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C'era una volta, in un
villaggio dove batteva sempre il sole, un piccolo nano di nome Billie
Joe. Egli era molto apprezzato nel suo villaggio, non solo per la sua
dote canora. Il piccolo nano, infatti, aveva anche una seconda dote,
ovvero di essere molto dotato..insomma, ci siamo capiti.
Tutte le ragazze gli sbavavano
dietro, lo seguivano di soppiatto e lo spiavano quando, nella sua casa,
cercava di farsi una doccia in santa pace. Ma lui amava solo una
persona: Mike, il più alto nel villaggio dei nani.
Se confrontato a Billie Joe, Mike non poteva essere chiamato nano, data la differenza d'altezza.
O Mike era davvero alto o, cosa più probabile, Billie Joe era davvero basso.
Mike, seppur amando il suo nano,
era geloso perchè Billie Joe attraeva tutti con la sua grande
seconda dote, ed era invidioso perchè era di gran lunga migliore
della sua. Così, un bel dì, si recò dalla fatina
della carta igenica, conosciuta al villaggio come Zia Franca.
Ella viveva in un pollaio insieme a i suoi polli e alle sue galline, che amava.
Quegli animali erano capaci di
produrre, attraverso le loro uova, tutta la carta igenica che Zia
Franca desiderasse. Così tanta che buona parte dell'economia del
villaggio dipendeva dall'esporto di "Carta igenica Zia Franca&Co.
Direttamente dall'allevamento di polli".
I suoi animali li considerava
sacri, delle vere e propie divinità da adorare, e chiunque osava
toccarne qualcuno veniva subito annientato a colpi di rotoli di carta
igenica.
Facendo attenzione a non
importunare le galline e i polli, Mike entrò nel pollaio e
raggiunse il grande nido, dove giaceva Zia Franca e la Gallina Madre.
Mike fece per parlare, ma la fatina si accorse della sua presenza.
-Oh tu, che dei nani sei il
più alto, quale buon vento ti porta alla mia corte?-
stramazzì la fatina, facendo sussultare Mike.
-Ho una richiesta da farle, Zia Franca!- disse Mike.
-Mh, e cosa desideri da me?
Ricchezze? Uova? Carta igenica? O non vorrai percaso del sesso? Nessuno
può resistere al mio fascino!- urlò lei.
-Nessuna di queste cose, Zia
Franca.. Io.. Sono geloso ed invidioso del mio amato, il nano Billie
Joe! Vede, tutti gli vanno dietro per le sue grandi doti.. E a me
questa cosa non va affatto bene!- urlò Mike.
-Umh, Billie Joe. Si, lo conosco. Ebbene, cosa dovrei fare io?- chiese Zia Franca.
-Questo non lo so. Per questo sono accorso in suo aiuto, grande fatina della carta igenica- disse Mike.
Per qualche minuto ci fù silenzio.
-Oh beh- disse Zia Franca poggiando la gallina che teneva sulle ginocchia accanto a se.
-Possiamo diminuire una delle sue doti allora! Non avrei nient'altro da proporre- continuò.
A quella risposta, Mike rimase
perplesso. Insomma, la voce di Billie Joe era davvero bella, ma anche
la sua superdotazione non era così male. Parliamoci chiaro:
nelle notti di fuoco provava un grande piacere! Ma se voleva tenere
tutto per se il suo amato nano doveva rinunciare a qualcosa.
Di certo non poteva togliergli la
voce! Avrebbe distrutto la sua vita. Quindi, seppure a malincuore,
scelse di rinunciare alla seconda dote, sapendo che un giorno avebbe
rimpianto quella decisione.
Zia Franca osservò per bene Mike, per poi arrivare ad una conclusione.
-Ordunque, tu hai deciso di rinunciare alla seconda dote!- disse la fatina scattando impiedi.
Prese una gallina e le ordinò di produrle un rotolo di carta igenica.
