Vero Amore di
Dolcemaia
Tutti i personaggi e luoghi sono
proprietà degli aventi diritto, tranne Mairy Williams che è frutto della mia
invenzione.
Capitolo 1
Era il giorno della festa per la
promozione a SeeD di alcuni allievi, tra cui comparivano Selphie, Zell e Squall,
come al solito poco socievole. Avevano avuto modo di conoscersi durante l'esame
e nonostante a primo impatto non avessero avuto molta simpatia l'uno per
l'altro, contro il nemico si erano coalizzati, riuscendo nel loro intento...
diventare dei SeeD.
Nel pomeriggio il preside Cid
chiamò i tre ragazzi assieme a Quistis nel suo ufficio perché doveva
comunicargli delle notizie importanti.
“Salve ragazzi, ho qualcosa di
importante da dirvi ed essendo un argomento piuttosto complicato, e credo
inaspettato per voi, fareste meglio a sedervi!” Disse il preside Cid, con il
suo solito sorriso bonario. Era un uomo molto gentile e docile, cosa insolita
per un comandante della SeeD.
“Parli pure signor preside, la
ascoltiamo.” Lo esortò Quistis interpretando il pensiero degli altri tre.
Il preside raccontò ai quattro,
che fra molti erano stati scelti per un avvenire molto importante. Vi erano
infatti altri tre livelli della SeeD, di cui non molti sapevano; Ferrus,
Argenteus e Aureus.
Ragiungerli era molto difficile,
solo ad alcuni allievi, che già durante i corsi di addestramente si erano
dimostrati particolarmente brillanti e molto capaci, veniva data la possibilità
di accedere a questi nuovi ranghi e loro erano tra i prescelti.
“Che notizia!” Disse rimanendo
a bacca aperta Zell.
“Signor preside, perché neanche
io che sono un’istruttrice non ero a conoscenza di questi livelli?”
“Semplicemente perché i membri
dotati di questi titoli, soprattutto i SeeD Aureus, sono merce rara ed è
necessario che possano vivere come tutti gli altri studenti qui nel Garden senza
essere additati o turbati in alcun modo!! Sapete è molto difficile vivere in
una comunità come questa, se chi ti circonda sa che sei un essere speciale,
destinato ad un qualcosa di importante e prestigioso! Non si tratta solo di una
questione d'invidia, si difffonderebbe tra gli altri studenti un certo senso di
inadeguatezza ed è proprio ciò che voglio evitare!"
“Ma ciò vuol dire che tra noi
ci sono questi ragazzi? E sono carini??”
“Si, Selphie. Non vorrei
deluderti, ma ci sono anche donne con questi titoli particolari!”
“Allora potrei diventarlo anche io?”
“Potresti, ma è estremamente
difficile! Bisogna essere molto qualificati, professionali e particolari!"
“Particolari?? In che senso
particolari?” Chiese Zell.
“Lo scoprirete presto. Vi ho
chiamati qui, oltre che per dirvi dei livelli, per informarvi di altri
avvenimenti. Sappiate che, per la vostra professionalità e impegno, vi sarà
data la possibilità di rientrare direttamente nelle prime due categorie di cui
vi ho parlato…”
“Perché non la terza? Perché
non possiamo diventare SeeD Aureus?”
“Perché lo diventa solo chi ha
doti straordinarie e ha compiuto comunque un iter formativo! So che ciò può
essere avvilente per voi, ma non si tratta di un problema di capacità...siete,
come molti altri, ottimi elementi, ma gli Aureus sono dei ragazzi che hanno
mostrato di avere delle potenzialità fuori dal comune!"
La notizia lasciò un pò
sbigottiti tutti, sapere che tra loro ci fossero delle persone fuori del comune,
probabilmente caratterizzati da poteri magici o cose simile, li faceva sentire
molto a disagio, forse era questo il motivo per cui nessuno aveva mai saputo
niente dei tre livelli.
" Questa è la parte più
difficile di tutto il discorso... Spero davvero non la prendiate male... Secondo
una regola del Garden arrivati alla vostra età, dopo aver superato l’esame
SeeD, vi viene assegnato un compagno o una compagna con cui vivrete a stretto
contatto....."
“Cioè?” Chiese Squall
piuttosto allarmato.
“Temo di non essermi spiegato
bene!! Arrivati ai 17 anni tutti i membri SeeD, senza alcuna distinzione, devono
affrontare un periodo di strettissima collaborazione con un altro elemento da
noi selezionato, e non dovrebbe limitarsi essenzialmente al campo lavorativo,
nel vostro gergo, credo, debba definirsi una specie di < fidanzamento>!"
“Ma sta scherzando signor
preside, vero? Non posso crederci!! Questo è più assurdo della rivelazione
dell’esistenza dei nuovi ranghi!” Disse Quistis piuttosto alterata.
“Ragazzi, so che può sembrarvi
un’imposizione assurda, ma lo è meno di quanto voi pensiate! Tanto per
iniziare, serve per testare il vostro grado di socializzazione collaborativa!
Per diventare dei leader e accedere ai tre livelli, dovete essere capaci di
instaurare, con i vostri subordinati, dei rapporti non esclusivamente
lavorativi, ma anche d'amicizia!! La fiducia è importante, tanto quanto la
combattività in un'operazione di squadra... In secondo luogo vi permetterà di
confrontarvi nel combattimento con un'altra persona e migliorarvi
vicendevolmente! Sarà un'esperienza che vi arricchirà!"
“Non credo proprio… e poi io…io
ho già una relazione…” Disse Squall, imbarazzato per aver messo in piazza i
propri affari.
“Si, lo so, Squall! Con quella
ragazza, la figlia del colonnello Caraway, Rigoa mi pare che si chiami!”
“Rinoa…si chiama Rinoa!”
