Defence Prosecutor
Scritta per la challenge 1frase su LiveJournal
Titolo: Defence
Prosecutor
Coppia: Phoenix
Wright/Miles Edgeworth
Set: Alpha
Rating: Verde / K
Disclaimer: Ace Attorney [Gyakuten
Saiban] ©
Capcom.
Note: Questa raccolta non
è shonen-ai dal mio punto di vista; ma siete liberissimi di
interpretarla come
credete. L'unico prompt che contenga un accenno è #11
–
Fidanzamento; era inevitabile. XD Occhio agli spoiler, ce ne sono per
tutta la serie.
#01 - Anima
Da
anni aveva smesso di credere nello spirito e nelle astrazioni; dunque
cos'era, quando incontrava lo scintillio di quegli occhi da tempo
dimenticati, a lacerarsi come se fosse stata carne viva?
#02 - Seconda
volta
Ricordava
benissimo le parole di incoraggiamento che Phoenix gli aveva rivolto
un anno prima; ora stava a lui farle risuonare, nel fino ad allora
sconosciuto ruolo di salvatore, una seconda volta.
#03
- Uomo
Miles aveva
commesso errori così grandi da credere che, ormai, solo una
divinità
a lui sconosciuta lo potesse salvare – e, nonostante tutto,
dovette constatare con stupore che Phoenix era soltanto un uomo.
#04 - Denaro
Non
aveva mai davvero desiderato essere ricco; smise di pensare anche
lontanamente al denaro quando si rese conto che ciò di cui
davvero
aveva bisogno non si poteva comprare.
#05
- Preghiera
E
con Phoenix, proprio quando meno se lo aspettava, arrivò la
sospirata risposta a quella muta preghiera che il suo inconscio
strillava ogni notte.
#06
-
Padrone
Lui
che era il più geniale fra i procuratori, il capo indiscusso
di
tutto il dipartimento, tremava di imbarazzo di fronte all'ultimo
arrivato nel tribunale – c'era qualcosa che non
andava.
#07
- Attesa
Miles
l'aveva capito – il loro destino era di incrociarsi
continuamente,
si trattasse di molti anni o pochi mesi; e piano, risvegliandosi
dall'angoscia, imparò a vivere nella serena attesa di
ritrovarlo.
#08
- Miglior amico
Si
era sempre stupito di quale marea di carta, inchiostro e vite fosse
stata spesa sull'amicizia; ora che un vero amico gli aveva teso la
mano nel buio, e già i loro occhi discorrevano per ore in un
solo
istante, se lo chiedeva di nuovo – che bisogno c'era della
filosofia?
#09 - Notte
Aveva
appena vissuto il giorno più irreale della sua vita, chiuso
nella
stessa cella dove ancora aleggiavano i pensieri degli uomini che
aveva condannato a morte – e si stese sulla rigida branda di
lino,
preparandosi ad affrontare ancora gli incubi compagni di ogni sua
notte.
#10 - Pazzia
Se
Franziska dava del folle a chiunque incontrasse, era normale che
Miles avesse perso il conto delle volte in cui se l'era sentito dire;
in rare occasioni, però, si rendeva veramente conto di
quanto fosse
stato vicino a diventarlo.
#11 - Fidanzamento
“Non
crede che il signor Nick e Mystic Maya si debbano fidanzare, signor
Edgeworth?” lo raggiunse una vocina dal basso – ma
Miles non
seppe rispondere e, allontanando alla vista di Pearl le guance tinte
di un leggero rossore, si limitò ad accarezzarle la testa.
#12
- Vita
Dopo
tanti casi di violenza, tragedie e dolore sporco di morte, Miles
Edgeworth si chiese se realmente conoscesse il vero significato della
parola “vita”: e guardandosi a fianco, con la
propria tazza di tè
fra le mani, si rispose orgogliosamente di sì.
#13
-
Noia
Talvolta
un'inquieta noia di vivere si riversava
nel suo
animo, costringendolo a odiare il suo lavoro, la sua posizione,
l'aula di tribunale dove aveva creduto di essere destinato
alla condanna; ma allora, da lontano, due occhi blu lo incrociavano
salutandolo con un cenno – e lui si arrendeva a un sospiro,
ricambiando il saluto.
