La Maledizione dei Black

di JosephineBlack
(/viewuser.php?uid=7058)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Questione di scelte”

 

 

 

Sedeva nell’alte= zzoso divano da salotto in velluto rosso.

Tra lei e la sorella c’era solo un tavolino in stile con sopr= a un bottiglia di vino bianco. Era quello che Cissy preferiva da sempre .

< <  Sei sicura che non vuoi restare?potresti nasconderti in soffitta….ora che Lucius non c’è…o beh sono sola!  Dr= aco  torner&= agrave; ad  hogwa= rts…e   io… >>  La donna abbassò il volto p= allido e triste,gli occhioni azzurri rivolti al tappeto persiano di molto valore..

 << Credimi  Cissy, è meglio cosi. Non c’è bisogno di metterti in pericolo più di quanto tu non sia già  . >> rispose. La voce bassa = e roca,di chi ha passato troppo tempo a parlare da sola.

La porta si spalanc&og= rave;. Sguardo agghiacciante, naso all’insù , portamento distinto… Draco era entrato.

Sua madre lo guardava tristemente quasi sul punto di piangere ; sua zia invece lo fissava orgogliosa , celando un velo di sadi= cità verso la sorella.

Il ragazzo salut&ograv= e; educatamente ed uscì in giardino nonostante le nuvole grigie e il ve= nto freddo.

B= ellatrix si rivolse verso la sorella,= le palpebre pesanti e le occhiaie marcate di chi non dorme da molte notti , si alzò posando il bicchiere vuoto sul tavolino : << Non fare così Cissy….! Si forte una volta i= n vita tua….>> il suo tono di voce era alquanto scettico, di chi ripet= e la stessa cosa parecchie volte con la certezza che non verrà ascoltata = ; Ma Narcissa ribattè immediatamente , gli occhi pieni di lacrime che tentavano di rigare il viso sciupato : << Forte?? Mi dici di essere fo= rte!! Mio marito è ad azkaban , non riesco a capire ciò che passa nella mente di mio figlio che cerc= a di evitare il discorso di suo padre, il Signore Oscuro vuole reclutarlo per portarlo alla morte e farla pagare a Lucius , e nonostante questo vado avanti , e sono ancora qui acconciata e vestita come= se Lucius fosse di la in soggiorno a stipulare non so che documento ; e mi presento alla gente come se niente fosse accettando tutte = le cose maligne che mi vociferano dietro…! Non è essere forte que= sto??!! >> Ansimava per la rabbia e fissava negli o= cchi la sorella aspettando che le rispondesse , spera= ndo in un consolo e in un appoggio che nel profondo di lei sapeva benissimo non sarebbe mai arrivato.

 Bellatrix la scrutava con indifferenza , quasi come se ci&ogr= ave; che avesse detto fosse una stupidaggine che non avvaleva della sua attenzio= ne.. : << No. >>

La sua risposta secca fu proprio ciò che Narcissa temeva e aspettava contemporaneamente , e non fece una piega sul suo volto.=

<< Sentiamo allo= ra , che dovrei fare? >>

< , ai tuoi valori…; a tuo figlio. Niente è= ; per sempre , Cissy…= ;niente.. >> 

  << Ah! Ma ti rendi conto di = quello che mi stai dicendo?? Come faccio a non amare mio figlio!! Io credo che se qui c’è qu= alcuno che deve crescere sei tu Bella! Vi state divertendo a giocare con le vite d= elle persone solo per stare dietro a coluichenondeveesseren= ominato , che non ha più la sua forza , i suoi poteri!= !e tu e tutti gli altri come te avete rovinato la mia vita , quella di lucius!! E guardami come sono ridotta!!per colpa tua che vuoi ancora giocare ad essere la sua sol= datina!! Sei un po’ grande per giocare!! Prendi atto della tua vita!! >>

Gli occhi di Bellatrix erano ridotti a due fessure , scrutava il vuoto del bicchiere senza interrompere la sorella, come se stes= se pensando ad altro.

Quando si rese conto c= he Narcissa aveva finito di parlare si rivolse dolcemente verso di lei con il suo sguardo crudele , quello sguardo che non ha pietà di niente e di nessuno..: <Cissy e ti vedo bella come sempre. Forse con qualche preoccupazione in più , ma chi non ne ha = in questi tempi? ….e poi Anche lucius &egrav= e; un “soldatino” se non te ne sei accorta , e quando l’hai sposato sapevi benissimo a cosa andavi incontro….<= span class=3DGramE>se volevi vivere nella semplicità e trascorre d= ei giorni scialbi e monotoni potevi fare come Andromeda così magari davi alla luce una sciocca mezzosangue. Ma cara Cissy , dal momento che ha= i fatto determinate scelte non puoi più tornare indietro e non dovrebbe esse= re da te rimpiangere le tue azioni. >>. Bellatrix era calma e pomposa nella sua aria da chi ha visto di tutto ed è pronta a passare il peggio.=

N= arcissa aveva di nuovo la testa verso il basso; ma stavo= lta per celare agli occhi della sorella le lacrime che scorrevano luttuose.

B= ellatrix si smaterializzò in pochi istanti.

N= arcissa si lasciò andare sulla poltrona. Piangeva= a dirotto ma in silenzio perché nessuno nell’enorme maniero dove= va sentirla , e forse essere la moglie di Lucius Malfoy significava= anche quello,saper piangere in silenzio.

Si portò alla f= inestra cercando di asciugarsi le lacrime che continuavano a scendere comunque su quel visino delicato , e si accorse che minuscole goccioline di rugiada rigavano la finestra diventata opaca. Si affrettò con lo sguardo a cercare Draco   ma non vedendolo si rivolse = ad un elfo , incitandolo ad andarlo a chiamare.

 << Il Signorino è gi&a= grave; rientrato Signora…dal retro. >> aveva risposto l’elfo mentre sfregava il suo naso contro il pavimento p= er l’ esteso inchino.

<< E adesso dov’è? >> aveva chiesto Narc= issa dando le spalle all’esserino evitando di = far scorgere i suoi occhini rossi per il pianto..

<< E’ nella libreria ,Padrona….ha<= /span> detto che non vuole essere disturbato >>

N= arcissa congedò bruscamente l’elfo e torn&o= grave; a fissare la finestra….aspettando nel suo conscio di scorgere qualcosa…o forse qualcuno…

Una leggera nebbia si = levava nell’aria , fluttuando reverente come una donzella tra le foglie cadute , ma ciò che si levava dalla testa del= la signora Malfoy era assai diverso da un’evanescente nebbia di inizio autunno.

 

 

 

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=65714