Tu sei mia.
Fuori
dal vetro limpido della finestra,coperto da una leggera tendina bianca
decorata con ricami dai colori delicati, la pioggia cadeva incessante
sul terreno ormai fangoso del piccolo giardino della casa. Gli alberi
che in primavera dovrebbero portare felicità con i
loro bei fiori dai colori accesi e i dolci profumi sono invece piegati
sotto il peso delle intemperie che durano ormai da giorni e i loro rami
si muovono trasportati dal vento,come se ormai si fossero rassegnati; e
così anche quegli animali che vorrebbero poter star fuori
dalle loro tane sono costretti a ritirarsi il più possibile
al coperto lottando continuamente per la sopravvivenza contro madre
natura.
Questo tempo a dir poco odioso però non
ha fermato colei che riesce sempre a migliorare ogni mia
giornata,colei che è partita dalla sua gelida terra innevata
per arrivare in questo piccolo stato rinchiuso tra le montagne,colei il
cui nome è Natalia .
Il mio viso si è illuminato ancora una volta
quando l’ho vista attraversare il vialetto ghiaioso che
conduce alla mia porta,camminava con passo deciso coperta da un lungo
cappotto bianco,i capelli che le si muovevano al vento leggermente
bagnati per la pioggia che l’aveva colpita sebbene stesse
sotto l’ombrello. Quando è entrata mi ha rivolto
un leggero sorriso per poi sedersi vicino a me sul divano chiaro che
occupa il centro del piccolo salotto,ed ora con una coperta pesante
sopra stiamo lì una vicina all’altra troppo prese
da noi stesse per accorgerci di qualsiasi altra cosa.
E finalmente parliamo perdendoci in discorsi senza capo ne
fine,che ci fanno viaggiare in tutti i luoghi,correndo in un futuro
ancora troppo distante da noi in cui però secondo la nostra
fervida immaginazione vivremo sempre insieme;le dita intrecciate tra di
loro in una stretta che non si separerà mai. Anche ora sotto
la coperta,mentre noi parliamo di ciò che probabilmente non
avverrà mai, le mie dita fanno piccoli segni sulla tua pelle
chiara come volessero riscaldarla,quasi come se volessero riscaldare
anche il tuo grande cuore in apparenza ghiacciato.
Intanto il tuo braccio,coperto dalla manica di un vestito
azzurro simile a quello delle bambole di porcellana, si stringe intorno
alle mie spalle e mi accarezza dolcemente le ciocche più
lunghe di capelli.
Con un movimento leggero del capo ti volti verso di
me,facendo incontrare il tuo sguardo con il mio <<
Lili…>> pronunci il mio nome in un sussurro.
Rispondo con un cenno del capo,per farti intendere di
continuare << Voglio stare con te per
sempre…>> Le parole lasciano un dolce sorriso
appena accennato sulle tue labbra sottili; ho sempre aspettato di
poterle sentire davvero,con un tono sincero,pronunciate da te senza che
io dovessi immaginarmele. << Anche io Natalia,anche
io..>> Rispondo sorridendo mentre stringo la sua mano
sotto la coperta,ti avvicini ancora di più lasciando pochi
centimetri di distanza tra i nostri visi. Quando io disegno con le
unghie un piccolo cuoricino così infantile sulla pelle del
tuo braccio tu ti avvicini ancora di più, è un
bacio leggero,le labbra che si sfiorano appena,ma basta che sulle mie
si disegni un sorriso per indurti a continuare,trasformando quel lieve
incontro in una bacio vero. << Io non ti
lascerò mai Lili.>> mi sussurri, appena il
bacio finisce, << Tu sei mia>> aggiungi
prima di riprendere a baciarmi.
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