Like a star
Eccomi qui. Edward Cullen, nato e cresciuto a Forks, un paesino
sperduto nel nulla! Frequento la Forks High School, vivo con i miei
genitori e con quella pestifera di mia sorella Alice. La mia vita
è come quella di un comune diciassettenne, lavoro in una
libreria e non mi dispiacerebbe affatto avere un pò di soldi in
più. Non che io non ne abbia. Mio padre, Carlisle Cullen,
è un noto neurochirurgo con una paga mensile da fare invidia al
presidente degli Stati Uniti! Ma non voglio essere uno dei soliti snob
della città con la puzza sotto il naso. Quello non sono io. Mi
piace scoprire le sorprese della vita, mi piace scrivere musica, e mi
piace vivere la vita minuto per minuto. L'amore? Beh, diciamo che non
l'ho ancora trovato. A scuola tutte le ragazze farebbero a pugni anche
solo per potermi sfiorare o per potermi dire un veloce "Ciao". Che
strano il mondo. In quelle situazioni mi sento in totale soggezione
e comincio ad impallidire cercando una scusa per scappare il
più lontano possibile da lì. Sono un codardo, lo so. Ma
non ci riesco. Non riesco ad essere me stesso in quel mondo fatto di
superficialità e sesso. Il sesso poi è in cima agli
argomenti quotidiani. A scuola si pensa che io abbia avuto donne a
più non posso. Si pensa anche che abbia messo incinta una certa
Annika durante un mio viaggio in Finlandia. Ma che diamine, io non sono
mai stato in Europa! Figuriamoci se qualcuno verrebbe a sapere che il
ragazzo più gettonato della scuola è ancora vergine! Si,
lo so che è strano, ma è la verità. Voglio
aspettare la ragazza giusta. Ovviamente la fonte di tutto questo
è lei: Jessica Stanley, un'oca di prima categoria che mi sbava
dietro dalla prima elementare. Ma cosa ho fatto per meritarmi questa
tortura? Sono le 8.30 e sono seduto in cucina aspettando quella pazza
di mia sorella Alice. Ma quanto ci mette?
"Alice?! Ma ti vuoi muovere?! Siamo in ritardo!"
"Un attimo Ed! Ma vai di fretta? Mamma mia!"
Sicuramente era indecisa su quale vestito mettere. Dolce&Gabbana o
Chanel? E' questo il dilemma! Ma quale dilemma e dilemma! Se non si
fosse data una mossa l'avrei presa con la forza!
"Allora Alice ti concedo tre secondi di tempo per uscire da quella cabina armadio!"
"Dammi un secondo Ed per favore!"
"1... 2... 3... Io vado!"
"Ok, ok scendo! Uffa però, sei proprio un rompiscatole!"
Finalmente era scesa! Quante storie per un paio di vestiti! Per Alice
la moda era al primo posto, mentre al secondo posto c'era il suo
fidanzato, Jasper. Povero ragazzo, non lo invidio affatto!
Fortunatamente arrivammo a scuola in tempo, entrammo nell'edificio e ci
dirigemmo alle nostre lezioni. La mattinata passò normalmente,
Jessica che non mi levava gli occhi di dosso, ma la maggior parte degli
studenti era intenta a spettegolare su una nuova arrivata. Stanco di
tutte queste chiacchere andai verso la mia macchina. Ovviamente Jessica
era lì.
"Ciao Edward."
"Ehi, Jess. Hai bisogno di qualcosa?"
"Beh, a dire la verità si..."
Si avvicinò a me cercando di muoversi nel modo più seducente possibile. Povera illusa!
"Jess... Jess ma che fai?"
"Ed ma perchè mi rifiuti? Ho qualcosa che non va?"
"Jess, te l'ho già detto. Non sei il mio tipo."
"Sai che ti dico Edward? Mi sono rotta! Già, mi sono stancata ad
andare dietro a uno che neanche mi calcola! Sei solo uno scemo!
Poveretto, mi fai quasi pena!"
Ma guarda te se io devo sopportare quest'oca che starnazza! Vediamo se ora se ne va...
"Jessica me lo fai un favore?"
Mi guardò con occhi increduli.
"Dimmi."
"Và a farti fottere, stupida oca!"
Oddio che soddisfazione! Non ero mai stato così stronzo. Mi
girai di scatto e aprii la macchina. Misi in moto e vidi che lei era
anora lì a bocca aperta. Che bella sensazone la vendetta!
Avevo il finestrino aperto e cantavo a squarciagola le canzoni dei
Muse, una delle mie band preferite. Fortunatamente Alice voleva fare
shopping con Jasper, e quindi non dovetti accompagnarla da nessuna
parte. Tornai a casa, salii in camera e sulla porta trovai un
bigliettino.
-Ed ma ti rendi conto dei vestiti che avevi nell'armadio? Lo so che
vuoi essere indipendente ma non ho resistito! Un bacio. Alice.-
Oddio, e ora che aveva combinato? Con il cuore in gola aprii la porta e
trovai l'armadio con le ante spalancate. Al suo interno c'era
tutta la nuova collezione maschile di Gucci. Tipico di Alice. Richiusi
le ante e scesi in cucina. Non avevo molta fame, così mangiai un
tramezzino e andai in garage per prendere l'auto. Mi aspettava un altro
pomeriggio di lavoro!
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