Precisò Squall, stizzito. Gli sembrava tutto così assurdo. Dividere ogni
momento con una perfetta estranea, per lui, così abituato a stare solo, era
davvero troppo. In più che avrebbe pensato Rinoa di tutto ciò? Già gli aveva
apertamente detto che per lei la SeeD era una mostruosa macchina di tortura,
senza sentimenti, se avesse saputo anche questa storia della condivisione,
sarebbe andata su tutte le furie.
“Comunque sia, non m'interessa
quali siano i reali legami tra di voi, questi sono degli ordini a cui non puoi
disobbedire, non ti sto mica imponendo una relazione sentimentale con la tua
futura compagna, mi auguro solo che stasera alla festa di presentazione farai il
tuo dovere!!”
“Sembra come se il Garden si
stia trasformando in una sorta di agenzia matrimoniale!! Imponendomi questo
genere di collaborazione, mi rovina la vita!! Mi costringe a rinunciare alla mia
privacy! E perché dovrei farlo? Si tratta dei miei sentimenti! ”
“Perché ti sto affidando la
perla del Garden di Balabam, anzi la migliore SeeD che ci sia al mondo!”
“Proprio perché è la migliore,
non può trovarselo da sola un ragazzo?”
“Ti ripeto, che nessuno ti sta
costringendo ad avere una relazione!! Sei sufficientemente adulto per poter
affrontare la situazione con integrità; non dovrebbe essere un problema per te,
avere una ragazza affianco per parecchie ore della giornata! E giusto per
informarti, lei ha reagito molto peggio di quanto abbia fatto tu!”
“E se è così brava, perché ha
bisogno di essere affidata a qualcuno? E perché proprio a me? Non ci sono
persone più competenti?”
“Non ne ha bisogno ora, ma in
futuro temo di si, poi tu sei uno dei più capaci al Garden, mi fido di te e
della tua lealtà! Squall credimi, non rischierei di mettere in difficoltà i
miei elementi migliori se non fossi sicuro che questa è la scelta giusta!”
“Sarà anche la migliore SeeD,
ma non sarà certo la migliore ragazza!” E dicendo questo Squall andò via.
“Non sai quanto ti sbagli, mio
caro Squall, non sai quanto ti sbagli…”
“Crede che le obbedirà, signor
preside?” Chiese Quistis.
“Non lo so, ma se lo farà,
scoprirà di aver fatto la scelta migliore della sua vita!!”
Lo sguardo del preside si perse
nel vuoto sotto gli occhi attoniti di Zell, Selphie e Quistis che non sapevano
più che fare, ma dopo qualche attimo si riprese e disse:
“Allora parliamo di voi…
Selphie, Zell e Quistis, anche per voi sono stati scelti dei ragazzi, ottimi
devo dire .... comunque mi dispiace chela vostra reazione sia così negativa...
E' vero che nella maggior parte dei casi questa particolare collaborazione è
sfociata in storie d'amore piuttosto serie, ma questa scelta non è affatto
irrevocabile, anzi... prendetela più come un pretendente molto interessante.
Non posso dirvi altro, li conoscerete stasera quando vi chiameranno per scendere
la scalinata della sala cerimonie con il vostro, o la vostra accompagnatrice,
ok? Tutto chiaro? Informate anche Squall dei particolari formali di cui vi ho
parlato!”
Dopo alcuni dettagli tecnici da
stabilire, il gruppetto di ragazzi abbandonò l'ufficio del preside. Erano
abbastanza abbattuti, non tanto per la questione della stretta collaborazione,
che, anzi, li rallegrava, ma per la reazione di Squall e quella che avrebbe
avuto Rinoa.
# Driiiin, Driiiin #
“ Ciao Squall, sono Rinoa! Come
stai?”
“Così...”
“Piuttosto vago, eh? Che è
successo? In genere sei scorbutico, ma non così tanto!”
“Niente!”
“Dai, non farmi insistere,
altrimenti, come al solito, ti farò venire uno dei tuoi lancinanti mal di
testa!”
“Non ti preoccupare ce l’ ho
già!!”
“Dimmi che hai, ti sento
lontano, direi quasi assente!”
“Rinoa… il preside vuole che
faccia una cosa importante per lui!”
“Falla, non vedo quale sia il
problema!” disse la ragazza quasi ridendo.
“Ma questa cosa potrebbe
costarmi molto, anzi potrebbe costarci troppo!”
“Squall, non capisco, che vuoi
dire? E io che c’entro?”
“Cid mi ha scelto una <
partner > tra le migliori allieve, anzi sembra che lei sia proprio la
migliore!”
“Cosaaaa? Ma è impazzito? Che
succede se ti rifiuti di farlo?”
“Non farlo significa violare le
regole del Garden, quindi potrebbero espellermi!”
“Ma gli hai detto di me?”
“Si, lo sapeva già!”
“Allora fai il suo gioco, fagli
credere che hai abbassato le difese, frequenta questa ragazza e vedrai che prima
di quanto tu pensi lei pregherà il preside di farla andare in convento!!”
“Perché dovrebbe farlo?”
“Tesorino, il tuo carattere è
piuttosto irritante per non dire da esaurimento totale, non preoccuparti
scapperà a gambe levate!!”
“Non ho nemmeno voglia di
replicare!”
“Ok, divertiti stasera!”
“…..”
“Non devi dirmi niente?”
“Ciao!”
# Click #
Poco dopo, il continuo susseguirsi di
interrrogativi e dubbi di Squall fu interrotto dall'ingresso nella stanza di
Zell, il quale preoccupato per l'amico si era recato da lui per sapere come
stesse e per parlargli dei dettagli per il ballo.
Capitolo 2
Dopo la telefonata di Rinoa e le
ultime raccomandazioni di Zell, Squall sentì di aver bisogno di scaricare
almeno una parte della tensione che aveva, perciò decise di andare ad arrostire
qualche Archeosaurus. Nella fretta si rese conto troppo tardi di aver
scaraventato all’aria una povera ragazza, che si trovava a passare dalla sua
strada.
