Il lato più segreto.

di soul_in the night
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Premetto che questo capitolo sarà piuttosto breve, poichè sono talmente carica di impegni da non avere quasi tempo per accendere il computer, figuriamoci poi scrivere un capitolo denso. Spero che vi piaccia. Intanto ringrazio Fata Blu per la recensione.

Aveva passato la notte insonne, scosso da incubi che non volevano lasciargli tregua. Continuava a rivedere nella sua testa la spada di Guillaume puntata alla gola, l'espressione terrorizzata sul volto angelico di Isabeau. Il dolore gli lacerava l'anima, la straziava. L'unico raggio di luce in quella gabbia d'oscurità era la decisione che era maturata nella notte. Non aveva più bisogno di pensarci, ormai era fatta. Non doveva fare altro che alzarsi e cercare di dimenticare, per quanto possibile, tutto ciò che l'aveva fatto soffrire. Non pensate male, non era pazzo, sapeva perfettamente che il ricordo della donna amata, della famiglia che aveva abbandonato l'avrebbe tormentato per l'eternità, ma doveva provare. Ne aveva bisogno.

Così si alzò, sgranchendosi le membra irrigidite dal sonno e dal freddo della notte. Indossò il mantello e si diresse verso il campo dove avrebbe trovato l'inglese.

Martewall era già sveglio e stava dando l'ordine di preparare gli uomini per il ritorno in patria. Sempre mattiniero. Mi chiedo se riuscirò mai a sorprenderlo addormentato. Pensò tra sè e sè l'americano con un sorriso. Promise a se stesso che avrebbe tentato.

-Geoffrey- Il barone si voltò verso di lui per nulla sorpreso: doveva averlo sentito arrivare.

-Hai preso una decisione?- Chiese l'inglese a bruciapelo.

-Sì, l'ho presa. Non è stato facile, ci ho pensato tutta la notte. Per me non è facile lasciare così casa mia, ma so che Dunchester sarebbe il posto migliore per dimenticare. Quindi accetto, ma a una condizione...

-Ovvero?- Martewall tentava di fingersi disinteressato, ma in realtà desiderava sentire la risposta dell'amico.

-Mi devi promettere che mi darai la possibilità di ricambiare il favore.

L'inglese non rimase sorpreso dalla risposta. Immaginava che l'amico non avrebbe accettato quella proposta senza fare qualcosa in cambio. Oramai lo conosceva.

-Non è necessario.

-Sì, invece ed è inutile che insisti, perchè tanto sai che non mi puoi convincere.

Era vero, lo sapeva. Il barone smise di combattere quella battaglia persa in partenza con quel suo amico testardo. Dovette ammettere che, se lui era perfettamente in grado di sconfiggerlo in un confronto alla spada, non sarebbe mai stato capace di vincere una battaglia a parole con quell'uomo. Accennò un sorriso.

-Partiremo presto, va a prepararti.- Gli disse con la consueta asciuttezza e si diresse verso i cavalli legati a un albero.

L'americano andò nella direzione opposta, pensando a come raccontare ai francesi della decisione presa.

Beh, onestamente credevo mi sarebbe venuto più corto. Comunque volevo chiedere una cosa riguardo alla mia altra ff: in the mind of the lion. Vorrei continuarla, ma sono a secco di idee, quindi se avete qualche suggerimento o qualche richiesta vedrò quello che posso fare. Al prossimo capitolo, Soul. 





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