Tortura

di Romantic_Dreamer
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Erano passati 2 mesi da quando i Volturi ci avevano fatto "visita". Renesmée aveva tecnicamente 1 anno, ma ne dimostrava 7. Questo per colpa della sua crescita accellerata. Sapevo che non sarebbe morta e che a una certa età la crescita si sarebbe fermata facendola diventare immortale, ma mi dispiaceva comunque non godermi appieno la sua infanzia. Persa in questi pensieri non mi ero accorta di Alice che mi stava chiamando:-BELLA!!!!!!!!!! Vieni a fare shopping con me a Seattle?- Ecco, me lo immaginavo che la sua mania per i vestiti avrebbe colpito prima o poi. -Alice, lo sai che odio fare shopping-, risposi irritata. Non l'avrebbe mai capito, ma restava comunque la mia sorellina preferita. -Dai, dai, dai, dai, dai!-, mi pregò lei con quei suoi occhi da cerbiatto a cui sapeva che non avrei resistito. -Va bene, Alice. Verrò con te, ma sei avvisata! Questa è l'ultima volta-. Risposi seccata. -Siiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!- Strillò lei. -Ma tanto tu già sapevi che sarebbe andata in questo modo, vero?-, ribattei io riferendomi al suo potere di vedere il futuro. -Certo!-, rispose lei, sfacciata. -Comunque dici sempre che è l'ultima volta che mi accompagni, ma non lo è mai!-. Sbuffai. Sapevo che aveva ragione, ma in qualche modo a me sconosciuto vinceva sempre lei. -Su, forza! Vai a prendere Nessie. Ci divertiremo un sacco!-. Rinunciai a controbattere. Tanto ormai sapevo che era tempo perso. Dopo 10 minuti di viaggio, ci ritrovammo davanti al centro commerciale più grande della città. Alice ci trascinò subito dentro e iniziammo a provare vestiti su vestiti accostati a vari accessori, scarpe e borse. Una vera tortura! Almeno sembrava che Nessie si stesse divertendo. Sua zia era riuscita ad attaccarle la mania dello shopping, cosa che con me non era riuscita. Dopo vari negozi tornammo alla macchina per lasciare tutte le borse piene strapiene di vestiti. Fortunatamente ero riuscita a convincere quella pazza di mia sorella a comprarmi solo un abito. Lei aveva messo il broncio, ma dopo un paio di negozi sembrava che non l'avesse mai messo. Entrai in macchina sfinita (mentalmente, visto che fisicamente era ormai impossibile). Alice si sedette vicino a me e mise in moto. Lei e mia figlia iniziarono a parlare della giornata appena trascorsa (eravamo state in quel centro commerciale 6 ore!!!), quando ad un certo punto sentii Alice dirmi:-Edward non la prenderà affatto bene quando saprà che tutti gli uomini che ci hanno viste ti hanno sbavato dietro...-. Sorrisi a quel pensiero. -Se è per questo neanche Jasper-. Alice rise con quella sua risata cristallina. -Lui ormai ci è abituato!-. A quel punto ridemmo tutte e tre e ridendo arrivammo a casa dove Edward era pronto ad accoglierci.




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