“Ehi, ma sei impazzito?” Gli disse la
malcapitata, ancora per terra.
“Sei tu che avresti dovuto fare attenzione!! E
poi porta più rispetto ad un tuo superiore matricola!!"
“A parte che sei stato tu a
venirmi addosso, e poi matricola a chi? Tu non hai nemmeno una vaga idea di con
chi stai parlando…”
“Perché che hai tu di speciale, matricola?”
“Sono una SeeD e questo ti basti!”
“Sei troppo piccola e comunque non ho tempo da
perdere con te!”
“Ma vai pure, chi ti trattiene, brutto musone!!”
“Vedi che ho ragione a dire che sei piccola?”
“Vedi che ho ragione a dire che
sei antipatico? Bleeeeee” E gli fece una grossa linguaccia, mentre lui andava
via.
Il pomeriggio tra un combattimento
e l'altro volò. Più i minuti passavano, più Squall sentiva sulle sue spalle
un peso sempre maggiore, che quasi la appiattiva al suolo e non si trattava
certamente della stanchezza.
L’ora fatidica era arrivata, la
sala era gremita di gente, la scalinata che, secondo il ragazo dagli occhi
azzurro ghiaccio, avrebbe segnato il declino della sua esistenza, era adornata
da ghirlande di fiori multicolori e grossi nastri bianchi.
Le entrate erano due; dalla
sinistra sarebbero dovuti uscire gli uomini, da destra le donne.
Squall, nella sua uniforme nuova e
immacolata sembrava un principe, se non fosse stato per la sua espressione
corrucciata... Era piuttosto nevoso e anche seccato dal vedere tanta eccitazione
negli occhi di Zell e degli altri ragazzi che erano lì con lui.
(Ma perché lo sto facendo? E
perché sono tutti così contenti di farsi accalappiare da qualcuna che non
hanno nemmeno scelto loro?)
(Mi sembra tutto così assurdo!)
Ad un certo punto una voce cominciò a chiamare i
ragazzi uno alla volta.
“Squall, dai andiamo a
sbirciare!” Zell non finì di pronunciare queste parole che già si era
acquattato dietro una tenda, trascinando con sé il povero amico.
“… il signor Irvine Kinneas e la signorina
Selphie Tilmitt….”
“Guarda con che strano tipo hanno messo la
nostra Selphie?” Disse Zell.
“Pensa a te, piuttosto!”
“…il signor Zell Dincht e la signorina Claudia
Hareton….”
“Squall è quella della
biblioteca… è la ragazza bionda della biblioteca!!YAHOOO!!” Disse al
settimo cielo Zell, rimanendo, poi, impalato davanti all'ingresso dell piccolo
piano antistante le scale.
“Muoviti, vai o penserà che non ti piace!”
“… il signor Cloud Linton e la signorina
Quistis Trepe….”
“… il signor Squall Leonheart e la signorina
Mairy Williams…”
(Ed ora inizia la tortura)
Uscirono entrambi i due ragazzi.
Lei era bellissima, alta, slanciata, ben proporzionata, bionda, con dei
magnifici occhi verdi, in cui Squall si specchiava. Era così bella in quell’abito
bianco, elegante, che si fermava sul ginocchio, avvolta in quello scialle
trasparente, rosa perlato proprio come le sue labbra.
Persino Squall che generalmente
era immune al fascino femminile fu impressionato dalla bellezza della ragazza.
In realtà la prima cosa che pensò, fu di ringraziare Cid di non averlo messo
con un mostriciattolo, almeno in quella situazione così spiacevole, almeno una
cosa positiva doveva esserci.
Le prese la mano, la baciò come
era d’obbligo e sussurrò:
“Mi ci mancava solo la matricola stasera, per
completare il patetico quadretto!”
“Ma con tutti i ragazzi che ci sono qui, proprio
un musone come te doveva capitarmi!!”
Nessuno si accorse di queste poche
parole scambiate, mentre scendevano la scalinata.
Sembravano perfetti l’uno per l’altra,
persino Zell, Selphie e Quistis che parteggiavano per Rinoa non poterono che
concordare davanti all’evidenza. Stavano davvero bene insieme. Avevano una
bellezza e una compostezza nei movimenti che li accomunava incredibilmente
“Ragazzi allora facciamo le
presentazioni, su!” Disse il preside Cid avvicinandosi al gruppo, appena
furono arrivati anche Mairy e Squall.
“Claudia la conoscete già è l’efficientissima
responsabile della nostra biblioteca, Irvine è il miglior tiratore del Garden
di Galbadia, giunto qui apposta per Selphie, Cloud è l’istruttore delle
matricole del primo anno e Mairy…”
“E’ una matricola!” Intervenne Squall
sorridendo ironicamente.
“No, Squall, Mairy non è una matricola, è una
SeeD Aureus!” Disse il preside Cid
“Cosaaaa? Non ci credo!!” Rimase sbalordito
Squall.
“Non capisco il motivo del tuo
stupore, dopotutto Mairy ha fatto colpo anche su di te considerando che, da
quando gliel’ hai presa sulla scalinata, non hai più lasciato la sua mano!”
Squall arrossì, rendendosi conto
della figura che aveva fatto, mentre tutti gli altri scoppiarono in una sonora
risata.
Cominciarono le danze e il
gruppetto di amici si divise chi da una parte chi dall’altra, solo Squall e
Mairy rimasero nello stesso luogo senza proferire parola.
“Chissà che ti frulla in quella
testa!” Provò a rompere il ghiaccio la ragazza.
“Senti non provare ad attaccare bottone, perché
io non ho intenzione di prestarmi a questi giochi assurdi del preside!”
“Guarda che non ho affatto intenzione di
sopportare tutto ciò! Non è certo colpa mia e tra i due chi è più seccato di
questa situazione sono io, te l'assicuro! Abbiamo solo due strade davanti a
noi... rischiare l'espulsione non obbedendo agli ordini o assecondare questo
stupido gioco e farti ragiungere almeno il livello Argenteus! Ora dimmi tu, chi
dei due ha più da perdere??”
