Buon compleanno, Stella! di Cohava (/viewuser.php?uid=111954)
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Il
palco illuminato. Il pubblico in ombra.
Non so quante
volte ho vissuto questa scena, eppure ogni volta è la prima
e l'ultima, l' unica.
Chi sono oggi?
Una
principessa.
Oggi sono
Cordelia.
Il pubblico:
maschile singolare; collettivo, anche, ma non importa, singolare. Un
insieme di mani che applaudono, di occhi che guardano, immersi
nell'oscurità.
Di petti che
si alzano e abbassano, riempiendo con i loro respiri l' intero grande
teatro.
Teatro.
Ah, quanto
adoro questa parola... La mia ragione di vivere.
Tra il
pubblico, però, c'è qualcosa... di diverso.
Qualcosa di speciale. Qualcosa che mi spinge a fare del mio meglio,
oggi, a recitare in modo speciale.
Per lui.
Un ragazzo
intravisto dalle quinte, prima dell' inizio.
Alto, credo,
i capelli scuri e ricci, gli occhi scuri, i lineamenti dolci.
Bellissimo.
E bizzarro.
Seduto da
solo, non è venuto accompagnato, e mentre fissava il sipario
ho visto un'espressione...
Inusuale.
Serena, concentrata. Piena di aspettative.
Chi
è, mi sono chiesta, questo ragazzo al quale interessa
Shakespeare, questo ragazzo che va a teatro da solo, questo ragazzo che
-lo ammetto- mi affascina oltre ogni dire?
E poi ho
deciso che non m' importava. Non m'importava chi fosse, io, questa
sera...Lo avrei stregato!
Che buffo
avere di nuovo uno scopo, qualcosa per cui il palco sia il mezzo, non
il fine?
Poi tutto,
necessariamente, sparisce.
E' il
palcoscenico, non penso,non vedo, sento solo il suono delle battute e
del mio cuore che batte.
In un lampo,
è finito. Non mi sono ancora abituata a questa bolla che
avvolge la rappresentazione, una bolla nel tempo: due ore in un secondo.
Ora si
riaccendono le luci in sala, e cerco con gli occhi una persona: il
ragazzo di prima.
Wow.
La sua
reazione è più che soddisfacente, è
seduto sul bordo della poltrona come se volesse balzare in piedi; batte
la mani con foga. Ha lo sguardo acceso e sulla sua guancia...
Lacrime?
Ha pianto?
Costui
m'interessa sempre di più.
Alza gli
occhi mentre lo sto guardando. Mezzo teatro ci divide, sorridiamo.
Cavolo, che
bel sorriso!
Sul
più bello cala il sipario, celandolo alla mia vista e
interrompendo i nostri sguardi.
In camerino
non faccio che pensarlo, ma mi faccio distrarre dai complimenti
reciproci fra attori, dal discorso compiaciuto del regista. Quando
usciamo, molti spettatori ci attendono per complimentarsi.
Con loro, il
ragazzo.
Mi arriva di
fronte e di colpo sono un po' imbarazzata...Anche lui lo è.
Incrocia il
mio sguardo come prima e dice piano "Complimenti... è stato
fantastico" Fantastico. (Ha pure una bella voce!) Decisamente ce l'ho
fatta ad ammaliarlo.
"La tua
interpretazione mi ha fatto sognare" Aggiunge.
Anche tu,
vorrei dirgli, ma sarebbe fuori luogo.
Però
è vero.
Mi ha
regalato un piccolo sogno, tutto per me.
Stringe
delicatamente la mia mano e si congeda.
Sorrido,
guardandolo allontanarsi, la testa un po' inclinata, la camminata
fluida.
Buon
compleanno, Stella.
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