Il principe nel castello

di Hetty
(/viewuser.php?uid=124956)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


E così, è qui che te ne stai, adesso? È questo il tuo castello, principe Kaoru? Tra queste mura altissime, non ti senti un po' sola?
Kaoru, oh! Kaoru!
Cosa ti hanno fatto?
I tuoi capelli così soffici, il tuo sorriso così solare...
Ora giacciono lì, sotto quella fredda lastra di marmo. Sono cibo per i vermi.
Nessuna pietà per il tuo corpo esanime, nessuna pietà per la tua giovinezza strappata.
Sepolta malamente, in terra straniera, senza neanche un bastoncino d'incenso per onorare la tua memoria.
Com'è potuto succedere, proprio a te, così vitale?
Quale terribile Shikigami ti ha strappato la vita dal petto?
Avevi un futuro, davanti a te, una vita che si prospettava felice, un marito che ti amava alla follia. La tua malattia non lo allontanò da te, ti portò con lui, nella speranza di un nuovo inizio.
Ma la belva crudele che ti scioglieva dentro, il mostro oscuro che ti ha divorato, non ha avuto il minimo riguardo nei tuoi confronti.
Nessun figlio per la giovane sposa, nessun dolce vagito a rallegrare le tue giornate. Solo grigia, fredda, nuda terra.
E solitudine, tanta solitudine.
Isolata, nel tuo freddo castello di pietra.
Addio, mio dolce principe Kaoru.

Nota:

In giappone i cimiteri sono nettamente diversi dai nostri, tanto per cominciare cremano i corpi anziché inumarli, in più non relegano le tombe ad uno spazio ben preciso come noi, ma comprano dei piccoli pezzi di terra in giro (nei parchi, ad esempio) per poter sentire più vicini i loro defunti e salutarli ogni volta che passano da lì.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=677085