Dopo alcuni altri momenti di
silenzio Mairy chiese:
“Squall, mi faresti un favore?
Mi faresti ballare ti prego? E l’unica e ultima cosa che ti chiederò!”
La richiesta l'aveva colto alla
sprovvista... Stava ancora pensando all'assurda situazione, ma anche a quello
che poteva guadagnarne, obbedendo agli ordini, quando udendo quelle parole, si
voltò e guardò fisso negli occhi la ragazza...
Non poteva resistere ai quegli
occhioni verdi, erano talmente magnetici da togliergli addirittura l'uso della
parola, e per fortuna l’esplicita richiesta del preside di vederli ballare,
gli risparmiò la vergogna di accettare quella richiesta.
Sebbene nessuno dei due avesse mai
provato ad esibirsi in balli così strambi come quelli dell’alta società, i
due se la cavavano davvero bene. Sembrava che volassero lievi qualche centimetro
sopra il pavimento tanto erano aggraziati nei movimenti, tutti li guadavano, era
difficile togliergli gli occhi di dosso. Erano, innanzitutto, due ragazzi di
immensa bellezza, poi erano l’una SeeD Aureus, l’altro l’artefice della
vittoriosa spedizione a Dollet era difficile non notarli.
“Sai anche io ero contraria a tutto! Oltretutto
non ti sono nemmeno simpatica!”
“…..”
“Mi dispiace Squall, ma non è
colpa mia! Quell’imbecille del mio ragazzo non è stato capace di superare il
test per far parte dei SeeD, per l’ennesima volta e il preside considerandolo
un tipo molto poco raccomandabile ha deciso di “affidarmi” a qualcun altro!
Affidarmi! Come se fossi una bambina!! Io sono un SeeD Aureus è ho faticato
tantissimo per avere questa nomina, non capisco ora questa necessità di
proteggermi!”
Avevano smesso tutti di ballare e
Squall portò Mairy, sul balcone per ascoltare il suo discorso, poiché aveva a
sensazione che davvero ci fosse qualcosa che non andava.
“Forse perché davvero hai bisogno di essere
protetta!”
“Sai hai la stessa cicatrice del
mio ragazzo! Se lui sapesse che ora sono qui con te credo che prima ti
strapperebbe il cuore e poi mi torturerebbe fino alla morte”
“…Seifer…ora capisco molte
cose!”
“Cosa?”
“Per quanto ritenga irrazionale e stupida tutta
questa farsa, gli ordini sono ordini e come SeeD ho il dovere di obbedire,
quindi farò ciò che mi ha chiesto il preside… proteggerti!”
“Squall ti stai sbagliando di
grosso!! Io non sono una ragazza che ha bisogno della protezione del prode
cavaliere, non vedermi vestita, così come un confetto! Sono molto diversa da
quello che tu puoi pensare e soprattutto sono un tuo superiore e non accetto che
tu ti imponga su di me, me ne infischio degli ordini che ti da il preside!! “
Detto ciò Mairy, scappò via.
“Squall, ma che le hai fatto? L’
ho vista andar via frettolosamente!” Chiese Quistis con fare quasi materno.
“Lascia perdere è solo una bambina!”
“Questo proprio no, Squall!” Intervenne il
preside Cid.
“Vai pure Quistis, ci sono qui io con Squall!”
“E’ per via di Seifer, che l’avete affidata
a me!”
“Si! Io credo nella tua superiorità nei suoi
confronti e poi lei ha bisogno di te!”
“Come fa a dire queste cose? Non
ci conosciamo nemmeno e poi in ogni caso io non ho bisogno di lei!”
“Sei ancora tropo giovane per
capire certe cose... Molto spesso il destioni riserva sorprese che non ci
saremmo mai attesi, ma una cosa io posso dirti qui, su due piedi... Ti
accorgerai che avete bisogno l'uno dell'altra, prima di quanto pensi!”
“Ma con che criterio lo dice? Ma
si rende conto che sono tutte scempiaggini? E comunque continuo a ripeterle che
io sono già impegnato e Mairy è molto presa da Seifer!”
“Forse è proprio questo il problema, vero?”
“Le ho detto di no!!”
“Va bene, Squall, come vuoi tu, però devi
promettermi un cosa!”
“Cosa?”
“Devi proteggerla, qualsiasi
cosa succeda devi starle vicino materialmente e psicologicamente, temo che si
stiano avvicinando tempi difficili!”
“Questo posso farlo, altro no!”
Dicendo questo Squall, andò via. Tornò nella sua stanza e una volta stesosi,
cominciò a pensare a tutte le emozioni che aveva provato in quelle poche ore e
la causa che le aveva provocate era una sola: Mairy!
Era raro che una persona lo
colpisse come aveva fatto lei, e non si trattava solo di una questione fisica,
di ragazze carine ne aveva viste tante fuori e nel Garden, era stata la sua
espressione a colpirlo molto. Tanto per iniziare, nonostante fosse un Aureus non
ostentava la superiorità che ci si poteva aspettare da un elemento simile e poi
negli occhi aveva un'ardore e una passione, che si fondevano, in perfetto
equilibrio, con i dolci lineamenti del suo viso.
Gli aveva dato una sensazione di
tranquillità in così poco tempo, che nessuno aveva mai saputo trasmettergli.
Capitolo 3
“Buongiorno signor preside ci ha
fatto chiamare?” Disse Quistis entrando nell’ufficio del preside.
“Si, Quistis entrate pure ho
delle novità da riferirvi.”
Uno alla volta entrarono Quistis,
Squall, Zell, Selphie, Irvine e Mairy.
