ragazza sbuffò.
“Se non la smetti di offendermi ti lascio nel bel mezzo
della pista a ballare da solo” sussurrò nel suo orecchio ed il ragazzo le
sorrise.
“Ed anche suscettibile” aggiunse poi con un sorriso dolce
stampato sul viso mentre la faceva girare.
“Stai migliorando” le mormorò subito dopo ed Aileen sorrise
soddisfatta.
“Lo so” affermò con sicurezza ed il giovane principe non
poté fare a meno di ridere.
La sua risata era bassa e roca e nell’udirla un sorriso
spontaneo nacque sul viso della giovane.
“Tuo padre ha scoperto che l’altra notte sei uscito dalla
tua stanza per trascorrere del tempo con me?” gli chiese in un sussurro ed il
giovane erede scosse la testa.
“No, affatto” esclamò con tranquillità e la fece piroettare
nuovamente.
Mentre la canzone volgeva al termine e tutti si apprestavano
ad esibirsi nel finale Jared le girò attorno come da protocollo e la sospinse
per un ultima piroetta prima di stringerla a sé.
Aileen perse l’equilibrio ed il ragazzo la prese al volo
stringendola forte al suo petto per evitare che cadesse ed entrambi risero
mentre tutti si fermavano a guardarli.
Lady Dianne sospirò scuotendo il capo poco convinta.
“Aileen” esordì, “Devi assolutamente cercare di migliorare”
la rimproverò nuovamente e la ragazza sospirò.
Jared continuò a tenerla stretta a sé e si schiarì la voce
attirando l’attenzione dei presenti.
“In verità io la trovo una ballerina eccezionale” commentò
con sicurezza e Lady Dianne arrossì visibilmente mentre la ragazza sorrideva
grata.
“Ci vediamo sta sera, alla solita ora, al solito posto” le
bisbigliò il principe prima di voltarsi per dirigersi alla porta e lei annuì
impercettibilmente.
“La ringrazio per avermi fatto l’onore di ballare con me,
principe Van Der Black” mormorò Aileen mentre le porte venivano aperte ed il
giovane si voltò di nuovo verso di lei con un sorriso.
“Onore mio” esclamò cordialmente abbandonando la stanza.
Jane affiancò l’amica con un sorriso.
“Io ti adoro” esclamò visibilmente divertita e l’altra le
sorrise, ma, non appena incontrò lo sguardo severo di sua madre il sorriso le
morì sulle labbra.
“Smettila, Aileen” le sussurrò muovendo le labbra in un
suono muto e il suo volto si tese in un espressione incredibilmente seria che
non prometteva nulla di buono.
La contessina Wess, secondogenita del conte Adrian Wess era
stata cresciuta a corte, come tutte le altre ragazze di famiglia nobile.
Ogni conte o marchese che si rispetti abitava nella grande
corte con le proprie famiglie e consumava i propri pasti al medesimo tavolo del
re, in compagnia della famiglia reale.
Aileen era sempre stata caratterizzata da una fascinosa
bellezza. I capelli incredibilmente biondi erano lisci e lunghi e non c’era
donna in quel castello che non glieli invidiasse.
Gli occhi erano verdi, di un verde tanto brillante da
sembrare irreale, la carnagione pallida ed il corpo sinuoso, che aveva assunto
di recente le forme che spettano ad una giovane donna.
Ma ciò che la contraddistingueva di più era la sua
personalità.
Curiosa, esuberante e spontanea, non c’era un singolo essere
in quella corte che non la conoscesse.
Tutti l’amavano e soprattutto tutti amavano il suo sorriso e
la sua generosità.
Perfino i contadini del villaggio adoravano quella nobile
dall’aria gentile mentre, un po’ per verità e un po’ per gelosia tutte le donne
del castello la ritenevano una donna estremamente sfacciata.
La sua amicizia con il primogenito del re era cosa risaputa
in tutta la corte, anche se nessuno aveva mai il coraggio di parlarne
apertamente per timore che questo potesse scatenare l’ira del re.
“Sei una creatura speciale” era solita dirle Selene, tra un
rimprovero e l’altro e lei le sorrideva amorevolmente.
“Ma se solo riuscissi a tenere a freno il tuo istinto
saresti l’orgoglio della tua povera madre” si affrettava ad aggiungere sempre
la balia e a quel punto la ragazza sorrideva.
“Preferisco essere un
sussurro sulla bocca dei pettegoli, piuttosto che una margherita in un campo di
margherite” mormorava con fierezza. Spazio autrice:
Salve mie belle dame e miei prodi cavalieri (dubito che ci saranno).
Eccomi con una nuova opera, questa volta completamente originale. Vi ho postato il prologo ed il primo capitolo, nella speranza che il tutto non risulti troppo pesante. Gli
altri capitoli saranno più lunghi, il primo è più breve perchè non
volevo rischiare di appesantire ulteriormente la cosa. Naturalmente
tutto verrà spiegato strada facendo e spero che possiate apprezzare
questa storia, nata proprio per caso in un momento di noia. Vorrei fare un solo appunto, il nome della protagonista Aileen, si pronuncia Eilin, per chi non lo sapesse. Vi ringrazio per l'attenzione.
Alla prossima _EpicLoVe_
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