In poco tempo la gallina depose un
uovo, la fatina con un colpo di bacchetta (ovviamente bacchetta per
suonare la batteria, Zia Franca era una fatina alternativa) ruppe
l'uovo e si trovò con un rotolo di carta igenica fresco fresco
in mano.
Iniziò a fare strane danze,
salti, srotolando pian piano la carta igenica e eseguendo coerografie
sotto gli occhi divertiti e spauriti di Mike.
-Oh dio delle Galline! Manda a me i
poteri!- urlò la fatina alzando la bacchetta verso il cielo. La
bacchetta si illuminò per un attimo, poi tutte le galline
starnazzarono e presero i posti nei rispettivi nidi. Mike, sempre
più impaurito, tentò di filarsela ma due grandi polli gli
bloccavano l'uscita.
"E ora che faccio? Sono fottuto! Non sarei mai dovuto venire qui!" pensò Mike tra se e se.
-Io, Zia Franca fatina della carta
igenica e regina delle galline, ordino che al nano Billie Joe, il nano
più nano di tutti, venga privata la sua seconda dote! Ogni volta
che dirà "y'know", la sua dote si accorcerà sempre di
più!- la fatina sembrava impossessata da qualcosa, correva e
saltava da una parte all'altra dell'immenso pollaio lasciandosi
srotolare dietro il sacro rotolo della carta igenica, mentre tutte le
galline e i polli si muovevano e emettevano dei "cocco-dè!" a
ritmo, poi in crescendo, finche all'improvviso non si fermaono e si
azzittirono.
Zia Franca tornò al propio posto e tutto tornò alla normalità.
-Ora, caro Mike, ogni qualvolta il
tuo amato dirà 'y'know', la sua dote si accorcerà. Ora
va! È venuto per noi il momento del riposo!- urlò la
fatina. Mike corse fuori dal pollaio, perplesso per tutto quello che
era successo, e andò subito a verificare se quello che aveva
detto la fatina fosse vero.
Billie Joe stava rilasciando
un'intervista ad una delle tante riviste dei villaggi vicini. E si sa
che il nano usava continuamente il termine "y'know", anzi, quel giorno
sembrò usarlo più del solito.
E Mike, ogni volta che Billie Joe emetteva quella parola, ridacchiava.
La sera stessa controllò se la magia avesse avuto effetto e, cosa spaventosa, era successo davvero!
Zia Franca aveva davvero fatto una magia. Era diventato talmente piccolo che non si poteva più accorciare.
Billie Joe, disperato, non seppe
più cosa fare e cadde in depressione, trascurò le
attenzioni del suo amato gatto Zero che, morendo di sete, provò
ad abbeverarsi con l'acqua della lavatrice. Non provò nemmeno
con quella del gabinetto perchè ogni volta che Billie Joe si
alzava da li, depresso, si scordava di tirare giù l'acqua. Il
nano non si accorse nemmeno che il suo micio morì affogato nella
lavatrice.
Mike, invece, era soddisfatto.
Ora, purchè Billie Joe aveva
comunque moltissimi fan, le nane del villaggio non tentavano più
di spiarlo mentre si lavava.
Zia Franca continuò a vivere
con le sue galline sacre e a far fruttare l'economia del villaggio con
l'esporto di carta igenica, e i nani e le nane non avrebbero mai avuto
il problema di rimanere senza carta igenica.
Salve a tutti.
Questa cavolata mi è uscita fuori ieri notte, non riuscivo a
dormire e mi son chiesta, pensando alla famosa esibizione di Billie Joe
con il suo amato tanghino leopardato, come mai ce l'avesse così
piccolo (si, io a che vado a pensare .__.)
E boh, mi è uscita fuori stà cavolata.
Spero di non esservi sembrata troppo idota (un momento, io sono idiota) e di avervi divertito, almeno un pochino.
Ho un senso dell'umorismo abbastanza limitato..
Vabbene, alla prossima cosa che riuscirò a tirar fuori dalla mia mente psicopatica.
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