“Bene ci siete tutti. Quistis,
ho accettato la tua richiesta di lasciare per un periodo di tempo indeterminato
il ruolo di istruttrice e diventare un membro attivo SeeD.”
“La ringrazio signor preside.”
“Non preoccuparti e sappi che in
qualsiasi momento potrai ritornare ad insegnare! Da questo momento in poi la
vostra squadra sarà composta da voi sei e i vostri capo - squadra saranno
Squall e Mairy, a cui tutti voi, compreso Squall, dovrete fare riferimento in
qualsiasi momento, essendo una vostra superiore.”
“Signor preside, io non sono
affatto d’accordo…” Disse Mairy, ripensando allo scontro della sera
precedente con Squall.
“Non le dia retta, preside Cid”
La interruppe Squall, con decisione e irritazione.
“Giusto per puntualizzare io
sono un tuo superiore ed esigo più rispetto! Non permetterti mai più di
parlare al posto mio o farlo come se io non contassi niente!! E comunque signor
preside, sa bene che ho già la mia squadra e, come lei ha già detto più
volte, è la migliore che ci sia qui al Garden, quindi non capisco proprio
questa decisione!”
“Proprio perché sei stata
capace di creare dal nulla degli uomini così in gamba, che ti affido questi
ragazzi, che a mio parere hanno ottime possibilità di riuscita!”
“Non credo che sia questo il
vero motivo. Si tratta solo di una sua scelta arbitraria, il cui motivo mi è
sconosciuto. Sa che non posso oppormi, ma sappia anche che non condivido questa
decisione!”
“Non importa, sei una dei
migliori e come tale sapevo che avresti obbedito agli ordini!”
“Se è tutto preferire andare!”
Disse Mairy nervosamente.
“No, ancora un attimo. Alcune
mie fonti mi hanno parlato di strani movimenti che potrebbero portarci ad
affrontare delle situazioni difficili. Non posso dirvi altro per il momento. Il
vostro compito è quello di allenarvi duramente e prepararvi a quest’eventualità,
perciò ho deciso che da domani comincerete a lavorare in coppia. Zell e
Quistis, Selphie e Squall, Irvine e Mairy.”
“Signor preside, mi scusi, ma
considerando gli avvenimenti di ieri sera non sarebbe più logico che io
lavorassi con Selphie e Squall con Mairy?” Propose Irvine.
“Si, non c’è alcun problema,
in realtà ci avevo pensato anch’io, ma non volevo mettervi in difficoltà!”
“Immagino che nemmeno riguardo a
questo posso opporre resistenza!”
“Infatti Mairy! Trovo che questa
mattina ti sia svegliata piuttosto capricciosa!”
“Non sono capricciosa, non
sopporto solo che altre persone decidano della mia vita senza nemmeno
consultarmi!”
“Ora potete andare e Mairy…
Per favore stavolta non mi distruggere il centro di addestramento come al
solito!”
“Non ci conterei!” Disse la
ragazza uscendo dall’ufficio.
I ragazzi camminando senza meta
all’interno del Garden non facevano altro che pensare al colloquio che la loro
nuova capo - squadra aveva avuto con il preside. La sua familiarità con egli e
i modi di agire che aveva gli aveva lasciati piuttosto perplessi.
Il primo a proferire parola fu
Zell:
“Certo che è proprio una
tosta!!”
“Lo credo anch’io!”
Concordò Selphie.
“Non so, fatto sta che è molto
diversa da noi. Non avremmo mai osato contraddire così il preside!”
Intervenne Quistis.
“Non tocca a noi giudicarla!”
Squall, il quale non si intrometteva mai nei discorsi fra i ragazzi, per la
prima volta prese le parti di qualcuno.
Il comportamento di Mairy con il
preside non l'aveva turbato, quanto il discorso fatto sulla sua vecchia squadra.
Era strano per lui concepire l'idea di un gruppo come un qualcosa che andasse
oltre le missioni da compiere. Il trasporto con cui la ragazza aveva ribadito
l'attaccamento ai suoi ex- compagni significava che aveva instaurato dei
rapporti piuttosto solidi e ciò lo aveva smarrito.
Per lui, così scontroso, sarebbe
stato un problema agire in quel modo, certo aveva fatto dei passi in avanti da
quando aveva conosciuto Zell e gli altri, ma molto spesso si astraeva, mentre
loro parlavano la sua mente volava altrove, proprio come in quel momento, il che
non era proprio un atteggiamento di profonda amicizia.
“A te piace, vero? Eppure è
così diversa dalla tua Rinoa!” Lo destò Zell, con questa domanda ironica,
dandogli una pacca sulla spalla.
“Piantala!” Lo fulminò con
uno sguardo tale da ammutolire il povero ragazzo. Il gruppetto stava vagando
senza meta nella hall del Garden.
“Squall ha ragione! Anch’io
sono nuovo nel vostro gruppo e mi sento un po’ a disagio! La conosciamo troppo
poco per giudicarla!” Disse Irvine, introducendosi nel discorso.
“Io credo di essere solo una
ragazza di 17 anni che si è ritrovata senza volerlo a ricoprire una carica che
le richiede troppo!! So di poter sembrare antipatica, ma purtroppo come potete
vedere non ho il tempo di poter farmi degli amici. Non è facile essere un SeeD
Aureus e onestamente non ho chiesto io di diventarlo, so solo che da un momento
all’altro mi hanno privato della mia vita sociale e affettiva, mi sono
ritrovata a combattere contro l’ipocrisia e l’invidia della gente! Mi hanno
messo a capo di una squadra e mi hanno detto < Fai quello che sai fare
meglio, combattere >. Ed ora che ero riuscita a guadagnarmi rispetto e
affetto dai miei compagni sono stata spostata.”
Durante la loro conversazione i
ragazzi non si erano resi conto che Mairy era comparsa alle loro spalle e aveva
ascoltato tutto. Ne furono un pò stupiti, ma in fondo il discorso aveva fatto
capire loro qualcosa di più su quella sconosciuta.