#14
-
Indifferenza
Non
rispondeva al fiume di e-mail e lettere, ignorava quei tentativi
così
pieni di vana e tenace speranza – l'indifferenza era la sua
unica
possibilità di dimenticarle.
#15
- Letto
Quando
i primi tiepidi raggi del sole sfiorarono le sue lenzuola, Miles si
sedette su un materasso straordinariamente morbido, sospirando di
gioia – erano quindici anni che non vedeva l'alba.
#16
- Stelle
Dicono
che gli astri e i pianeti regnino sovrani sui destini degli uomini; e
nonostante non lo credesse doveva ammettere che quella sera, tra i
brindisi e le risate, le stelle splendevano con una luce del tutto
nuova.
#17 -
Minuto
L'angoscia
comune, il timore di sbagliare – soltanto parole concitate
tormentarono le brevi pause di quel processo; e in quei minuti che
scorrevano troppo rapidi e preziosi Miles non ebbe il tempo, e ancor
meno il coraggio, di esprimere a Phoenix quanto un profondo
turbamento agitasse anche lui.
#18
- Limite
Il
buio gelido e stantio della cella lo faceva tremare molto meno dello
sconcerto; perché si era reso conto di essere soltanto
un essere umano, e neppure l'inspiegabile testardaggine di
Phoenix lo poteva liberare da un tale limite.
#19
-
Cuore
Quanto si era sentito orgoglioso, in quei cinque
anni di perfetta carriera, di essere stato definito un essere senza
cuore, tanto ora – tormentato da una morsa impietosa proprio
a
sinistra del petto – rimpiangeva amaramente di averne uno.
#20 -
Fede
Era
davvero bizzarro come il dono più grande – la
forza di fidarsi di
qualcuno, e di sé in primo luogo – gli fosse stato
inconsapevolmente offerto da un avvocato dilettante e maldestro.
#21
-
Estate
Dopo
le insostenibili bufere invernali, una timida primavera aveva
riversato la sua rugiada sui loro volti; e nel momento in cui Miles,
attraversata quasi di corsa la fredda porta d'ospedale, non
poté
nascondere il suo sorriso, comprese che finalmente – per
tutti e
due – l'estate era cominciata.
#22
- Pioggia
Battevano
monotone e pesanti, le plumbee lacrime del cielo, quasi volessero
infrangere il costoso vetro della finestra; e nel suo tè
ormai
freddo cadeva l'invisibile riflesso di una pioggia che aveva taciuto
per troppo tempo nei suoi occhi.
#23
-
Cielo
Il
blu aveva avuto diversi significati per lui: lo aveva apprezzato nelle
regolari e chiare linee della sua calligrafia, l'aveva reso, per
qualche tempo, il simbolo del suo odio – ma ora tutto era
diverso,
e non vedeva che un oceano di libertà nel grande colore del
cielo.
#24
-
Nero
Una
volta dissipate le tenebre della colpa, Miles volle cadere in quelle
dell'oblio – e lo fece sorridendo, perché sapeva
che il sole
sarebbe tornato a svegliarlo anche da quel sonno.
#25 -
Medico
Il
detective Gumshoe non era mai stato così ansioso di avere
una
risposta; eppure, quando la porta dell'ufficio si aprì in un
doloroso sospiro, tutto ciò che il dottore poté
garantirgli fu di
non essere – a quanto pareva – la persona della
quale il signor
Edgeworth aveva bisogno.
#26
- Parole
Fino
ad allora le frasi erano state soltanto perfetti, docili strumenti in
preda al suo genio; ma soltanto adesso che, tremando e a occhi bassi,
articolava i concetti più confusi mai usciti dalle sue
labbra, le
sue parole portavano il tocco della verità.
#27
- Uccidere
Accadde
in un battere di ciglia, nel sorriso trionfante di Phoenix, che il
martelletto del giudice distruggesse la sua unica certezza –
chi
uccide non merita pietà.
