Break out of the past

di Vahly
(/viewuser.php?uid=2745)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Break out of the past

 

 

Avresti dovuto aspettarti che Dom sarebbe stato condannato. Eppure, non avevi mai pensato ad una simile eventualità, perché semplicemente non potevi accettarla. Come avevano potuto non tener conto di tutto l’aiuto che ha dato alla giustizia? Davvero non te ne capacitavi.

Ma non era solo questo. I sentimenti che ti si agitavano nel petto e in fondo allo stomaco, e che non ti permettevano di dormire la notte, quando stretto contro Mia fingevi che davvero fosse lei ciò che volevi di più al mondo, ti spingevano a chiederti se davvero volessi che Dom passasse tutta la vita lì dentro. Ti spingevano a scegliere tra la giustizia che avevi sempre – più o meno – seguito e lui. Non ci volle molto perché ti prendessi la tua decisione, in fondo avevi sempre saputo che essere un poliziotto non era la tua vera natura. Mia, ovviamente, era stata subito d’accordo quando glielo avevi proposto: liberare suo fratello, costi quel che costi. Farlo evadere e portarlo via di lì, andare dove nessuno lo avrebbe trovato. Non parlaste di quello che sarebbe accaduto a voi: tutto sarebbe cambiato, soprattutto per te. Se i tuoi superiori ti avessero scoperto, o se solo avessero immaginato che tu c’entravi qualcosa con quella storia, non avresti più potuto rimanere nella polizia. Non solo. Non avresti più potuto rimanere in quello Stato. Ma non importava: Dom contava più di tutto, più della tua carriera, più della tua sicurezza. Non che lo avresti mai ammesso con nessuno, ovviamente, ma sapevi bene che era così.

Ti domandasti se fosse giusto restare con Mia quando sapevi bene di chi eri innamorato sul serio – o se al contrario sarebbe stato meglio essere sincero, anche quando sapevi che le avresti spezzato il cuore. Ma non riuscivi a darti una risposta.

 

*** --- *** --- ***

 

Dom era libero, ce l’avevate fatta. Ok, questo aveva voluto dire lasciare andare un bel po’ di detenuti che con lui stavano venendo trasportati al carcere di massima sicurezza. Ma eri sicuro che la polizia avrebbe saputo rimediare e li avrebbe catturati di nuovo.

Dom era sul sedile posteriore della tua auto. Disse solo «Grazie, Brian.» Ma per te era più che sufficiente.

Lo guardasti dallo specchietto retrovisore. «Di niente. Non pensavi mica che ti avrei lasciato andare in galera come se niente fosse, eh?» Rispondesti, e lui ti sorrise.

Il tuo cuore mancò un battito, e tu ti sentisti come una stupida ragazzina alla prima cotta – prima cotta non corrisposta, tra l’altro. Ti desti mentalmente dell’idiota, ma non potevi fare a meno di sorridergli a tua volta.

Tutto sarebbe cambiato, e la tua vita non sarebbe più stata la stessa. Avevi un po’ paura, ma allo stesso tempo non riuscivi in alcun modo a rattristartene.

Eri con Dom, con Mia, e tutto sarebbe andato per il meglio.

Ne eri sicuro.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=671675