L a ragazza poi, imbarazzata, si
rivolse a Squall e con tono molto diaspiaciuto gli disse:
“Non mi odiare, non è colpa
mia, io non volevo!! Ho fatto di tutto, ma è stato inutile!”
Tutti avevano udito quelle scuse,
che in ondo non avevano ragione d'essere, non era certo colpa sua se il preside
aveva deciso così. La cosa ancora più sconvolgente fu che Squall non proferì
parola, rimase lì imbambolato, come se si trovasse da tutt'altra parte.
Senza attendere che, il ragazzo
riprendesse contatto con la realtà si affrettò a salutarli e scusarsi per aver
fatto perdere loro tempo e scppò via.
“Avevo ragione io che è una
tosta, mentre il qui presente Squall è un gran imbecille!!”
“Si, Zell ha proprio ragione,
perché non l’ hai fermata! Pur non conoscendoci, è venuta da noi e ci ha
raccontato cose della sua vita che non era tenuta a dirci, in più si è scusata
di qualcosa per cui non ha colpa... Considerando ce è un nostro superiore,
direi che è fin troppo! Io, credo che se sei, almeno un pò furbo, non te la
lascerai scappare!” Disse Irvine.
“Irvine, io una ragazza ce l’
ho già!” Tuonò Squall.
“Si, ma non come lei! Secondo me
hai solo paura di innamorartene!”
Quistis e Selphie non poterono
fare altro che stare in silenzio. Le parole di Mairy le avevano molto colpite ed
era evidente che in Squall avesse provocato qualcosa di ancora indefinito,
nonostante i suoi vani tentativi di nasconderlo.
Il ragazzo sentendosi in imbarazzo
decise di andare nel centro di addestramento per verificare se davvero questa
ragazza fosse così brava come si diceva. Inizialmente aveva dei seri dubbi che
una ragazza, soprattuttocosì poco mascolina, potesse essere una buona
combattente, ma dovette seriamente ricredersi... Una volta arrivato, infatti, fu
sbalordito dalla sua raffinatezza tecnica, della sua agilità di movimento...
Rimase per un pò, poi, nascosto ad osservarla, forse era per quello che un
Aureus o forse c'era qualcosa che ancora non aveva visto?
(Che profumo dolce, che pelle
morbida…. ma che diavolo sto pensando!! Io ho Rinoa!)
(Cavolo, però! E’ davvero
brava! I suoi colpi sono precisi e quasi impercettibili alla vista, sarebbe
capace di uccidere un intero esercito di soldati senza che essi se ne accorgano
prima di essere stati tutti colpiti!)
“Hai intenzione di stare lì
ancora molto o vuoi mostrarmi di cosa sei capace capo - squadra musone?”
“Non credevo ti fossi accorta di
me!” Le rispose.
“Prima regola di un SeeD:
concentrazione! I nemici sono dappertutto e sbucano dai luoghi più impensabili!
Mai farsi scoprire impreparati! Io mi accorgo di qualsiasi movimento, anche un
respiro mi basta per capire dove ti trovi!”
“Ok, ho capito, non c’è
bisogno che continui!”
“Toglimi una curiosità ma sei
così antipatico con tutti? Perché ti nascondi dietro questa barriera di
freddezza e insensibilità? Dentro non sei così!”
“Tu che ne sai?”
“Lo leggo nei tuoi occhi!”
L'aveva detto con tanta naturalezza. Sembrava, davvero, troppo diversa dal
canone di bellezza comune, da sembrare un sogno.
“Non importa se non vuoi
rispondermi! Per l’allenamento di domani ti andrebbe bene se uscissimo fuori
dal Garden ad arrostire qualche mostriciattolo fastidioso?”
“Si!”
“Allora a domani, staremo fuori
tutta la giornata, penserò io a portare qualcosa da mangiare! Non preoccuparti
non sarà un picnic! Io sono molto professionale quando si tratta di lavorare!”
“Va bene!”
“Ah, Squall, dimenticavo… io
non ho bisogno della tua protezione, me la cavo benissimo da sola!”
“Lo so.” Detto ciò Squall
tornò nella sua stanza, lo aspettava una giornata piuttosto pesante, ma non
riusciva a dormire, la sua mente era tormentata da troppi pensieri...
(Secondo me hai solo paura di
innamorartene….)
(Lo leggo nei tuoi occhi!)
( Che profumo dolce…)
(Che pelle morbida…)
(Che occhi magnetici…)
(Rinoa… Mairy… Rinoa …Mairy…
Mairy)
E si addormentò.
Capitolo 4
La mattina seguente, molto presto,
Squall e Mairy s’incontrarono all’ingresso del Garden e ne uscirono per il
loro primo allenamento speciale.
I due ragazzi affrontarono
parecchi mostri e l’ora di pranzo arrivò più in fretta di quanto
immaginassero. In preda ad un attacco di fame dovuto anche all’ora, Mairy
scelse un posto fresco, vicino ad un grande albero e fece comparire dal nulla
una grande tovaglia a quadri rossi e delle vivande dall’aspetto appetitoso.
“Mi sembra che avessi detto che
non sarebbe stato un picnic!” Disse Squall con il suo solito tono duro.
“Infatti non lo è, solo che non
gradisco pranzare in piedi o seduta per terra, magari con qualche insetto
affamato che pensa bene di approfittare del mio panino. Comunque se ti senti a
disagio possiamo benissimo tornare al Garden!”
“Ormai…”
“Bhè mi pare che abbiamo fatto
un buon lavoro! Devo dire che non te la cavi affatto male per essere un SeeD di
primo livello!”
“E tu non te la cavi affatto
male per essere una donna…”
“Lo prenderò come un
complimento, anche se non lo era!”
“Com’è essere un SeeD Aureus!”
“Dura! Sia mentalmente che
fisicamente! Una volta ottenuto il titolo tutti si aspettano grandi cose da te e
tu vivi nella paura di deluderli…”
“A me non importa degli altri!”
