Parole d'anonimi - 34/100

di Ulissae
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Personaggi: Corin, Felix.
Parola:
001. Fortuna

Avvertimenti: romantico, comico.
Note: so che per molti di voi, se non tutti, Corin è una femmina. Tutto ciò è avvenuto grazie alla magnifica OttoNoveTre. Ma, visto che io non sono normale :O, per me Corin è un maschio XD Un tipetto mingherlino, con i capelli castani, sfigatissimo e profondamente innamorato di Felix. Il suo potere? Eh, mica ve lo dico qui ;)
Credits:
[info]pada_something



Lucky boy




Corin era sempre stato un tipo sfortunato, poco da farci. Durante il suo periodo di liceale, finiva nel ritrovarsi sempre nei guai, pur essendo lui un ragazzo totalmente amorfo e lontano da ogni tipo di eccesso.
Per esempio quella volta che aveva deciso di provare gli LSD e si era ritrovato in prigione -era stato l'unico a essere stato beccato dalla polizia.
Oppure quando aveva deciso di dichiararsi alla ragazza della porta accanto, cantandole una canzone: era finito per rimanere senza voce, ottenendo solo insulti pesanti dal vicinato per via del suo tono non propriamente adatto a una serenata -ma più simile a quello di un gatto randagio in calore con la tosse.
E come scordarsi quel Natale in cui, aiutando suo padre a portare i regali in casa, aveva svegliato il fratello più piccolo, svelandogli che in verità Babbo Natale non esiste?
Non che da immortale le cose fossero migliorate molto, anzi.
I continui scherzi di Santiago e Felix lo portavano all'esasperazione, Heidi lo guardava e lo trattava come se fosse l'ultimo neofita di questo mondo -non che non lo fosse, eh!, ma per lo meno poteva evitare di ricordarglielo sempre.
Era l'ultimo arrivato a Volterra e non c'era un singolo mattone del palazzo che non glielo ricordasse.
Ma per quanta potesse essere la sua sfortuna, sembrava che al gioco questa scomparisse del tutto, lasciando spazio alla tanto attesa Cornucopia, che il tempo aveva riempito a lungo.
Dopo aver perso più volte contro di lui, perfino Felix capì che quel mocciosetto aveva del potenziale, perciò decise che lo avrebbe avuto al suo fianco in ogni singola partita di briscola -che a quanto pareva, sembrava essere il gioco preferito tra le guardie dei Volturi-.
Mentre si scambiavano segni speciali, dei quali solo loro due conoscevano il significato, e occhiate eloquenti il cuore di Corin -da anni infatuato del sorriso sicuro di sé e sbruffone di Felix- capiva che la sua vera fortuna era quella di potergli stare accanto, anche solo per un attimo.





Angolo autrice:
mh. Non sono morta, ma non so perché non aggiorno più con frequenza. Non lo so. Ho tante cose da fare e mi sfugge .w. dovrò iniziare a pubblicare anche il pomeriggio e non solo la sera.
However, nothing to say (L)
See ya, spero di postare qualcosa prima di lunedì -parto e ri-vado a Londra con la scuola :D


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