Sogno. 27/5/1936

di orologiocontemporelativo
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Walter Kovacs 27/5/1936 "Un uomo era a casa mia,con mia mamma. Stavano mangiando qualcosa: pasta di pane cruda. A mamma va un pezzo di traverso. Il tipo che sta con lei cerca di toglierlo dalla gola. Gli ficca tutta la mano in bocca e poi il braccio. Mi dice di chiamare un dottore,e così corro fuori dalla stanza, ma la casa è tutta diversa e non c'è un dottore da nessuna parte, e poi torno a cercare mamma. Cammino lungo una specie di corridoio; era buio,e ho visto,mi sembrava,mia madre e questo tizio che ballavano uno di quei vecchi balli lenti,ma non erano vestiti. Ballavano molto goffamente, come quando due si vestono da cavallo in una pantomima. Quando mi sono avvicinato ho visto che non stavo affatto ballando. Erano schiacciati assieme come gemelli siamesi,attaccati con la faccia,il petto e la pancia. Non avevano più faccia, si potevano vedere solo le orecchie,due per lato,che si fronteggiavano,le loro mani si stavano fondendo, ma avevano le gambe libere,tutte e quattro,e si muovevano verso di me come un granchio lungo la stanza scura e c'era qualcosa che li faceva inciampare. Ho guardato giù e ho visto che erano i vestiti,le mutande e tutto il resto. Si avvicinavano e mi sono svegliato. Quando mi sono svegliato mi sono venute dei pensieri e sensazioni sporchi. Il sogno mi ha agitato,fisicamente. Non ci potevo far niente. Mi sento male sono a parlarne."




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