I just came to say hello
Il caldo quella
domenica mattina regnava sovrano sulla città di Sacramento e
mentre gli abitanti sfrecciavano con le loro macchine verso la costa,
l'agente Teresa Lisbon si recava controvoglia in ufficio per compilare
quei verbali del cavolo che da una settimana occupavano la sua
scrivania. "Non devo più trascurare il lavoro arretrato!" Ecco
la frase della giornata. Da quando si era svegliata non faceva fatto
altro che ripeterla , sotto la doccia , mentre sorseggiava il
caffè, alla guida della sua auto, mentre oltrepassava le porte
del suo ufficio , quando impugnò la sua biro per firmare quelle
maledette carte procedurali.
Proprio in quell' istante Patrick Jane fece il suo ingresso nell'
ufficio con il suo immancabile tre pezzi grigio chiaro. Fischiettava
sereno come un bambino.
- Buongiorno Raggio di sole.
Il suo sorriso illuminò l'oscurità di quelle quattro mura.
- Fuori dai piedi Jane. Oggi non ci sono per nessuno.
Teresa era come sempre irremovibile anche se i battiti del suo forte
cuoricino aumentarono alla visione di quel meraviglioso groviglio di
riccioli biondi.
- Neanche per il tuo personale consulente rompipalle?
Quella fantastica definizione la fece sorridere un po'. Dio
perchè le faceva questo strano effetto? Bastava una sua parola,
un suo sorriso e la cinica Teresa Lisbon di scioglieva come burro al
sole.
- Avanti "mentalista dei miei stivali" che cosa c'è?
- Sono venuto qui oggi soltanto per dirti : Ciao Teresa, ti
auguro una splendida domenica rinchiusa in ufficio a compilare tutti i
verbali arretrati, io ne approfitto per andare in spiaggia. Ah non
preoccuparti prenderò un po' di sole anche per te !
Detto ciò sparì dalla stanza in un baleno con il suo sorriso smagliante stampato sul volto.
Se solo Lisbon avesse avuto tra le mani un oggetto contundente l'
avrebbe sicuramente scagliato contro quel bel faccino sorridente .
"Dannato Mentalista me la pagherai!" pensò tra se e se.
La giornata trascorse serenamente e dopo la simpatica visita del
consulente Teresa non venne più disturbata da nessuno.
Finalmente verso le 17.00 i verbali erano tutti compilati e pronti per
essere archiviati. Teresa stava raccogliendo le sue cose pronta
per una rilassante serata casalinga, un bel film ed una pizza fumante.
Mentre pensava al film da vedere i suoi ragionamenti vennero
interrotti dalla voce del fattorino, che le porgeva un piccolo
pacchetto argentato ed una cartelletta su cui firmare.
Teresa esaminava il pacchettino tra le sue mani e non appena
il fattorino lasciò il suo ufficio lo scartò con
impazienza.
Al suo interno era contenuta una piccola collanina dorata con un pendente a forma di sole sorridente.
Quel sorriso smagliante le ricordava qualcosa o meglio qualcuno.
Il bigliettino che accompagnava il regalo non aveva bisogno di alcuna firma per essere riconosciuto.
"Che il sole della baia possa risplendere su di te . Ciao Teresa!"
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