#28
-
Posto
Ogni
volta in cui, per lavoro, si trovava a visitare una nuova terra,
Miles si sentiva pronto a costruirsi una nuova routine da zero, quasi
fosse stato liberato dal peso del passato; col tempo, però,
comprese
come l'importanza appartenga, molto più che ai luoghi
stessi, alle
persone che ci vivono – e quando respirò di nuovo
l'aria del
Giappone si accorse, per la prima volta nella sua vita, che essa
aveva una leggerezza del tutto particolare.
#29
- Credere
Riteneva
ancora molto stupido e ingenuo il fidarsi ciecamente di qualunque
cliente arrivasse a chiedere aiuto; eppure – e Miles l'aveva
sperimentato di persona – avere qualcuno in cui credere era
decisamente più confortante.
#30
- Lontano
A dispetto della sua razionalità, aveva sempre
avuto un disastroso controllo sulle proprie emozioni – ed era
per
questo che, ogni volta, sentiva il bisogno disperato di rifugiarsi
dall'altra parte del mondo.
#31
- Barca
Dopo aver ripreso coscienza, si era ritrovato in una
barca, con una pistola in mano; era ovvio che nessuno avrebbe creduto
alla sua innocenza – nessuno, tranne una persona.
#32
-
Ricordi
I
ricordi del tempo in cui la sua gloria era incontrastata sbiadivano
ogni giorno di più; ma quando chi non era più
nulla per lui, se non
la prova della sua rovina, lo venne ad aiutare, i colori delle loro
anime tinsero un nuovo dipinto vivo e tangibile nella sua memoria.
#33
- Morte
Nel
momento in cui il procuratore Edgeworth si rese conto di trascinarsi
nel corpo di una persona ormai totalmente diversa da sé,
prese
l'unica decisione che gli restasse da prendere – scelse la
morte.
#34
- Peggio
Con
così tante prove schiaccianti contro di lui, Miles si era
rassegnato
tranquillamente, convinto che non potesse andare peggio; non appena
si accorse di chi fosse venuto a fargli visita, però,
cambiò
immediatamente idea.
#35
- Braccia
Accettare la comprensione e l'affetto di qualcuno
era qualcosa di disdicevole per il procuratore Edgeworth; ma due
braccia arrivarono, tese verso di lui, dall'oscuro grembo del
passato, e lui non poté fare altro se non lasciarsi cadere
tra di
esse.
#36 - Elettricità
Nonostante
continuasse ancora a negarlo a se stesso, si era accorto da tempo
come le loro menti combinate creassero un meccanismo più
stupefacente di qualsiasi macchina mai alimentata da una spina.
#37
- Cellule
Non
erano che frammenti di vita pulsante, piccole e impotenti cellule
minacciate dal cancro del potere – ma erano fianco a fianco,
e a
Miles questo bastava.
#38
- Promessa
Quando
Larry e Phoenix gli promettevano ogni giorno che sarebbero stati
inseparabili per la vita, Miles era solo un bambino – e
nonostante
tutto, ora che erano cresciuti, lo sguardo celeste del suo amico
splendeva ancora con la stessa sincerità.
#39 - Speranza
Da
bambino aveva udito una leggenda senza tempo, nata in terre lontane ed
epoche ignote, che narrava di come la speranza fosse rimasta, ultima e
incancellabile, in fondo all'anima di tutti gli uomini; la leggenda,
però, non insegnava che era necessario qualcun altro per
riportarla
alla luce.
#40 - Buco
Se c'era qualcosa che Phoenix gli aveva insegnato,
era proprio questo – per quanto profonde siano le voragini in
cui
la vita può farti precipitare, ci sarà sempre una
mano amica da
afferrare per risalire.
#41 - Rivelazione
Lo
sguardo di Miles era fiero e sicuro di sé, illuminato dai
raggi
della ragione in una situazione così spericolata e
bizzarra – ma
quanto fu amaro rendersi finalmente conto, al di là di ogni
dubbio,
che il suo destino era sempre stato
trovarsi dall'altra parte dell'aula.