“… quando ci si trova ad
affrontare una missione bisogna essere il più freddi possibile, il minimo
errore costa il fallimento!”
“Penso di essere
sufficientemente freddo e distaccato per esserne capace!”
“Squall non sai quanto ti
sbagli!! Non sai che vuol dire avere in mano le vite dei tuoi amici e dover
decidere se salvare loro e far morire altre persone o sacrificarli per il bene
di qualcuno che non saprà mai nulla di tutto ciò!”
“E’ per questo che io evito
ogni contatto con le persone!”
“Sbagli ancora!! Ogni essere
vivente su questa terra crea in noi una sensazione o un sentimento che, anche se
impercettibile, vale la pena di essere provato! Ti potranno sembrare delle
parole banali, ma io cerco di prendere il meglio da ogni persona così, oltre
conservarne un bel ricordo, riesco a migliorare qualcosa anche in me stessa!
Siamo capaci di provare così tanti sentimenti, perché limitarsi?”
“Per non soffrire! Non puoi
sentire la mancanza di qualcosa che non hai mai provato o che non hai mai avuto!”
“La sofferenza è anch’essa un
sentimento e se non la si provasse non si riuscirebbe ad apprezzare la
felicità! E poi io preferirei sentire la mancanza di qualcosa o qualcuno che
vivere con il rimpianto di non aver fatto nulla per impedire la mia ignoranza!”
“Il dolore è terribile!
Preferisco barricarmi dietro un muro di insensibilità che lasciarmi colpire al
cuore!”
(Ma perché mi sto confidando
così? Perché con lei? Non è da me!)
“Non funzionerà! A parte il
fatto che soffri comunque e questo è palese e poi qualcuno presto sfonderà
questo tuo muro e allora cosa farai? Negherai a te stesso e a questa persona la
necessità di amare?”
“Non succederà!”
“Non illuderti, anche tu vuoi
che qualcuno lo faccia per te!”
“Non capisco…” Disse Squall
molto perplesso, dopo qualche attimo di silenzio in cui come al solito aveva
assunto la sua posizione di meditazione per cui, quasi l'intero Garden lo
prendeva in giro..
“Cosa?”
“Che ci trova una come te, in
uno come Seifer?”
“Me lo sono chiesta anch’io
più volte, sai? Forse è la conferma della teoria degli opposti che si
attraggono! Forse è stato l’unico ad avere il fegato di stare con una come
me! Forse stare con lui è il mio modo di ribellarmi alle assurde imposizioni di
Cid o lo vedo semplicemente come una sfida! Lui è duro come la pietra ed io
voglio scalfirla e cercare il suo lato buono!”
“Cosa ti fa pensare che ce l’abbia?”
“Niente! Tutti ce l’hanno, chi
più, chi meno! Anche tu ce l’hai e spero che almeno Rinoa lo conosca!”
“Come fai a sapere di Rinoa?!”
Disse Squall un po’ stupito, irritato, come se qualche sua speranza fosse
stata distrutta da questa rivelazione, ma quale speranza?
“Sei il mio baby - sitter
ufficiale o no? Dovevo fare qualche ricerca su di te!! Scherzo, me l’ha detto
Quistis, anche se ho trovato questa sua rivelazione piuttosto inopportuna. A
prescindere da tutto, sono solo fatti tuoi e di Rinoa! Questa collaborazione che
ci hanno imposto, per me è solo un'esperienza di tipo lavorativo niente di
più! O meglio spero di poter instaurare delle nuove amicizie con te e gli
altri, ma senza dare soddisfazione alle fantasie nascoste che stanno covando
tutti, a partire da Cid, su me e te!” Concluse ridendo. In effetti il pensiero
del preside che meditava i più assurdi espedienti per farli stare assieme era
piuttosto comico, se non proprio ridicolo.
Dopo questa pausa per il pranzo,
ripresero il loro allenamento. Ciò accadde anche nei giorni seguenti; uscivano
la mattina prestissimo e ritornavano nel tardo pomeriggio, completamente
stremati. Squall nonostante il suo carattere asociale aveva cominciato ad
apprezzare la compagnia della ragazza, alcuni suoi atteggiamenti gli ricordavano
Rinoa, ma per il resto era davvero diversa da lei, gli piaceva sentirla parlare,
esprimere opinioni e ogni tanto le diceva la sua senza paura di essere
giudicato. Qualche volta era anche capitato il discorso Seifer, ma lei aveva
sempre glissato l'argomento, era evidente che si trattava di un tasto dolente e
era successo qualcosa. Quando tornavano generalmente raggiungevano gli altri al
bar e trascorrevano un po’ di tempo parlando di come era andata la giornata e
dei vari pettegolezzi che giravano nel Garden. Mairy e Squall erano sempre i
primi ad andar via e gli altri vedendoli insieme non potevano far a meno di
pensare: < Starebbero bene insieme!>.
Quella sera però Mairy era più
stanca del solito e decise di andare a letto prima. Mentre stava raggiungendo il
dormitorio, udì una voce alle sue spalle:
“In giro si dice che la ragazza
di Seifer Almasy, vada troppo spesso in giro con quello smidollato di Leonheart!”
“Bhè se credi a dei
pettegolezzi, complimenti hai superato il tuo, già alto, livello di
imbecillità, Seifer!” Disse lei senza girarsi.
“Sei troppo spiritosa per i miei
gusti stasera!”
“E tu sei troppo prepotente per
i miei!”
“Allora è vero che vai in giro
con Leonheart?”
“Si! Il preside mi ha assegnato
un’altra squadra e Squall è il mio secondo!”
“Perché ti ha cambiato squadra
non stavi già bene dov’eri prima e perché proprio con quello, non vale
nemmeno la metà di me!”
