Not his spy
Not
his spy
A DesdemonaMalfoy, che
vorrà uccidermi in questo momento.
E a C a r r o t,
dolce compagna di risate.
Alle mie cuttigghiare,
con affetto.
"Severus,
sei tornato da me."
Occhi
rossi sono puntati su di me. Non li vedo, ma li percepisco sulla mia
nuca piegata.
Senti
il freddo
del pavimento sul mio naso. L'umiltà è il
più
crudele degli insegnamenti del Signore Oscuro, ed è anche
quello
più doloroso da apprendere.
"Sì,
mio signore."
Assecondare
sempre il Signore Oscuro. Questo è il più
conveniente dei
suoi insegnamenti: seguilo e non sarai torturato.
"Non
tollero l'attesa, Severus, lo sai. Sarai punito."
"Sì,
mio signore."
Non
temo una
punizione: la mia più grande pena l'ho già
scontata. Ed
è segnata su una lapide a Godric's Hollow. Nulla
potrà
mai essere dolore più acuto e straziante della sua morte.
E
sono ancora vivo.
"Mi
porti almeno buone notizie, Severus? Su Silente."
"Certo,
mio signore."
"Parla.
In fretta."
Non
so se posso
alzare il capo; non mi ha ancora dato il permesso. Quindi resto a terra
ed osservo il mio respiro condensarsi nel lucido marmo.
"Sta
riunendo l'Ordine della Fenice. Si muove con rapidità."
"Ovviamente
ne farai parte anche tu."
E'
una minaccia: se solo oserò contraddirlo o se non
saprò dargli una risposta mi ucciderà.
"Certo,
mio Signore."
Non
mi risponde, né mi fa altre domande. Sta pensando e, di
solito, non è un buon segno.
"Allora,
non ti ucciderò. Mi servi ancora."
"Ma
di certo, hai bisogno di un po' di disciplina. Crucio."
Il
dolore
è un altro insegnamento: è il più
dolce,
perché poi, quando è finito, puoi sempre tornare
a casa.
Non
gli servi se sei una carcassa tremante.
Gli
servi se sei una spia.
E
io lo sono.
Ma
non la sua.
SPAZIO
AUTRICE
Avevo
detto che oggi avrei smesso di scrivere, ma non ce l'ho fatta.
Baci,
pikkola
prongs.
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