#42 - Volontà
Quell'uomo
aveva ridotto in frantumi la sua volontà ferrea, e Miles
l'aveva
odiato come mai prima di allora; poi, a un passo dalla fine, quello
stesso uomo lo prese per mano e lo aiutò a ricostruirla
frammento
per frammento – e nessuno dei due fu in grado di impedire ai
propri
sentimenti di cambiare.
#43 - Facile
Davanti
ai suoi stessi occhi, in poche ore, era stato salvato con assoluta
scioltezza dalla disperazione di una vita – e allora, se era
stato
tutto così facile, perché era così
difficile rispondere a quel
sorriso?
#44 - Terrore
Miles Edgeworth non aveva
paura di nulla, fuorché dei terremoti; e non avrebbe mai
ammesso,
anche dopo secoli e secoli, che la subdola, pungente sensazione ad
attanagliarlo durante quella telefonata notturna non fu altro se non
puro terrore.
#45 - Fuoco
Dare la vita per salvarne un'altra, gettarsi tra le
fiamme in una notte di pece – non avrebbe mai potuto credere
in
nulla di questo, non prima di incontrare Phoenix Wright.
#46 - Risposta
Da
che si conoscevano, si erano posti una moltitudine di domande, di
volta in volta; e le loro risposte, un tempo costituite soltanto da
pause lunghe ed inquiete, erano ormai impregnate di tutto un altro
genere di silenzio.
#47 - Chiaro
La
difesa non aveva idea di quanto gli dessero noia i tentativi inutili,
le congetture costruite in aria, le intricate battaglie d'ingegno con
testimoni molto più furbi – eppure,
inevitabilmente, grazie a lui
la verità si illuminava del pieno chiarore del giorno, e
Miles
tornava a sorridere, qualunque fosse l'esito.
#48 - Insieme
Non voleva credere che Lana avesse ragione; ma i
lembi del foglio combaciavano alla perfezione, e Phoenix gli
sorrideva, sull'orlo delle lacrime.
#49 - Mente
La
continua sconfitta di una mente tanto brillante ed allenata,
specialmente quando era opera della fortuna sfacciata di un essere
così tonto, poteva sembrare del tutto illogica; ma Miles, a
giudicare dalla sua espressione a metà tra il sornione e i
canzonatorio, non sembrava mai troppo dispiaciuto.
#50 - Strada
Aveva viaggiato per miglia e miglia, in luoghi
distanti e vari, lungo un'impervia strada alla ricerca di se stesso;
solo quando tornò da dove era partito, leggendo l'immenso
dolore
impresso in ogni lineamento di quel volto, comprese di aver sbagliato
a percorrerla solo.
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Nota. La
frase #25 - Medico è fuori regolamento. Si tratta di una
versione scritta erroneamente, ma di gran lunga migliore. Su LJ ne
pubblicherò una versione alternativa che
riporterò in seguito anche qua sotto.
Raccolta fluffosa ma dignitosa sui miei due adorati avvocati,
interamente nel POV di Edgey [non chiedetemi perché, non
saprei dirlo], sospirato frutto di una challenge a dir poco
affascinante.
Il titolo, come potete notare, è uno strano ibrido nato da
"prosecutor" e "defence attorney", e per due motivi: uno,
perché secondo me Miles sarebbe un avvocato difensore
straordinario [vedi prompt #41]; due, perché un
procuratore difensore è una strano animale che non esiste in
nessun luogo della Terra, eccetto la nostra amata trilogia. <3
Defence Prosecutor è nata e cresciuta assieme a Two
for
Tragedy [Anime & Manga -
Tsubasa Reservoir Chronicles] della mia carissima amica Fede_Wanderer;
anzi, la mia raccolta è in un certo senso nata grazie a Two
for Tragedy stessa, perciò amo considerarla come la sua
fanfiction gemella. Se seguite le CLAMP, quindi, andate a dare
un'occhiata. :)
A Fede-chan, Shari e Nina, con immenso affetto.
Elisa
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