“Su questo non ci conterei
troppo! E comunque servono altre squadre speciali e la mia è già a buon punto,
sono anche molto simpatici!”
“Il vecchio volpone Cid avrà
escogitato qualcosa se vi ha messo in coppia!”
“Bhè non ne sono tanto sicura!
Alla ballo di presentazione, indovina con chi sono capitata?”
“Ti avevo detto di aspettare!
Perché l’hai fatto? Sei anche tu contro di me?” Seifer infuriato, prese la
ragazza per un braccio e cominciò a stringerglielo forte. Mairy si accorse
subito che Squall aveva seguito tutta la scena, poiché era dietro di loro, e
stava per intervenire, ma lei incrociò il suo sguardo e per qualche strano
motivo lui capì che non doveva aiutarla.
“Lasciami!! Mi stai facendo
male!!” Detto ciò, Seifer, rendendosi conto della sua reazione eccessiva, le
lasciò il braccio.
“Non è colpa mia, né di
Squall! Ma che pensi che sia una situazione facile!! Sai come sono fatta io, non
credi che abbia smosso mari e monti prima di piegarmi alla volontà del preside?
E comunque è solo a livello lavorativo, il preside non si permetterà mai di
pretendere altro, altrimenti manderei tutto all'aria!”
“Se non lo fai con le buone tu,
lo faccio con le cattive io!”
“Basta Seifer! Perché tutta
questa violenza? E poi io e te dobbiamo parlare!”
“Di che?”
“Di noi! Non va più! Non ci
vediamo mai, poi tu sei cambiato, non sei più lo stesso! Sei cattivo, violento
e manesco! Fino a qualche tempo fa non ti saresti mi azzardato a toccarmi con un
dito e invece guarda quello che hai fatto! Non sei più il ragazzo dall’aspetto
duro e rude, ma in fondo dolce, di cui mi sono innamorata!”
“Balle!! Ti sei solo fatta
convincere da quei due stupidi! Se trovo Leonheart lo faccio a pezzi!!"
Seifer era davvero arrabbiato, dai suoi occhi sembrava che uscissero scintille
di fuoco, ma la ragazza non sembrava molto intimidita da ciò.
“Ma che c’entrano loro? Questa
è un faccenda tra me e te! Io non sono più la stessa e non lo sei nemmeno tu!
Ormai non fai altro che bighellonare o disobbedire agli ordini, solo per il
gusto di trasgredire, con quei due imbecilli dei tuoi amici! Seifer, ti ho amato
e ti voglio ancora molto bene, più di quanto pensi, ma è finita! E non farne
una tragedia, ormai è un pezzo che non tieni più a me! La tua rabbia deriva
solo dal fatto che ti è stata tolta una cosa che consideravi tua, ma sappi che
io non sono una “cosa” e non sono nemmeno più tua!”
“Ora è andata così, ma vedrai
che in un modo o nell’altro ti riprenderò!” e andò via.
Mairy resto al centro del corridoi
deserto, quasi con le lacrime agli occhi, Squall decise di avvicinarsi anche se
sapeva di correre il rischio di essere rifiutato.
“Vieni ti accompagno nella tua
stanza.” Le disse il più dolcemente possibile, posandole una mano sulla
spalla.
“Non preoccuparti, sto bene!”
Gli rispose lei con voce tremolante.
Non era affatto vero! Non stava
bene, stava malissimo. Era stata dura con una delle persone che avevano contato
di più per lei. Sentiva di volergli ancora molto bene, i sentimenti non si
possono cancellare via con una passata di spugna, ma nell'ultimo periodo, stare
con lui le aveva fatto più male che se lo avesse lasciato. Certo sicuramente si
aspettava, a breve, una sua reazione, ma era meglio che fosse andata così.
Sentiva di non poter più codividere la sua vita con una persona di cui non si
fidava più, che a volte la intimoriva adddirittura.
Squall, dal canto suo, sapeva che
avrebbe dovuto aiutarla a sfogarsi, doveva essere stato difficile, sebbene lui
vedesse l'opportunità di liberarsi di Seifer come una vincita alla lotteria.
“Era da troppo tempo che andava
avanti così, dovevo farlo!” Si fece scappare, mentre una timida lacrima
scendeva dai suoi occhi.
“Non è la prima volta che ti
mette le mani addosso, vero?”
Annuì.
“E' un animale!”
“Non è il dolore fisico, quello
lo sopporto, sono un SeeD, il problema è quello che avevo nel cuore! Mi
dispiace, ora penserà che è colpa tua e ti cercherà furioso e desideroso di
vendetta!”
“Che venga pure, sarò ben
felice di dargli una lezione! Mi è sempre stato indifferente, nonostante le sue
continue provocazioni, ma ora non mi farò tanti scrupoli!”
Era davvero arrabbiato, non tanto
perché si trattasse di Mairy, quanto per il fatto che si fosse permesso di
alzare le mani su una donna. Seifer per quanto odioso, era un rivale degno di
rispetto, ma con questa rivelazione, Squall sapeva che avrebbe avuto finalmente
una vera soddisfazione nel combattere con lui e fargli davvero del male. Odiava
la violenza gratuita, per questo spesso si era rifiutato di affrontarlo, ma ora
aveva n buon motivo per renderlo in brandelli.
“Grazie, Squall! E’
soprattutto grazie a te e ai ragazzi se ho trovato la forza di superare i miei
ricordi e il mio affetto e l’ho lasciato!”
“Prima che tu vada, posso farti
una domanda?”
“Dimmi pure!”
“Lo ami ancora?”
“......No.... Provo ancora un
grande affetto per lui, per quello che abbiamo condiviso, ma non lo amo più!
Nella vita si può vivere senza amore, me l’hai insegnato tu! E poi ho sempre
gli amici!”
“No, ti sbagli! Nella vita non
si può vivere a lungo senza l’amore, anche se si hanno gli amici, questo me l’hai
detto tu, invece!”
“lo troverò, allora!”
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