Love at first bite!

di Letty Cullen
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Eccomi di nuovo con un altro capitoletto di questa mia pazza storia... vedrete che cosa ho in serbo per questa piccola... Buona lettura!!

 

Bella

Mi svegliai di soprassalto, sudata ,accaldata e preoccupata: avevo avuto un altro incubo da quando mi trovavo in quel posto.
L'ennesimo.
Ma questo era stato piu' forte, piu' devastante, come se l'avessi vissuto davvero, sembrava reale.
Sentivo il cuore battere forte e il ticchettio della macchina al mio fianco non faceva altro che rafforzare il mio pensiero.
Perchè, perchè mi accadeva tutto quello perchè?
Cercai di controllarmi, di calmarmi, pensando che in fondo era stato solo un sogno, uno stupido sogno ma il mio tentativo non servì a molto. Anzi, sentii mancarmi l'aria e la mia testa inizio' a vorticare.
Tutta la stanza girava attorno a me, anche la vista mi si annebbio'.
Provai a parlare, a chiamare l'infermiera ma non ricordavo piu' di essere senza voce. Sentivo quell'antipatico ticchettio farsi sempre piu' insistente fino a quando una voce "conosciuta" mi fece capire di non essere piu' sola.

"Dottore, dottore, la bambina non respira, dobbiamo intervenire o la perderemo!"
"Preparate la sala operatoria, presto!"

Sala operatoria.
Per quel poco che ancora riuscivo a pensare, formulando un pensiero che avesse senso, quelle parole mi fecero agitare ancora di piu'.
No, no, in sala operatoria no! Non voglio, no! Pensai tra me e me.
"Stai tranquilla Bella andra' tutto bene!"
Sentii quella voce, cosi calma e dolce e la ricollegai al viso del dottore: sbagliavo o aveva detto "Bella"?
Erano davvero pochi quelli a cui concedevo di chiamarmi cosi. E poi mi leggeva nel pensiero?
Annuii facendogli capire che avrei provato a stare calma.
Mi prepararono per andare in sala operatoria mettendomi una mascherina con l'ossigeno e trasportandomi su di un altro lettino mi portarono velocemente verso il mio "destino".
Giunti in sala, mi parve di sentire il dottore ordinare all'infermiera di iniettarmi la dose adatta di anestesia.
Poi lo sentii rivolgersi a me.
"Bella, tesoro, ora rilassati, andra' tutto bene ma ho bisogno che provi a stare calma, almeno un po', puoi farlo per me?"
Mi stava chiedendo di farlo per lui e di nuovo mi aveva chiamata Bella.
Ero sicura, lo conoscevo.
Qualcosa mi legava a lui ma pur scavando nella mia breve memoria non riuscivo a trovare un nesso.
Quella voce, quel sorriso, quel viso che ora mi stava sorridendo, io li conoscevo.
In un passato li avevo incontrati, ne ero certa.
Poi d'un tratto un lampo nei miei ricordi, un barlume, un'immagine sfocata, mio padre e ... "Ciao Carlisle, benvenuto nella mia casa. Loro sono mia moglie Renée e la mia piccolina, Bella!"
Era lui!!!
Era lui, quell'uomo, l'amico di papa'!
Cosi gentile, cosi dolce, cosi... strano!
Mi sentii togliere la mascherina.
E in quell'istante esatto, con le labbra mimai il suo nome: "Carlisle"
Allungai una mano verso il suo viso e facendomi un sorriso, la prese tra le sue posandovi un lieve bacio.
Le palpebre si facevano pesanti e stanche finchè le sentii chiudersi piano.
Mi addormentai cosi con la sua immagine impressa nei miei occhi.





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