Nelle Notti di Luna Piena

di Alyx
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NELLE NOTTI DI LUNA PIENA

Notte di luna piena.
Pessima notte per i Lupi Mannari.
Pessima notte per Remus Lupin.
Chiuso nel suo ufficio di Hogwarts, innocuo frazie alla pozione Anti-Lupo, ricordava.
Ricordava i suoi amici.
Che meno di 20 anni prima gli facevano compagnia nelle notti come quelle.
Che tutti i mesi aspettavano con ansia la mitica notte.
E piano, piano lui, il Lupo Mannaro, si era sentito sempre meno diverso da loro.
Sirius Black. Ribelle della nobile casata magica, donnaiolo e migliore amico di James. Era un cane. Remus aveva notato poi che il cane è l'animale più simile al lupo.
James Potter. Mito di Hogwarts, il campione del Quiddich, un'amico sempre fedele. Era un cervo. 
Peter Minus. L'anello amncante del gruppo. Era un topo. Apparentemente insignificante ma indispensabile per le semplici cose. Esattamente come era stato in vita.
Tutti insieme formavano i Malandrini. 
Nelle notti di luna piena, correvano insieme nella foresta Proibita.
Nelle notti di luna piena, lo facevano sentire come un bambino che riceve la sua prima scopa.
Nelle notti di luna piena, non si aspettavano che lui raggiungesse il loro livello umano, ma loro scendevano a quello animale.
Nelle notti di luna piena, lo facevano sentire felice come non lo era mai statto.
Tutte le notti di luna piena erano diverse, tutte magnifiche e fantastiche.
E la mattina all'alba lo facevano addormentare con la sicurezza che quando si sarebbe svegliato gli avrebbe trovati lì.
Poi, un giorno, non li aveva trovati. E aveva avuto paura.
James era morto.
Peter era morto.
Sirius li aveva traditi.
E così si era trovato solo. Un'altra volta. 
E piano, piano si era ritrovato a doversi nascondere.
A odiarsi per quello che era.
A odiare la sua vita.
A odiare quella notte che gli aveva cambiato la vita.
A odiare quel momento di puro dolore da bambino.
A odiare il momento di dolore quando tutti i mesi si trasformava in un mostro.
A odiare coloro che l'avevano fatto sentire bene e che adesso lo avevano abbandonato.
A odiarsi per avergli detto il suo segreto.
A odiarsi per avergli permesso di avergli dato momenti di gioia allo stato puro, e che adesso non poteva avere più.
Due lacrime scesero sul suo muso di lupo.
E pensò ancora che era tutta colpa loro se era ridotto così. Loro che avevano preferito la pace eterna piuttosto che stare con lui.
E pensò pure che era solo grazie a loro, che per quattro anni, per quarantotto lune piene, solo grazie a loro loro aveva trovato la gioia della vita.
Aveva toccato il cielo.
E anche se adesso era risceso nell'inferno, si potè ritenere fortunato ad averlo visto, il cielo.
Altre lacrime scesero dal suo muso.
Ripensò al sorriso di James.
Alle mani sempre piene di dolci di Peter.
Alla bocca di Sirius che lo tirava sempre su di morale.
E per un attimo gli aveva visti di nuovo lì con lui, in quella stanza. Le loro ombre erano ancora con lui ed erano pronti a farlo vivere di nuovo.
Loro erano pronti.
Lui era pronto.
Potevano partire.


Angolo dell'autrice.
Mi sonos empre chiesta che cosa ha provato Remus senza i suoi amici quando si trasformava in lupo.
Mi sono sempre chiesta che cosa faceva solo nel suo uffico il 3 anno di Harry quando era un lupo.
E mi sono sempre chiesta cosa provava a ripensare che pochi anno prima in quel castello erano lì con loro.
Alice.




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